Dall'Angolo del Gab di oggi:

Ieri l'amico Mario Luzzatto Fegiz (inviato all'Heineken Jammin' Festival in corso a Mestre (VE) per il 'Corriere della Sera') in un post scritto direttamente dal festival e pubblicato nel suo forum "FegizFiles" (su Corsera on-line) così scriveva:

"Editors dal vivo a Mestre"
'Sono diligentemente sotto il sole ad ascoltare gli Editors al heineken jammin' festival. Non riesco davvero a capire il loro successo. Questo post e dedicato soprattutto a Gabriele Firenze'

(http://forum.corriere.it/fegiz_files/04-07-2010/editors-dal-vivo-a-mestre-1578619.html)

Oggi gli ho risposto così:

"Perché mi piacciono gli Editors"
Dato che il buon Fegiz mi ha chiamato in causa 'dedicandomi' ieri il post sugli Editors dall'Heineken Jammin' Festival (ben conoscendo la mia grande passione per questa band), spiego velocemente perché da sempre ammiro e seguo il gruppo inglese in questione.

Innanzitutto a piacermi è stata da sempre e da subito la voce del cantante Tom Smith, bellissima e profonda, quasi baritonale e a tratti molto simile a quella di un idolo della mia gioventù, Ian Curtis dei mai dimenticati Joy Division: una voce supportata poi da una fisicità prorompente espressa dal frontman particolarmente dal vivo.
Seconda cosa -forse la più importante- il sound: un rock muscolare e nervoso dalle forti tinte dark e new wave, di una new-new wave (bisticcio di parole che fa capire il concetto) meno artificiale e più suonata (con dispiego di chitarre) rispetto a quella che si faceva negli anni '80.
Terza cosa, le canzoni. A partire dalla splendida 'Munich' dal primo album "The Back Room" fino a 'Papillon', dal recente ed elettronico "In This Light And On This Evening": canzoni mai banali e a metà strada fra l'indie e il mainstream di ottima maniera, quindi anche orecchiabili e radiofoniche. Il tutto realizzato e suonato con bravura e qualità, anche in rapporto alla giovane età della band e dei suoi componenti. Nella pochezza che gira attorno trovare oggi un gruppo che soddisfi insieme la voglia di una bella voce unita al genere e alle canzoni credo non sia poca cosa.

Consiglio a Fegiz l'ascolto più approfondito dei primi due album, "The Back Room" e "An End Has A Start", molto meno elettronici dell'ultimo "In This Light And On This Evening" su cui presumo abbiano basato gran parte del concerto dell'Heineken: penso che Mario alla fine potrebbe anche cambiare idea.
Gab.

(http://forum.corriere.it/fegiz_files/05-07-2010/perche-mi-piacciono-gli-editors-1578972.html)

Editors - 'Munich' (dal loro primo album "The Back Room", 2005


Editors - Munich

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Editors - 'Papillon', dal loro ultimo album "In This Light And On This Evening", 2009

La risposta di oggi pomeriggio di Mario Luzzatto FEGIZ:
"L'arringa è talmente ben costruita che quasi quasi mi piacciono. Forse il contesto di troppo sole disperdeva il messaggio."
Il che -conoscendo la sua curiosità musicale- significa che andrà ad ascoltarseli sicuramente meglio.
Gab.

(http://forum.corriere.it/fegiz_files/05-07-2010/perche-mi-piacciono-gli-editors-1578972.html)