MUSICA




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Il web insorge contro Mina: “Con ‘Questa canzone’ ci sta prendendo in giro”

Pubblicato da Massimo Giuliano
18 ottobre 2011 alle 17:03
Da oggi è ascoltabile sul web ‘Questa canzone’, brano che Mina sostiene di aver inciso senza conoscerne l’autore. Inizialmente tutti hanno ‘abboccato’ a questa abile mossa, ma poi hanno iniziato a farsi una domanda: com’è possibile che un’artista come la signora Mazzini decida di registrare una canzone senza sapere chi l’ha scritta? Alcuni autori (che preferiscono restare anonimi) ci hanno fatto notare che questa operazione non è tecnicamente possibile, in quanto per pubblicare una canzone firmata da qualcun altro c’è comunque bisogno quantomeno della sua autorizzazione.

Se infatti, per qualsiasi ragione, l’autore misterioso avesse cambiato improvvisamente idea decidendo di non voler più dare il proprio brano a Mina (che nel frattempo, però, l’ha inciso), cosa succederebbe? Se lo chiede, su Minamazzini.com, anche un fan della Tigre di Cremona, che citiamo a mo’ di esempio: “Poi mi spiegheranno come fanno a stampare un album su cd senza produrre la labelcopy, il documento richiesto obbligatoriamente dal duplicatore di dischi, che deve contenere il nome dell’autore e dell’eventuale editore… Lo faranno a nome suo? Così se l’autore originale esiste gli fa fare la fine di Michel Jackson con Albano? Marketing! Puro marketing, e si vogliono prendere pure un contatto in più su Youtube”.

Pronta la risposta di Massimiliano Pani, produttore e figlio di Mina: “Il brano, se non ha autore/compositore certo (cioè non è depositato), si può ugualmente pubblicare su un disco indicando nella label e nei crediti la dicitura D.R. (diritti riservati). La Siae (società che tutela gli autori e editori italiani) accantona i proventi fino a che viene riconosciuto l’avente diritto al quale verranno poi riconosciuti”. Sarà proprio così? Staremo a vedere. Ma il sospetto che si tratti perlomeno di un autore famoso è alto.



http://www.newsmag.it/11050/musica/il-web-insorge-contro-mina-con-questa-canzone-ci-sta-prendendo-in-giro

Mina rivela gli autori di ‘Questa canzone’: sono Paolo Limiti e Mario Nobile

Pubblicato da Redazione
20 ottobre 2011 alle 14:39
Sono stati rivelati i nomi degli autori del misterioso brano di Mina. Questa canzone è stata composta appositamente per la Tigre di Cremona da due sue vecchie conoscenze: il paroliere Paolo Limiti e il musicista Mario Nobile, già noti per alcuni vecchi ma sempreverdi successi della cantante.

Viva lei, Credi, Adagio sono alcune delle canzoni donate a Mina dalla coppia in passato. Nobile ha firmato anche Una musica va, La tua voce dentro l’anima, Caravel (con Guido Bolzoni) e La mia carrozza (con Guido Bolzoni). Come avevamo ipotizzato, nessun esordiente si nascondeva dietro l’anonimo creatore di Questa canzone. Mina, anche questa volta, ci ha voluto depistare. Alcuni, però, vogliono credere alla buonafede dell’artista, facendo notare che tra lei e Paolo Limiti ci sarebbe stato, negli ultimi tempi, un allontanamento. Questo spiegherebbe la volontà del conduttore milanese di rimanere nell’anonimato. Solo i protagonisti di questa vicenda potranno svelarci l’arcano.


http://www.newsmag.it/11259/musica/mina-rivela-gli-autori-di-questa-canzone-sono-paolo-limiti-e-mario-nobile

I due: «Scrivemmo quella canzone 40 anni fa»

I due: «Scrivemmo quella canzone 40 anni fa»



Giovedì mattina il brano «Questa canzone» di Mina ha ritrovato gli autori che lo composero 40 anni fa: il conduttore Tv Paolo Limiti e il musicista Mario Nobile.

Il mistero è iniziato il 17 ottobre, quando Mina ha mobilitato il web per rintracciare l'autore di un demo che le era stato inviato anni fa. Il brano, intitolato «Questa canzone», è stato reinterpretato e pubblicato sul sito della cantante, assieme a un videoclip e alle indicazioni necessarie per poter fornire la prova della paternità del brano.



Ora i due autori, che per la cantante avevano già composto Credi, Viva lei e Adagio, si sono fatti avanti e hanno svelato l'arcano di un brano la cui storia è iniziata nel 1971.



http://www.vanityfair.it/show/musica/2011/10/20/mina-questa-canzone-sito-facebook

Non è che una canzoncina

Interpretata nel 1971 sarebbe stata affrontata da Mina con la voce dei trent'anni e, per modesto che sia il brano almeno dal punto di vista musicale, sicuramente avrebbe avuto altro impatto sull'ascoltatore.
La voce della Mina ultrasettantenne non è esattamente quella di allora, come noi stessi non siamo più i giovincelli di quarant'anni fa. Legge di natura, cui nessuno può sottrarsi, nemmeno Mina.

Trovata pubblicitaria a parte, felice o infelice secondo i punti di vista, ma ognuno è libero di farsi suggerire la strategia che ritiene più efficace, "Questa Canzone" è una brano non irresistibile che oggi Mina rende come meglio può, ma la si percepisce strascicata, con voce rotta, in certi punti quasi in affanno, a corto di fiato, ammantata di raucedine.
La voce da Cappella Sistina Mina non l'ha più.
Non ha più la meravigliosa voce dai mille e più colori dei suoi trent'anni, che dipinge tutta la passione del bello.
Ha la voce dei suoi settantun anni. Deve ricorrere a fraseggi diversi, necessariamente deve puntare più sulla tecnica e sul cuore e meno sulla voce. Scordiamoci le tre ottave, la nota più alta, la nota più bassa.
Fra gli ammiratori c'è poco sguardo critico (dal krino greco: vagliare), poca obiettività.
Stanno semplicemente ad ascoltarla con una curiosità bambina, sapendo il cuore di colei che canta e desiderando imparare cosa vuole trasmettere.
Cosi facendo semplicemente alla fine si potrà dire: mi piace, non mi piace, mi ha detto qualcosa, non mi ha detto niente, mi ha commosso fino alle lacrime, l'ho ascoltata venti volte, ma non tutto può essere etichettato come "capolavoro".
Anche perché iperlodare tutto in questi giorni, per poi passare a una settimana di uscita dal CD a celebrare Mina attraverso le apparizioni a Milleluci, Teatro 10 e con i video delle canzoni degli anni settanta, non è il massimo della coerenza.

Paolo