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La provocazione: Gino Paoli: "Carla Bruni canta meglio di Mina"

Carla Bruni? Canta meglio di Mina. Sembra una sesquipedale castroneria, eppure, almeno per quanto riguarda una singola canzone, a sostenerlo è l’autore della canzone stessa, il cantautore genovese Gino Paoli intervenuto oggi telefonicamente al programma di Radio2 “Un Giorno da Pecora”. Parlando della versione del “Cielo in una Stanza” cantata in duetto con Carla Bruni, Paoli ha detto: «La Bruni è l’unica che ha cantato il brano senza farlo diventare una cosa diversa, da cantare per sé».

Alla domanda dei conduttori, Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro, su chi fosse stata più brava ad interpretare il pezzo tra la “premiere dame” francese e Mina, Paoli ha risposto: «Meglio Carla Bruni, perché Mina canta “Il Cielo in una Stanza” e l’elenco telefonico allo stesso modo».

«Non so se sa quello che canta oppure no, canta - ha spiegato - come se fosse uno straordinario strumento tecnico, come un flauto o una chitarra».

Lasciamo a voi lettori il giudizio.

Questa è Mina:





E questi sono Gino Paoli e Carla Bruni:



Per quanto riguarda un’altra grande interprete della canzone italiana, Ornella Vanoni, Paoli ha osservato:«Lei ha detto che si è stufata di parlare di me? E io mi sono stufato di parlare di lei... Tuttavia - ha concluso - la Vanoni sa quello che canta e, qualche volta, riesce anche a commuoverti, anche se tecnicamente è nettamente inferiore a Mina».

http://www.ilsecoloxix.it/p/cultura/2010/11/18/AMvJrjGE-meglio_paoli_carla.shtml

Re: La provocazione: Gino Paoli: "Carla Bruni canta meglio di Mina"

Mi dispiace per Gino Paoli, ma l'arteriosclerosi credo lo stia distruggendo...

Cercando di capire il pensiero di Gino Paoli

Questa una dichiarazione di Gino Paoli rilasciata al settimanale "Chi" nel marzo scorso per i settant'anni di Mina

"Nel 1960 non ero ancora famoso e Giulio Rapetti, che poi sarebbe diventato Mogol e allora lavorava alla Ricordi, era convinto che io fossi un autore più che un cantante. Così mi portava in giro a far sentire le mie canzoni. Combinò un incontro con Mina. Lei ascoltò il mio lavoro e scelse un paio di pezzi: ‘Il cielo in una stanza’ e un altro che non ricordo più. Cominciammo a vederci finché a un certo punto qualche divergenza ci divise. Io non volevo più che incidesse ‘Il cielo in una stanza’, ma lei mi telefonava e insisteva. Allora cedetti a patto che interpretasse anche una cosa d’un mio amico, Giampiero Reverberi. Per Mina presi una piccola cotta, era una ragazza molto affascinante. Col tempo ho capito che fui colpito da lei perché era una forza della natura come il Po della sua Cremona, la città dove è nata. Il suo modo di cantare è assolutamente istintivo, non è sofisticata come sembra. Ed è capace di fare sua qualsiasi canzone interpreti, di trasformarla in qualche cosa di completamente diverso da ciò che persino l’autore aveva immaginato".

Penso che il punto sia tutto qua.

Gino Paoli ha più volte dichiarato che Il cielo in una stanza è stato ispirato dall' 'amore mercenario'. La stanza era quella di una casa di tolleranza ed il soffitto viola era tipico delle case chiuse.

In una intervista rilasciata all'Espresso per i suoi cinquant'anni di carriera Paoli dice: “Ho scritto ‘Il cielo in una stanza’ per una signorina del bordello Il Castagna di Genova. Che c’e’ di strano? Chi l’ha detto che non si può amare una puttana? Per me il sesso è come un sacrificio umano, qualcosa che ti scaraventa in una dimensione mistica. Se non c’è amore, lo chiama, lo fa nascere, magari anche solo per quel momento. E poi non lo sa che il peccato mette il sale nel sesso? Che la migliore è la scopata ‘cattolica’? Il sesso come reazione a un’imposizione, una cosa che moltiplica il godimento".

Per Paoli "Il cielo in una stanza" è una canzone intimista, quasi una riflessione, un pensiero, qualcosa da tenere per sè. Si confronti la sua versione con quella di Mina che ne fa invece quasi un inno alla gioia di vivere.


Che a noi ( me in testa) piaccia di gran lunga la versione di Mina, preferibile un milione di volte rispetto quella che ne dà l'autore è un conto. Un altro sono le indicazioni che l'autore stesso avrebbe dato ad un interprete circa il suo modo d'intendere la canzone.

