MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Auguri a Francesco De Gregori - Sessant'anni fra furori e delizie

Lo so, a quest'ora il compleanno se n'è andato e uno già benedice che domani è un altro giorno. Avranno telefonato in mille a Francesco De Gregori per l'intervista dei sessant'anni che cadevano il 4 aprile, ma lui - mi dicono - si è tirato indietro, non aveva niente da dire.
Che deve dire, uno che compie 60 anni? Al massimo, la frase che poi si presume accompagnerà i compleanni successivi: "Sono contento di essere ancora vivo". E tuttavia mai sapremo cos'ha pensato oggi De Gregori, se è nel suo momento up (simpatico, immaginifico, affascinante, misterioso, acuto) oppure se è nel down (ostico, polemico, crudele, aggressivo, vendicativo). Non lo sapremo mai e io onestamente non me ne curo più da tempo, abbiamo già dato.
E tuttavia un omaggio al De Gregori artista va fatto, in questo giorno che uno i bilanci li fa anche pro domo sua.
Un artista che nei suoi momenti di malinconia cristallina, ha scritto canzoni indimenticabili, da Rimmel alla Donna Cannone.
Un artista che nei suoi momenti di più lucida scrittura impegnata ha saputo tratteggiare come nessun altro il pacifismo con quella poesia scabra che attraversa "Generale".
Un artista che ha inventato il più bel concept album italiano che io ricordi, "Titanic".
Un artista che ha inventato l'Italia di oggi in un inno destinato a non morire mai: Viva l'Italia.
Un artista che nel suo furore politico è stato il manifesto di gente che non trovava le parole: "Adelante adelante c'è un uomo al volante, ha due occhi che sembra il diavolo". (era Craxi)
Non m'interessa fare una biografia, e metter in fila i capolavori. Queste sono le poche canzoni che mi sono venute in mente, e che rappresentano una vita d'artista.
E' un peccato che in questi anni bui si sia rintanato in un silenzio creativo, che si sia accontentato di fare un megatour con Dalla, dove peraltro ha cantato benissimo canzoni bellissime come quelle che dicevo.
Ci manca il suo furore, ci mancano le sue delizie. Tace. Nessuno sa perché. Pazienza, e peccato però.

Marinella Venegoni
www.lastampa.it

Francesco De Gregori - La Valigia Dell'Attore

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