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Il ritorno di Michael Jackson: a novembre un album con dieci inediti

Il ritorno di Michael Jackson: a novembre un album con dieci inediti

di Marco Molendini

Inevitabile. Dopo Elvis Presley e i Beatles sarà la memoria di Michael Jackson il prossimo best seller discografico. Vagheggiato, sospettato, atteso il debutto postmortem del re del pop è ora annunciato: data prevista per l’uscita novembre con un cd che, tanto per cominciare conterrà dieci brani mai pubblicati prima. L’annuncio è praticamente ufficiale, perché a darlo è stato Frank Di Leo, storico manager del cantante scomparso un anno fa, nel corso di un’intervista al magazine Rolling Stone.

Non solo, Di Leo ha anche spiegato che il materiale disponibile è ampio e che, dunque al primo cd ne seguiranno altri. Jacko avrebbe lasciato un archivio, raccolto in un hard disk, con addirittura cento pezzi inediti, registrati e completati. Un archivio personale, dove c’è materiale che risale al lontano passato, agli anni 80 e 90, gli anni migliori nella carriera di Jacko (ci sarebbero due edizioni non pubblicate, alternate takes come si dice in gergo, di Bad che vennero scartate dall’album omonimo), ma anche ciò a cui aveva lavorato negli ultimi tempi, affiancato da musicisti come Will.i.am, Ne-Yo e Akon, ma che fino a quando è stato in vita non sono stati pubblicati. Insomma, una miniera su cui la casa discografica ha tutta l’intenzione di gettarsi a capofitto.

D’altra parte nel marzo scorso la compagnia, che pure se la passa male come tutto il settore, aveva firmato un contratto da ben 250 milioni di dollari con la Michael Jackson Estate che concedeva i diritti fino al 2017 per la pubblicazione di una serie di album (fino a un totale di dieci) e ristampe compresi inediti, dvd, e anche un karaoke: ha raccontato Rob Stringer, presidente della Columbia/Epic che «potrebbero esserci operazioni legate al cinema o al teatro, videogiochi o addirittura piattaforme multimediali ancora da lanciare sul mercato».

Dopo la sua improvvisa scomparsa a giugno dell’anno scorso, Jackson ha venduto 31 milioni di dischi nel mondo, generando un capitale in royalties di oltre 250 milioni di dollari. A questo punto non resta che aspettare, sperando che la qualità del materiale non faccia torto proprio alla memoria di Jackson che, se lo aveva raccolto senza pubblicarlo, dovrà pure avere avuto i suoi buoni motivi. Un fatto è certo e riguarda la sua prolificità, come ha confermato di recente anche Tommy Mottola, l’ex boss della Sony, raccontando che Michael era solito preparare tra le 20 e le 30 canzoni complete per ogni nuova session di registrazione dedicata a un disco in uscita.
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