Indicazioni forse non date, meno verosimilmente disattese da Mina, che con Tony De Vita per Gino Paoli stravolge il senso della canzone.

Credo che il giudizio di Paoli sia limitato a questa canzone, all'incisione di Mina del '60. Le successive reincisioni di Mina si avvicinano di più alle intenzioni dell'autore, ma personalmente nessuna ha la forza e la magia del "Cielo in una stanza" - Italdisc.

Paoli dice che Mina non sa che cosa canta, ma teniamo conto che lui avrebbe voluto tenere la canzone solo per sé e la cedette malvolentieri, e che Mina è una donna.

Cantandola Mina, (che molto probabilmente ignorava la storia della canzone ed il significato di quell'ambientazione, perché nel 1960 di certo non erano state date spiegazioni e qualora fossero state date la canzone sarebbe stata subito censurata alla radio) diventa l'inconsapevole prostituta che canta la sua gioia di amare e di vivere accanto all'uomo amato.

E' qualcosa che non quadra con le intenzioni dell'autore.

Una cosa è certa: con la versione di Mina, Gino Paoli ha incassato e sta incassando fior di quattrini, con la sua, le altre varie versioni e buona ultima quella in duo con Carla Bruni credo infinitamente di meno.

Lui ribadisce comunque che chi si avvicina di più al suo modo di intendere la canzone è Carla Bruni, che peraltro definisce non originale, in quanto si rifa a Françoise Hardy.

Evidentemente all'epoca (e forse anche ora) Gino Paoli badava più ad un certo modo di interpretare che alla perfezione ed alla potenza vocale, tant'è che nel 1962 scrisse diverse canzoni per una non voce come Catherine Spaak ed una di queste "Perdono" è stata ripresa recentemente pure da lui.

La stampa ha estrapolato la frase "Carla Bruni canta meglio di Mina", ma è abbastanza fuorviante. Paoli ha detto dell'altro. E' partito dalla situazione politica per rispondere sinteticamente verso la fine a precise e provocatorie domande sulla canzone e sulla Vanoni.

Re: meglio di Mina?

un bel no comment è meglio di qualsiasi altro sproloquio (chissà se si scrive così?)

Re: La provocazione: Gino Paoli: "Carla Bruni canta meglio di Mina"

Una serie di frasi estrapolate da un contesto, credo possano dare adito a fraintendimenti.

Ciò premesso, se vogliamo attenerci a quelle frasi, non capisco cosa significhi dire che Tizio canta meglio di Caio.

Le voci hanno un timbro, una estensione e sono dipendenti dalle capacità interpretative di chi le possiede.

Quindi il "cantar meglio" non ha alcun significato poichè ciò può essere affermato solo se la comparazione si determina in base a elementi oggettivi e non di gradimento soggettivo.

Posso cioè dire che A canta meglio di B se mi riferisco, ad esempio, all'intonazione, nel senso che l'uno è più intonato dell'altro.

Stilare una classifica a mò di gara, in musica non è possibile, salvo, come dicevo, se il giudizio è formulato sulla base di parametri oggettivi (ancora ad es.: Mina ha una maggiore estensione di...).

Mina è certamente un ottimo strumento musicale ed anche è sempre consapevole di ciò che canta. E lo sarebbe anche se non sapesse minimamente il significato di un testo perchè ha doti interpretative innate che la mettono immediatamente in sintonia con il contesto musicale.

Personalmente, diffido inoltre di certi giudizi poichè è evidente la gratitudine che si può avere nei confronti della consorte del presidente francese da parte di chi vede ribadire (Paoli) la propria visibilità grazie, appunto, a certi personaggi.

Oggi Paoli rende omaggio alla Bruni, domani farà lo stesso per Mina se egli ne avrà un ritorno.

La musica c'entra poco. Come al solito chi comanda è il proprio interesse.

Alberto

Re: La provocazione: Gino Paoli: "Carla Bruni canta meglio di Mina"HO SCRITTO DALLA VENEGONI

CIAO MARY come va???ma il signor Gino ha perduto a'capa??? a vogliamo scherzareMIna e' Mina e' un bene nazionale,io ho conosciuto Gino molti anni fa quando abitava ad un passo da casa mia Alponte Vecchio a Firenze e credimi che questi discorsi spesso gia' all'epoca li snocciolava,oggi penso che non diverte piu' nemmeno come autore, eppure ha scritto la storia della musica in Italia, ma dire che Carla Bruni e' meglio questo e decelebrato completamente. Ma la voce della Bruni e la Voce di Mina e l'interpretazione di Mina e' unica,Carla' canta come jane Birkin anzi sussurra...... Saluti Mary un bacio sempre grande io leggo sempre tutto VINCENTVINTAGE DJ
scritto da vincent 20/11/2010 16:44