In questo mondo di regole che si applicano a corrente alternata, che vanno bene per qualcuno e per qualcun altro non importa, un bell'esempio è arrivato qui sul palco dell'Ariston.
Quando l'allenatore della Nazionale di calcio Lippi è salito sul palco, con Pupo e il Principe, e si è messo a parlare, tutti ci aspettavamo che partisse la musica, e che quelle parole in libertà di incoraggiamento e magnificazione, si trasformassero in un rap.
Invece la musica taceva, e in Sala Stampa tutti abbiam drizzato le orecchie, qualcuno si è messo a fischiare, altri hanno ripreso i loro pezzi per raccontare la violazione aperta della regola dei duetti: che vanno intesi come prestazioni "dentro" una canzone, non prima.
Nemmeno il timido intervento della Clerici è servito, Lippi è andato avanti, ha fatto il Vanna Marchi di "Italia Amore Mio". E la canzone è arrivata, con comodo.
Si è avvertito un grande senso di impunità.
Chiunque potrebbe fare un ricorso, a questo punto.

Marinella Venegoni
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Per aver infranto il regolamento del Festival, Pupo - Emanuele Filiberto - Luca Canonici - che stasera hanno portato con sé sul palcoscenico, oltre alle Divas, anche Marcello Lippi, ct della Nazionale - potrebbero essere squalificati dalla competizione. Hanno, infatti, eseguito la loro canzone, "Italia amore mio", modificandone il testo. L'ipotesi più probabile, tuttavia, è che la comunicazione arrivi a fine serata, e non perché serva molto tempo per decidere la squalifica, ma per non rinunciare agli incassi del televoto che affluiscono copiosi. (Franco Zanetti) 19.02.10

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