"Uno swing pazzesco"

di MINA

La Repubblica 07/11/2006

""E dopo faccio la circumnavigazione della vecchia". Chissà perché la prima cosa di Lelio Luttazzi che mi viene in mente è questa frase.
Stavamo provando Studio Uno e lui, che ha sempre avuto poca memoria, si ripeteva le cose a voce alta per ricordarle meglio.
Solo che, quella volta lì, la vecchia, che non dirò chi fosse neppure sotto la minaccia delle armi, essendo a un centimetro da lui, sentì tutto.
E come una vera lady, fece finta di non essersi accorta di niente mentre, se guardavi Lelio in faccia, sembrava di assistere al crollo di una diga.
Le prove continuarono in piena tranquillità, oddio, si fa per dire perché sotto la direzione di Antonello Falqui, serpeggiava sempre un piccolo terrore, un'atmosferina al limite del timor panico. Mi ricordo quella volta che la signora di cui sopra e io, siamo entrate in studio due minuti esatti dopo l'ora prefissata e ci siamo beccate un cazziatone da Antonello... come se gli avessimo strangolato il gatto.
Lelio, imperatore dell'understatement, si schermiva se gli si diceva che era bravo, che le sue canzoni erano formidabili, che aveva uno swing pazzesco, che aveva un garbo, una classe che in giro non c'erano. Né si sono mai visti dopo. Tutte cose che, ovviamente, conserva intatte.
Una sola cosa è cambiata. Adesso i vecchi siamo noi. Ma attenzione, sarà durissima metterci a tacere".

MINA