MUSICA




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Mina 70 - Sei ricordi e auguri d’autore

Mina 70 - Sei ricordi e auguri d’autore


a cura di Gianni Poglio

Il 25 marzo spegne tante candeline. E nessuna come lei ha una voce così giovane e potente. Per «Panorama», amici e colleghi guardano oltre il muro di riservatezza che dal 1978 l’ha resa la Grande assente, sempre presente. E di lei raccontano debolezze e grandezze. Come quella volta che fece tremare un lampadario con un acuto.




Ornella Vanoni

I ricordi

Negli anni Settanta ci vedevamo di sera nel retro del ristorante A Santa Lucia, a Milano. Dopo la cena il rito prevedeva la consueta bottiglia di champagne con partita a poker. Lei sapeva giocare benissimo e dedicò ben quattro serate a svelarmi i segreti del gioco. Fino a quando, per testare il mio livello di apprendimento, mi chiese: «Tu quale carta lanceresti a questo punto della partita?».Io gliela feci vedere. Rimase senza parole e, guardandomi sprezzante, disse: «Ma va’ a cagare!».

Gli auguri

Cara Mina, quando una è viva, e tu indubbiamente lo sei, ha la fortuna di invecchiare.

È successo anche a me di svegliarmi un giorno e scoprire di essere arrivata a quota 70. Ma lasciami dire che per te il tempo trascorre serenamente grazie ai margini di libertà che ti sei generosamente concessa. Il rifiuto di apparire in pubblico ti ha regalato il bene più prezioso: avere il tempo e le energie per costruire una meravigliosa storia d’amore (con Eugenio Quaini, ndr). Ti abbraccio, Ornella.


Mogol

I ricordi

Quando le feci sentire per la prima volta Il cielo in una stanza, fu uno shock: «Giulio, ma che cos’è questa schifezza?» disse a caldo.

E aveva ragione, perché gliel’avevo cantata io che, ai tempi, ero completamente stonato. Allora, per rimediare, le portai Gino Paoli in persona, un cantante vero, che quel pezzo l’aveva scritto.

Lei la incise e fu un trionfo. Un altro momento meraviglioso fu la prima volta che la vidi in concerto al Club Sherazade di Milano davanti a un pubblico di due persone. Aveva 17 anni, era bellissima, allegra, vivace. Un fuoco d’artificio pronto a esplodere.

Gli auguri

Cara Mina, come sai io non ho problemi a trovare le parole. Cercare quelle giuste è il mio mestiere. Ma, per questa ricorrenza, voglio esprimermi con il gesto più affettuoso del mondo: un bacio.


Loretta Goggi

I ricordi

Sono tra i fortunati che hanno assistito all’ultimo concerto di Mina alla Bussola di Focette (il 23 agosto 1978, ndr).

Fu un momento toccante, perché sapevo che quella notte si stava chiudendo per sempre un’era. Ricordo ancora il momento esatto in cui, finito lo show, abbandonò il palco.

Ai momenti magici con Mina appartiene anche una notte milanese con Caterina Caselli e Totò Savio.

Fra bottiglie di champagne vuote e sigarette, ci mettemmo

a cantare Lacrime napulitane. Quando Mina tirò fuori la voce, il lampadario di cristallo iniziò a tremare.

Fu uno spettacolo!

Gli auguri

Mina, tu sei un’interprete meravigliosa, ma soprattutto una donna di grande coraggio.

Hai sempre rischiato e messo la tua vita personale al primo posto nella scala valori e, per me, questo è stato un grande esempio da seguire.

Il tuo essere donna, prima che artista, dà la dimensione

della tua grandezza.

Tanti auguri! Anche da Gianni Brezza, mio marito.




Francesco Renga

I ricordi

Mina compie settant’anni? Impossibile! Per me Mina non ha età, è una figura mitologica senza tempo. La ascolto da quando ero bambino e la considero un’icona assoluta, un modello inarrivabile. Grazie alle sue canzoni, la bellezza dell’Italia ha viaggiato nel mondo. Insomma, Mina è un patrimonio dell’umanità. L’Unesco dovrebbe fare qualcosa...

Perché lei è la più pura espressione del talento. Quello vero, smisurato.

Gli auguri

Cara Mina, nel farti gli auguri ti svelo un piccolo segreto. Quando ho scoperto che hai vissuto a Brescia, mi sono messo a cercare la tua casa, però non sono riuscito a trovarla. Il mio sogno è e rimane quello di mischiare la mia voce con la tua.

Ti immagino come una donna con un grande senso dell’ironia. Per questo non esito a dirti: sono qua che aspetto un tuo gesto. Fa’ pure di me ciò che vuoi. Tuo, Francesco.


Mario Biondi

I ricordi

Non l’ho mai incontrata, ma da cinque anni abbiamo un costante rapporto telefonico. La prima volta che mi ha chiamato ho rischiato di sbandare in auto. Rispondo e sento una voce che dice:

«Ciao, sono la mamma di Benedetta Mazzini, cioè Mina».

Da allora, ogni volta che vedo sul cellulare il numero della dea, mi batte il cuore. Con lei mi faccio volentieri piccolo piccolo. E mi emoziono per tutto. Soprattutto quando mi fa i complimenti. L’ultima volta è stato imbarazzante: «Ma che bel disco che hai fatto! Sono orgogliosa di essere italiana perché l’Italia ha un artista come te».

E io, balbettando: «Mina, ma che cosa stai dicendo?».

Gli auguri

Auguri Mina,

la tua grande classe ti renderà inimitabile per sempre. Forse non riesci a immaginare che cosa abbia significato per me sentirti dire: «Mario, perché non mi mandi due o tre dei tuoi pezzi, perché non facciamo un disco insieme?».

Io non so se questo sogno si realizzerà mai, ma sarebbe già bellissimo riuscire a incontrarti.

Buon compleanno, divina.


Manuel Agnelli

I ricordi

Lavorare con lei è fantastico. Lo abbiamo fatto anche per il suo ultimo disco nel brano Adesso è facile che ho scritto per lei. Ogni volta mi lascia senza parole per il rispetto che ha nei confronti degli altri artisti. Non ha filtri o segretarie, chiama personalmente. L’anno scorso mi ha pure telefonato per complimentarsi del pezzo a Sanremo con gli Afterhours. «Vi ho televotato» mi disse.

Gli auguri

Cara Mina, io ti auguro di rimanere come sei per sempre. E cioè giovane dentro, con quell’energia che di solito hanno i ragazzini incuriositi dal mondo. Incontrarti mi ha insegnato quali sono le cose davvero importanti: essere felice e vivere bene la propria vita. Per me, sei un punto di riferimento.



Da "Panorama" n. 13 del 2010

Re: Mina 70 - ricordi e auguri ...

sottoscrivo tutto e una volta ancora dico brava a Mina che ha avuto "coraggio" (e non "calcolo") a scegliere di continuare a cantare senza compromessi di alcun genere!!!! ecco quello che "rode" a chi persiste nel criticarla....punto!