MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Nominations Grammy, Eminem re, ma avanzano Florence e Esperanza

Con un colpo di scena tutto sommato prevedibile, guarito dalle proprie dipendenze pubblicamente denunciate e tornato infatti con un disco dal titolo «Recovery», il rapper bianco Eminem è saldo sul trono del musicbusiness grazie alle dieci clamorose nominations che si è portato a casa dai voti dell'Academy di tecnici e musicisti in vista dei premi Grammy, gli Oscar della musica popolare che si festeggeranno il prossimo 13 febbraio; mentre, con «sole» 6 segnalazioni, sembra Lady Gaga la più penalizzata rispetto alle attese che la vogliono regina senza rivali dell'anno che sta per finire: avanza intanto clamorosamente dietro Eminem, con ben 7 nominations, Bruno Mars, pischello delle Hawaii di origini ispaniche (di recente acchiappato a Las Vegas con 2 grammi e mezzo di coca), e molto amato dai ragazzetti per i suoi duetti con B.O.B. su «Nothing on You» e con MCCoy su «Billionaire».

La proclamazione delle nominations, tenutasi l'altra sera nella dorata capitale della California, è quasi più attesa dello stesso galà finale, per la copiose energie che mette in circolo intorno ai candidati ai premi, in poche ore poi protagonisti della scena e sorretti ognuno dalle proprie tifoserie. Con «Recovery», Eminem è candidato ai premi più importanti: per il miglior album del 2010, per la miglior canzone con l'altra «cattiva ragazza» Rihanna, l'ormai famosissima «Love You Just The Way You Lie». Contro di lui, per l'album dell'anno, c'è una schiera composita di aspiranti, dal country fino al mondo indie: naturalmente »The Fame Monster» della Gaga, ma anche lo zucchero filato di Katy Perry con «Teenage Dream», e poi «Need You Now» dei countrysti Lady Antebellum e le grandiosità alternativa degli Arcade Fire con «The Suburb». Con Lady Gaga e gli Antebellum, sei nominations vanno pure al tycoon della musica nera Jay Z. e marito di Beyoncé.

Fra gli emergenti - i «Best New Artist» - non poteva mancare il sedicenne Justin Bieber, mentre le altre quattro segnalazioni portano speranza su un futuro meno usa&getta della musica futura: a sorpresa la deliziosa britannica Florence con the Machine, gli inglesi folk Mumford+Sons e la ventitreenne bassista e cantante jazz dell'Oregon Esperanza Spalding. Fra le canzoni dell'anno, ne spunta come curiosità una con il titolo da asterischi, lo stesso dell'antichissimo «Vaffa» di Masini: «F*** You», dell'enorme Cee LoGreen. Altre curiosità: per la migliore interpretazione, torna nell'ambìto elenco Michael Jackson con «This is It», mentre nella cinquina dei pezzi strumentali svetta «Nessun Dorma», suonata nientedimeno che da Jeff Beck, e l'inglese Susan Boyle si porta a casa una soddisfazione di segnalazione di «I Dreamed a Dream». La rosa di pezzi del vecchio rock è tutto nelle mani dei soliti leoni: Eric Clapton, John Mayer, Paul McCartney, Robert Plant, Neil Young.

Marinella Venegoni

www.lastampa.it