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DAGOREPORT: L'INCREDIBILE INCIUCIO RAISET DEL FURBETTO PRESTA

1 - DAGOREPORT: L'INCREDIBILE INCIUCIO RAISET DEL FURBETTO PRESTA
L'ultimo festival sanremese è passata alla cronaca per l'inatteso successo di pubblico guadagnato dall'insostenibile Casalinga di Legnano, Antonella Clerici: goffa, spenta, banale, incapace di governare il palco e gli ospiti, Costanzo e l'orchestra - tra i tanti gazzettieri, il solo a condurla al mattatoio è stato Aldo Grasso.


Clerici Can Can moulin rouge sanremo Ebbene, a distanza di una settimana dalla fine dele kermesse, iniziano a trapelare voci di un secondo papocchio, dopo il vistoso taraccomento del televoto che ha visto volare un ragazzotto degli "Amici" di Maria La Sanguinaria alla vittoria della 60esima edizione.


Mauro Mazza e Antonella Clerici Il gran successo di pubblico ha origine dall'abilità di Lucio Presta, manager e padrino del quartetto dell'apocalisse (Clerici, Bonolis, De Filippi, Costanzo), e dalla solita e solida insipienza di Piersilvio.

Il calabrone Presta avrebbe proposto al rampollo di Silvio un 'patto' del terzo tipo, e cioè: da una parte, il Biscione di Cologno Monzese abbassa la saracinesca della contro-programmazione anti-canzonette ponendo un bel cartello sul piccolo schermo "chiuso per Sanremo"; dall'altra, il Cavallo di viale Mazzini, per la prima volta nella sua vita, mette in onda il festival prima del "periodo di garanzia'. Quei tre importantissimi mesi, a partire dal primo marzo, i cui ascolti determinano i parametri pubblicitari di Rai e Mediaset.


ANTONELLA CLERICI CON EDDY MARTENS
Di solito l'azienda di Stato, con il dovizioso auditel guadagnato durante la settimana di Sanremo, poteva tirare avanti tranquilla, infischiandosene di eventuali flop nei mesi a seguire. Era un "grasso" di 20/30 punti che riusciva a tenere in piedi la baracca degli ascolto Rai.


brtrgrgc18 paola perego lucio presta
Ora, il patto Piersilvio-Presta, con il sigillo da parte del Cda Rai, sta rivelando l'altra faccia della vestaglia. Se i sado-Masi, dopo aver gioito per i dati auditel, adesso piangono per il mancato bottino para-futuro, i piersilvi non ridono. Anzi. Devono vedersela con i fulmini di Publitalia.

La concessionaria guidata da Giuliano Adreani è alle prese con i clienti furibondi per gli ascolti bassissimi ottenuti dagli spot durante i giorni del festival, ed è obbligata a "rifondere" il maltolto. Quindi, i prossimi tre mesi, Mediaset sarà impegnatissima a non sbagliare un programma, dunque a stravincere il "periodo di garanzia", con la Rai obbligata ad affondare, senza nemmeno il 'conforto' dell'effetto Sanremo sull'auditel.