MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Una nuova Terra? Così no, grazie - di Mina - La Stampa 3.10.10

Un’altra Terra? Non saprei. Uguale alla nostra? Anche no. Oppure sì. Ma a certe condizioni. La minaccia di vedere la fotocopia di queste miserie accrescerebbe l’insopportabilità e il dolore. Lo specchio di un sosia perfettamente imperfetto sarebbe grandemente sgradito. Ripartire da Adamo 2 ed Eva 2? Mah... Già lì ci sarebbero delle macroscopiche modifiche da mettere in atto. La mela, la pera, la banana, l’ananas e tutto il carretto dell’ortolano sono una bella metafora. Ma questa amara favoletta, location il Paradiso Terrestre, non è servita.

Deterrente debole per l’indole dei primi esseri umani. E anche degli ultimi. È tutto lì. Noi, furbi, abbiamo capito subito che le regole, i precetti, le leggi, le direttive non fanno altro che rendere più appetitoso il frutto illegale. E abbiamo portato avanti questo atteggiamento forever. Il deterioramento, la putrefazione del senso dell’umano ci sono rotolati addosso e ci hanno inglobato in una slavina che appare inarrestabile. Eva 2 e Adamo 2 sarebbero migliori? Gli astronomi dell’Università di California a Santa Cruz e del Carnegie Institution di Washington hanno individuato un pianeta roccioso, situato in un altro sistema solare, che presenterebbe le condizioni minime e indispensabili a ospitare forme di vita extraterrestri.
Sarebbe il corpo celeste più simile al nostro pianeta mai scoperto finora.

Questa «rilevazione» non mi emoziona per niente. L’idea di un rewind mi atterrisce. La prima domanda che mi viene in mente è: perché questi scienziati non rivolgono la loro attenzione, la loro buona fede, la loro professionalità, il loro danaro e i loro telescopi verso questa di Terra? Sarebbe certamente più utile. Potrebbero applicarsi a una ricerca che tendesse all’accertamento di tracce di vita reale, rimasugli di dignità, impronte di genialità, segni di rettitudine, prove di reale onestà intellettuale. Potremmo avere delle sorprese. Dicono che ci sia ancora qualcuno che, la mattina, ha voglia di guardarsi serenamente allo specchio.

Bisogna cercarlo bene, però. Cercarlo in mezzo alle maschere tragiche che per due soldi ammazzano noi e i nostri figli. In senso figurato e in senso reale. Sono sconfortata. E questa angoscia mi porta a snocciolare, a ogni occasione, una serie di banalità insulse, convenzionali e scontate. Ma drammatiche. Questa impotenza mi distrugge. Andrò a prendere un caffè. Amaro. Come il mio cuore.

www.lastampa.it

Re: Con tutto quello che accade attorno al mondo reale, Mina ci propina... è il caso di

di dedicarle