L'ex Lunapop, uno dei re dell'estate: "Ho scritto Mondo senza nemmeno pensare alla stagione. Al pubblico è piaciuta subito"


Caro Cesare Cremonini, chi si sarebbe aspettato che il suo «Mondo» diventasse uno dei simboli dell’estate?
«In realtà non l’ho neanche scritto con questo obiettivo. Ho semplicemente cercato di comporre una bella canzone, senza pensare in quale stagione sarebbe stata pubblicata».

Però il verso iniziale è molto significativo.
«Ho visto un posto che mi piace, si chiama mondo».

Invece va di moda dire che il mondo fa schifo e bisogna cambiarlo.
«Ho cercato di guardare alla Terra come farebbe un alieno. E mi piace perché ho quindi potuto dare dignità sia ai lati positivi sia a quelli negativi. D’altronde senza il male non ci sarebbero gesti eroici».

Giusto. Però spesso si parla solo del negativo.
«Io sono per il compromesso della felicità tra il bene e il male. E devo dire che questa canzone mi assomiglia, è molto vicina al mio carattere».

E il pubblico come l’ha presa?
«Benissimo fin da subito».

Troppo facile: dicono tutti così.
«Ma è vero. Non mi aspettavo un affetto così grande per questo brano, è stata per me una sorpresa enorme».

E adesso?
«Sto preparando i concerti. Se tutto va bene partiremo in tournée verso ottobre o novembre».

Teatri, arene o piccoli club?
«Sarà il pubblico a deciderlo, a seconda delle vendite del mio ultimo cd 1999 2010 The greatest hits.



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Cesare Cremonini - Mondo