MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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SETTANT'ANNI DI UN MITO

SETTANT'ANNI DI UN MITO

Tocca a Mina. La pop music nazionale fa 70. Celentano li ha
compiuti due anni fa, Gaber li avrebbe avuti un anno fa, Battisti fra tre,
Paoli e Vanoni se li sono già dimenticati. Fra pochi giorni tocca a lei,
alla first lady, la più celebrata, osannata, la più inafferrabile, che del
suo non esserci ha fatto un formidabile trampolino: giovedì 25 festeggerà
in casa, pochi amici, la famiglia. Niente foto, per carità. All’immagine
ci penseranno gli altri andando a pescare ancora una volta negli archivi,
riproponendo la sua voce capace di estendersi per tre ottave e quei
formidabili bianchi e nero, tutt’al più con la concessione di qualche
breve frammento rubato a questo lungo trentennio di oscuramento (da
quell’ultimo concerto alla Bussola sono per l’esattezza 32), quasi un
eremitaggio rotto solo dagli interventi del suo portavoce ufficiale,
oltreché collaboratore essenziale (il figlio Massimiliano Pani) e dai
puntuali, immancabili appuntamenti discografici a cui non ha mai
rinunciato: né quando si aggirava fra i comuni mortali, né ora che è
chiusa nel suo mondo senza buchi della serratura. Mina è una voce il cui
corpo si è miracolosamente fermato nel tempo, in uno straordinario
fenomeno di conservazione che si è bloccato quando non aveva ancora
quarant’anni.
Nella sua lunga carriera, iniziata nel 1958, ha inciso più di mille
canzoni, venduto un centinaio di milioni di dischi, e non si è fatta viva
con sue nuove incisioni soltanto in un paio di occasioni, nel 2004 e nel
2008. E anche i suoi settant’anni saranno segnati da una nuova avventura,
a conferma che l’isolamento è accompagnato da un ferreo desiderio di
presenza: fra dischi, partecipazioni (come quella offerta a Claudio
Baglioni nel brano L’arcobaleno per il suo QPGA), spot pubblicitari,
collaborazioni giornalistiche. A maggio è attesa la pubblicazione, sempre
per conto della sua etichetta di un nuovo album di inediti. Saranno pezzi
pescati da quell’enorme bacino di raccolta rappresentato dai pacchi di
provini e canzoni che giovani autori le mandano in continuazione e da cui
a scegliere è lei stessa con la consulenza di Massimiliano con la caparbia
volontà di indossare i panni dello scout, pronta a benedire dall’alto
della sua classe nuovi talenti, attenta a intercettare le tendenze
emergenti (nell’ultimo disco, Facile, che ha seguito Sulla tua bocca lo
dirò, che venne lanciato dal Nessun dorma trasmesso in apertura del
Festival di Sanremo presentato da Bonolis, ha inciso un pezzo con gli
Afterhours e uno con Davide Di Leo dei Subsonica). Non solo, per
l’occasione la casa discografica che da anni distribuisce i suoi dischi,
la Sony, ha deciso di pubblicare in vinile tutti i suoi ultimi cd.
Naturalmente, a parte le legioni di fan che hanno già battezzato il 25
marzo come “Tiger day”, anche la tv avrà il suo ruolo nel rito
celebrativo. Paolo Limiti, che per la Tigre di Cremona ha firmato brani
come Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Ballata d’autunno,
Un’ombra ed Eccomi, le dedicherà uno speciale tv di due ore che sarà
registrato nel giorno del compleanno e andrà in onda il 29 marzo in prima
serata: «So bene che Mina non ama le celebrazioni» ha ammesso Limiti
parlando del progetto che segna anche il suo ritorno in tv dopo un lungo
esilio forzato. E ha aggiunto: «Ho pensato, comunque, di regalarle una
serata d’autore. Del resto, qualche canzoncina per lei l’ho scritta:
qualcuno ci ha paragonato alla coppia Mogol-Battisti. Prometto, comunque
che non ci sarà alcuno spazio dedicato agli aspetti privati, anche per non
rompere quel muro di riservatezza che Mina ha messo tra sé e il mondo e
che va rispettato». Limiti però non sarà il solo a occuparsi di Mina,
domenica prossima Giletti le dedicherà la puntata della sua Arena. E, c’è
da giurarci, il rito non si esaurirà qui.

Marco Molendini (Da Il Messaggero - 10.03.10)