NEW YORK (7 luglio) - È il primo dei Beatles a raggiungere, oggi, il traguardo dei settant’anni. John Lennon e George Harrison se ne sono andati prima, Paul McCartney li compirà nel 2012. Buon compleanno, allora, a mr. Starkey, alias Ringo Starr: il Beatle meno bello e geniale, ma forse il più simpatico, certamente il più «normale», che ha tentato di fare l’attore e non ha mai sfondato come solista.

Partito da una zona derelitta di Liverpool, il batterista è diventato una vera stella, come quella a lui dedicata da febbraio sulla Hollywood Walk of Fame, una delle tante iniziative pensate per celebrarlo, al pari di quella del Metropolitan Museum di New York, che espone una delle sue batterie, con il rullante d’oro.

E proprio nella Grande Mela che Ringo ha deciso di festeggiarsi: stamattina con un concerto privato all’Hard Rock Cafè a Times Square, stasera con un concerto al Radio City Music Hall insieme con la sua All Star Band: Edgar Winter (tastiere e sax), Gary Wright (tastiere), Rick Derringer (chitarra), Richard Page (basso), Wally Palmar (chitarra) e Gregg Bissonette (batteria).

Con l’onnipresente moglie al fianco, la bella Barbara Bach, ha chiesto ai fans un regalo in perfetto stile «beatlesiano»: «Urlate con me e per me due sole parole: peace and love».

La svolta nella vita di Ringo avvenne nel 1962, quando dopo esperienze con gruppi minori di Liverpool (nel ’59 aveva preso il suo nome d’arte a causa dei molti anelli, «ring», che portava) subentrò permanentemente a Pete Best tra gli Scarafaggi, nati due anni prima.

Con loro sviluppò il suo stile batteristico non sofisticatissimo ma nuovo e martellante, perfetto per la musica che il quartetto andava inventando, e che avrebbe cambiato la cultura popolare mondiale.

Ringo si cimentò anche in memorabili parti da cantante, come in «With a little help from my friends» e «Yellow submarine», firmando un hit del gruppo come «Don’t pass me by».

r.s.


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Ringo Starr's Peace and Love Birthday Wish 2010