MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Da Golden Globe il fenomeno Glee - Ha resuscitato i dischi negli Usa

Copiato da Milly Carlucci in «Chorus», ma fenomeno ancora di nicchia da noi, malgrado vada in onda su Italia 1, «Glee» che ha trionfato ai Golden Globe sarà forse destinato a rimanere poco più di un titolo esotico, perché troppo lontano dal gusto nazionale imperante e non adatto (né finora adattato) alla nostra realtà televisiva alquanto disancorata dai valori che il format yankee rappresenta, in sostanza gente stramba (dall'ebreo antisemita all'adolescente nera immensa) che ce la vuol fare attraverso la musica: senza, però, una Maria De Filippi o un Facchinetti che si mettano di mezzo a fare i maestri di cerimonie e a decretare promossi e bocciati dalla giuria o dal televoto.

Ma il successo di «Glee» che ha stupito finora un po' tutti, al di là dell'Oceano, travalica il fenomeno televisivo e si impianta saldamente là dove ormai non batte più il sole, ovvero nelle vendite discografiche.

Le esecuzioni, gli impasti sonori, insomma il divertissement competitivo delle canzoni e degli autori scelti, sono diventati dei casi che hanno spostato il baricentro di classifiche centenarie, messo in forse i primati dei Beatles e perfino di Elvis Presley, con una ventina di milioni di singoli scaricati, con compilation che immancabilmente arrivano al numero uno nelle classifiche di Billboard.

E, anche, con la soddisfazione per un telefilm musicale di vedere le star fare la fila per proporre i loro pezzi alla produzione, dopo che per mesi la medesima aveva navigato in una fatica boia per aggiudicarsi un repertorio.

Intanto c'è anche una morale della favola: che questi personaggi si rifugiano nella musica che è la più negletta fra le materie scolastiche, relegata nel «glee club», appunto un fuori orario nel quale sfogarsi.

Fra i primi ad annusare il business, sia in termini di ritorno di immagine che di royalties, ci sono stati Madonna e Sir Paul McCartney, che l'anno scorso ha spontaneamente mandato un mixtape negli uffici; ma le scelte di Glee sono state nel tempo assai eclettiche, e non hanno risparmiato personaggi come Jay Z. o Gwigneth Paltrow, che non ha esitato a lanciarsi all'interno del programma, in una canzone cochon di Cee Lo e magari proprio in seguito a quell'esperienza ha deciso di dedicarsi alla musica.

Gli artisti fanno anche promozione dei nuovi album, proponendo nuove canzoni dentro Glee: tanto che il programma viene avvicinato al vecchio, glorioso «Ed Sullivan Show», che lanciò i Beatles negli Stati Uniti

Marinella Venegoni

www.lastampa.it