MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Maria Gadù

La musica brasiliana è come la sua terra, piena di sorprese. Quando diversi generi musicali quali samba, suoni afro da Bahia e funk dagli slum di Rio s’incontrano, mescolati naturalmente ad altri elementi, il risultato si chiama MPB, acronimo in portoghese di MPB, Musica Popolare Brasiliana. Se prendendo la MPB, mescoliamo le sue radici ad una voce graffiante e ad un grande talento nel suonare la ...chitarra acustica, (accordata nel corso di una decade trascorsa a cantare nei bar o, come dicono i brasiliani, “lavorando la notte”), il risultato è una nuova grande interprete brasiliana, il suo nome è Maria Gadu.

E’ stato un caso che la carriera di Maria prendesse una svolta diversa da quella di molte ragazze che cantano accompagnate dalla loro chitarra nei bar e nei nightclub, poche arrivano al successo, altre abbandonano la musica quando raggiungono i trenta o quarant’anni d’età ma, per la maggior parte di queste, semplicemente non succede nulla.

Nata da genitori hippy, Maria Gadu ha sempre avuto intorno a lei gente che cantava e suonava qualche strumento. “E’ tutto ciò che so fare dall’età di sei anni, non ho mai avuto talento in nient’altro”, racconta. “Una volta, andammo in un centro commerciale; c’era questo grande pianoforte vicino all’area ristorante, io mi avvicinai e comincia a suonare". La gente si fermò ad ascoltare quella piccola bambina che suonava “Per Elisa” di Beethoven.

All’età di circa tredici o quattordici anni Gadu iniziò a suonare nei music bar della sua città, San Paolo. Qui iniziò la sua formazione musicale.
“I miei genitori ascoltavano molta musica classica quando ero bambina”, ricorda. “Quando cominciai a selezionare la mia musica tra tutte, scelsi quella di Adoniran Barbosa (vecchio compositore di samba di San Paolo), di Marisa Monte (compositrice di MPB) e di Chico Buarque".

Dopo aver dedicato anni di onorata carriera suonando le sere nei locali di San Paolo, Maria Gadu decise di partire per l’Europa con l’amico e percussionista Doga. Qui il duetto fece ciò che aveva sempre fatto in Brasile: suonare musica in qualsiasi luogo si potesse farlo.
Forte di questa esperienza, quando Gadu ritornò in madrepatria decise di spostarsi a Rio de Janeiro e rimanervi un paio di mesi. Era il 2008 e Gadu aveva solo ventun anni. Cominciò a suonare in tutta la città, a incontrare parecchia gente finché, una notte, le capitò di cantare il classico francese di Jacques Brel, “Ne me quitte pas”. Tra il pubblico era presente il regista Jayme Monjardim, che in quel periodo stava preparando una serie su una famosa cantante brasiliana dagli anni ’60 di nome Maysa, sua madre. “Ne me quitte pas” era un’istituzione nello show di Maysa, e Monjardim fu letteralmente incantato dall’interpretazione di Gadu.

Una cosa tira l’altra e Maria Gadu finì per cantare in televisione – indossando uno smoking, capo che si addiceva perfettamente al suo look mascolino – e ben presto firmò, con l’etichetta Rio Slap, il contratto di registrazione per realizzare il suo primo CD.

“Queste canzoni sono molto personali”, dice riferendosi alla sua registrazione. “Ho cantato ogni tipo di musica in questi ultimi dieci anni, ma queste sono le mie composizioni. La maggior parte sono state create solo da me, raramente ho dei partner. Quando mi nasce un’idea dal nulla, ci lavoro e finisco la canzone prima ancora di sapere da dove mi giunge”.

Guidata dalla sua chitarra acustica (imparata da autodidatta, naturalmente), Gadu riesce a farsi subito strada nelle case e nei cuori dei suoi ascoltatori con pezzi come “Altar Particolar” (Altare privato), “Bela Flor” (Bel fiore) e “Incontro” (Incontro).

“Credo di aver creato un disco di musica popolare”, dice. “Contiene una sofisticata MPB, che ho cercato di rendere più semplice, più alla portata di tutti”.
“Infatti, la maggior parte delle canzoni contenute nel mio cd sono diventate grandi successi in Brasile, tra questi “Shimbalaiê”, un pezzo che scrissi all’età di 10 anni (“e che odiavo”, ammette) e “Dona Cila”, un meraviglioso tributo alla sua defunta nonna.

Maria Gadu si è fatta conoscere da tutta la stampa brasiliana, dalla televisione, dal mondo musicale, dai siti web, e ora tutti la adorano. Ha partecipato a cerimonie di premiazione, show televisivi, grossi nomi della musica sono stati conquistati dal suo talento, tra questi, il grande musicista Milton Nascimento.
La superstar Caetano Veloso, idolo personale di Gadu, è andato anche oltre: l’ha presa sotto la sua ala protettrice e insieme hanno viaggiato per il Paese in un tour di concerti i cui protagonisti erano solo le loro due voci e le loro due chitarre.
A meno di due anni dal suo debutto Gadu è ormai una pietra miliare nel variegato panorama musical brasiliano ed è pronta ad affrontare il resto del mondo.


da Facebook

Maria Gadù – Shimbalaiê

Maria Gadù – Shimbalaiê









Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar

Natureza, deusa do viver
A beleza pura do nascer
Uma flor brilhando a luz do sol
Pescador entre o mar e o anzol

Pensamento tão livre quanto o céu
Imagine um barco de papel
Indo embora para não mais voltar
Indo como que iemanjá

Refrão (2X):
Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar

Quanto tempo leva pra aprender
Que uma flor tem que vida ao nascer
Essa flor brilhando á luz do sol
Pescando entre o mar e o anzol

Refrão (2X):
Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar
Ser capitã desse mundo
Poder rodar sem fronteiras
Viver um ano em segundos
Não achar sonhos besteira
Me encantar com um livro
Que fale sobre a vaidade
Quando mentir for preciso
Poder falar a verdade

Refrão (4X):
Shimbalaiê, quando vejo o sol beijando o mar
Shimbalaiê, toda vez que ele vai repousar



TRADUZIONE

Shimbalaie, quando vedo il sole bacia il mare
Shimbalaie, ogni volta che lui va a dormire

Natura, dea della vita
pura bellezza della nascita
Un fiore splendente nella luce
Pescatore tra il mare e il gancio

pensieri liberi come il cielo
Immaginate una barchetta di carta
Partire per tornare non è mai
Andando come Iemanja

Rit (2X)
Shimbalaie, quando vedo il sole bacia il mare
Shimbalaie, ogni volta che lui va a dormire

Quanto tempo ci sarà da imparare
Che un fiore ha vita alla nascita
Che un fiore splendente nella luce
Pesca tra il mare e il gancio

Rit (2X)
Shimbalaie, quando vedo il sole bacia il mare
Shimbalaie, ogni volta che lui va a dormire
Essendo un capitano di questo mondo
In grado di rotolare senza frontiere
Vivere un anno in pochi secondi
Apprezzate come i sogni più di stupidità
Diventare incantato con i libri
Che parlano di vanità
Quando ti piace, può essere necessario
Essere in grado di dire la verità

Shimbalaie, quando vedo il sole bacia il mare
Shimbalaie, ogni volta che lui va a dormire