Nel corso della notte i fan di Amy Winehouse, scomparsa ieri, hanno affrontato il mesto pellegrinaggio fino all'abitazione della cantante, in una piazzetta -Camden Square- nella zona londinese di Camden Town. Gli ammiratori dell'artista hanno lasciato in segno d'omaggio fiori, messaggi, biglietti, foto ed orsacchiotti ed hanno anche acceso candele. Ze Silva, il proprietario di un ristorante a poca distanza dalla casa di Amy e presso il quale l'artista si recava a mangiare anche un paio di volte alla settimana, ha detto: "L'ho vista qui per l'ultima volta lo scorso martedì, da bere non ha voluto niente. Mi ha detto: 'Caro mio, niente alcol. Non bevo più'. Era normale. Si è fatta fotografare, ha firmato autografi per i ragazzi". Intanto la polizia riferisce che non c'è ancora alcuna causa ufficiale per la morte della cantante. Il sovrintendente Raj Kohli ha dicharato: "Apprendo che varie notizie riportano che questa morte sia il risultato di una possibile overdose di droga, ma vorrei sottolineare che in questo momento non è corretto formulare ipotesi". Ieri sera Mark Ronson, il produttore preferito della Winehouse, ha detto:
"Amy era come una sorella per me, un'anima gemella musicale. Sono totalmente scioccato da ciò che è successo. E' il giorno più brutto della mia vita"

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