MUSICA




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Muse: 'più soft' il prossimo album?

I Muse sono ormai una realtà così grossa che qualsiasi accenno alle loro prossime mosse assume una particolare rilevanza. E infatti stanno già facendo il giro dei forum loro dedicati le ultime indicazioni, pubblicate dall'NME poche ore fa, del batterista Dominic Howard e del bassista Chris Wolstenholme. La sezione ritmica, arrivata all'albergo Grosvenor House di Londra dove i Muse hanno vinto un premio, ha succintamente dato qualche indicazione al New Musical Express. Come sarà il successore di "The resistance"? Potrebbero esserci dei mutamenti. Howard, 33 anni, nato nella cintura metropolitana di Manchester, ha detto: "Matt recentemente mi ha fatto vedere un po' di accordi. Chi lo sa, forse (l'album) potrebbe essere di rock più soft, ma poi
dipende da me e da Chris farlo nuovamente heavy. Una ninnananna di heavy rock! Ma sono sicuro che, in qualche modo, progrediremo". Wolstenholme ha aggiunto che la band ha già fatto delle prove in vista delle sessioni che avranno luogo dopo l'estate. Poi ha detto: "Dobbiamo fare il festival di Reading (e di Leeds, in cui il gruppo sarà headliner) in agosto e forse dopo ci concederemo qualche settimana di riposo. Quindi in settembre, forse ottobre, entreremo in studio per iniziare a comporre e a lavorare sulle canzoni". E Howard: "Ci metteremo quello che ci metteremo, ma sarà sicuramente per l'anno prossimo". Nello scorso marzo il frontman Matt Bellamy aveva rivelato -sempre all'NME- che, appunto al festival di Reading e Leeds, la band
probabilmente eseguirà per l'ultima volta "Origin of symmetry". "E' probabilmente l'ultima volta che suoneremo certe canzoni di quell'album", disse Matt. "Fu con il secondo album che per la band le cose si misero a girare per il verso giusto, e da lì in poi ci concentrammo molto di più sul lato live".
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