MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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AUGURI DIONNE

Tra le cantanti black, dicono le statistiche, per numero di hit, tra il 1962 e il 1998, è seconda solo ad Aretha Franklin. E' ambasciatrice mondiale della Fao, ha partecipato a 'We Are The World', cantato con Stevie Wonder, Marvin Gaye, i Bee Gees negli anni di 'Saturday Night Fever', Smokey Robinson, Isaac Hayes e Luther Vandross, ha vinto una decina di volte il Grammy, ha condotto programmi tv di successo. Ma per la storia è 'la voce' di Burt Bacharach. Dionne Warwick, che domani compie 70 anni, ha avuto la fortuna e il talento di interpretare, fino alla totale identificazione, le canzoni più belle scritte da Bacharach insieme al paroliere Hal David. Erano gli anni '60, Dionne (il suo cognome originale era Warrick, diventato Warwick dopo che era stato stampato cosi' sulla copertina di un disco) era una giovane backing vocalist che lavorava negli studi di registrazione. Bacharach e David due talenti in ascesa del Brill Building, il leggendario palazzo di New York, tra Broadway e la 49ma, che ha ospitato gli uffici di editori e autori e che è stato la fucina di un numero incalcolabile di capolavori della musica popolare.

Nella seconda metà degli anni '60, la Warwick e' stata l'interprete di 'I Just Don't Know What To Do With Myself', 'Do You Know The Way To San Jose', 'I Say A Little Prayer', 'This Guy's in Love With Yoù, 'Message To Michael', 'Promises Promises', 'Raindrops Keep Fallin on My Head', gioielli pop che mescolando jazz, musica latina, Broadway e Tin Pan Alley sono entrati nella storia facendo della sua interprete una diva. Donna splendida, componente di una famiglia importante per la musica americana - suo padre dirigeva il coro gospel The Drinkard Singers, di cui faceva parte Cissy Houston, cantante celebre a sua volta e madre di Whitney che è la cugina della Warwick - Dionne si è calata perfettamente nel clima levigato della musica di Bacharach, rinunciando alla tipica vocalità black di tradizione gospel. Basta ascoltare la versione che Aretha Franklin ha inciso di 'I Say a Little Prayer' per capire la differenza.

Quando si è sciolto il sodalizio tra Bacharach e Hal David, la carriera della Warwick ne ha risentito: dovrà attendere gli anni '80 per avere un altro successo, complice Clive Davis, uno dei mogul dell'industria discografica, con 'I'll Never Love This Way Again', bissato poi da 'Hearthbreaker', il suo più grande hit sul piano delle vendite, un brano scritto da Barry Gibb, uno dei Bee Gees, che all'epoca spopolavano grazie alla colonna sonora di 'Saturday Night Fever'. Poi 'We Are The World', l'impegno come conduttrice tv e come testimonial di un'associazione di scienze psichiche (di cui è grande appassionata), i brani benefici incisi con Stevie Wonder ed Elton John, la collaborazione con Luther Vandross e una dorata routine di concerti e incisioni in giro per il mondo sempre in nome dello stile.