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Limiti: «La prima volta mi disse “stono”»

Limiti: «La prima volta mi disse “stono”»


Il 29 marzo uno speciale del conduttore in prime time sul mito della canzone italiana


«La prima volta che entrò in sala di incisione, non riusciva a cantare: stono, disse, perché sento l’orchestra. Poi sarebbe diventata la persona più intonata della nostra musica».
Paolo Limiti (nella foto) ricorda gli esordi di Mina, con la quale ha vissuto un proficuo sodalizio artistico, e si prepara a celebrare i 70 anni della cantante (nata a Busto Arsizio il 25 marzo 1940) con uno speciale (ancora senza titolo) che andrà in onda su Raidue lunedì 29 marzo in prime time.
«So bene che Mina non ama le celebrazioni», precisa Limiti. «Ma ho pensato di regalarle una serata d’autore. Del resto, qualche canzoncina per lei l’ho scritta: qualcuno ci ha paragonato alla coppia Mogol-Battisti», sottolinea l’autore, che per la tigre di Cremona ha firmato brani di successo come Bugiardo e incosciente, La voce del silenzio, Sacumdì Sacumdà, Ballata d’autunno, Un’ombra ed Eccomi.
«Mi piacerebbe parlare al grande pubblico e soprattutto ai giovani, che magari non la conoscono, visto che si è ritirata nel 1978, e spiegare perché è così grande. Basta pensare che quando andavamo in sala d’incisione, gli strumenti venivano intonati su una sua nota, e non il contrario».
Nessuna indulgenza sugli aspetti privati, dunque, «anche per non rompere quel muro di riservatezza che Mina ha messo tra sé e il mondo e che va rispettato, ma un ritratto artistico a tutto campo, che nessuno ha mai fatto prima, e in grande allegria: voglio far vedere - sottolinea Limiti - il suo modo di interpretare, di stregare il pubblico davanti alla telecamera, voglio far raccontare Mina a lei stessa, attraverso il suo lavoro, la sua gestualità, il suo modo di muoversi, di vestirsi, di giocare, di guardare il mondo con il viso volto verso l’alto, con distacco».
Come nei classici speciali curati dall’autore di Ci vediamo in tv, «il materiale di repertorio si mescolerà a spezzoni inediti, il tutto guidato da un filo conduttore molto curioso che però non voglio anticipare».
Lo speciale su Mina rappresenta anche il ritorno in tv per Limiti, assente dal piccolo schermo dalla Domenica in di cinque anni fa, dopo che è tramontato il progetto di affidargli un nuovo programma su Raidue, tema sul quale l’autore glissa: «Conto di portare al più presto in tv la mia Carmen pop, che ricostruisce l’opera di Bizet in musica leggera e di cui vado molto orgoglioso. Ho preferito, invece, non fare operazioni che non mi convincevano: non trovo giusto che ci si omologhi all’attuale situazione della musica in tv, che definirei nefasta e inutile. I talent show? Per la maggior parte sono brutti: è vero, qualche volta pescano talenti. Ma nessuno ricorda che ci sono sempre stati programmi di questo tipo. Un esempio? Il microfono è vostro degli anni ‘50. E poi si esagera: se una trasmissione va bene, si ripete, magari con titoli diversi, e in giro non si trova altro. Quest’anno i talent - conclude - hanno schiacciato anche Sanremo».

http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=97115