MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Morandi: ebbene sì, faccio Sanremo ma con lo spirito del maratoneta

Chissà per quale remota insicurezza o misunderstandig, proprio alla vigilia dell'impegnativa (e professionalmente rischiosa) impresa sanremese, Gianni Morandi il cantante si sottrae ai taccuini della carta stampata, e per dare il via all'avventura di Gianni Morandi il presentatore della prossima kermesse del febbraio 2011, sceglie invece di parlare dal suo sito Morandimania: è una registrazione a sorpresa, e suona come un avvio ufficiale dei lavori in giorni nei quali si parla ancora, per il Sanremone, di problemi di budget e di preoccupazioni delle alte sfere di Raiuno per quanto potrebbero improvvisare le Iene Luca e Paolo, due da tenere (di questi tempi) d'occhio.

Dunque il fidanzato di tutte si fa vivo con una specie di lettera parlata, e con una curiosa «s» sibilante da far concorrenza a quella di Jovanotti, spiega come si è ficcato in questo guaio: «Mi ha chiamato GianMarco Mazzi, che è mio amico da più di trent'anni. Pensavo mi avrebbe chiesto di cantare ma me ne ha parlato in maniera diversa, mi ha detto: "ma dai, facciamo una cosa che non abbiamo mai fatto, ci divertiamo"... E mi ha invitato non come cantante ma come presentatore». Il Gianni nazionale spiega poi di aver ricevuto dalla Rai anche il mandato di direttore artistico, con Mazzi: «Nella mia carriera mai mi era capitata una proposta del genere. La affronto con entusiasmo e con molto piacere, anche se non sarò un cantante ma un padrone di casa, un caposquadra, di gente fresca e simpatica come Belen, la Canalis, Luca e Paolo: una squadra fortissima che mi consentirà anche di divertirmi sul palco. Vale la pena di giocare una carta come questa».

Non c'è da dargli torto. L'impegno ha risvolti rischiosi, ma il piglio è quello dello sportivo che ha alle spalle quattro maratone di New York: «Parto con entusiasmo, cominciamo a lavorare. Certo il Festival di Sanremo è così importante, e conosciuto in tutto il mondo, che sento una certa responsabilità: voglio far le cose molto seriamente, e cercherò di fare meno danni possibile, ma purtroppo questa cosa la sapremo solo il 20 o 21 febbraio quando tutto sarà finito. Parto con entusiasmo, come un maratoneta che ha preso il pettorale però ci sono 42,195 km da percorrere e bisogna arrivare in fondo, cercando anche di fare una bella figura».

Poi affronta il punto spinoso della formula della gara, che da anni non è altro che un tv show punteggiato di canzoni e televoti; e lo fa con la sua proverbiale leggerezza: «Si sa che la musica dev'essere protagonista, ma oggi è molto importante anche l'aspetto dello spettacolo. Certo, la scelta delle canzoni rimane fondamentale. Comincerò un lavoro, a contatto con i miei colleghi, con ragazzi più o meno giovani, più o meno noti, per vedere se se ne trovano di belle».

Con questa registrazione da eterno bravo ragazzo, piena di buona volontà, si può dichiarare aperta la lunga strada che porterà al Festival, costellata delle solite polemiche e scandaletti. La macchina è in grave ritardo rispetto al passato, ma se può servire a qualcosa Fiorello ha già benedetto l'avvio: «Mi sembra davvero un castone», ha commentato, giurando che non sarà ospite del collega.

Marinella Venegoni



www.lastampa.it

Re: Morandi: , faccio Sanremo.....

e io ribatto: ma chi te lo fa fare? cosa aggiunge alla carriera di un artista un'esperienza come quella sanremese? solo una risposta: I SOLDI !!!!! che tristessa....