Morgan a Sanremo, la Clerici: "Un omaggio al cantante cacciato"

Per la conduttrice "sarà al Festival,
anche se non fisicamente"

Il direttore di Rai1: "Solo un saluto"
Morgan a Sanremo sì o no? Il tormentone continua, ma alla fine pare di no, nonostante le dichiarazioni di ieri di Antonella Clerici smentite dalla Rai. Stamane in conferenza stampa la Clerici ha precisato che cosa intendesse dire: «Sul palco ci sarà comunque perchè stiamo pensando di dedicare una cosa a lui».

«Non sono stata sconfessata - ha spiegato la conduttrice - perché noi conosciamo bene la posizione della Rai. Ribadisco che Morgan non ci sarà fisicamente e non sarà in gara. Posso condividere o meno questa scelta e rispetto la Rai». Per quanto la riguarda, «non ho mai parlato del caso Morgan, sono stata l’unica che non ha mai detto una parola e vorrei farlo solo sul palco di Sanremo». «Non ci sarà nessun tributo al Morgan dell’intervista, ma solo alla sua musica». E quindi Morgan ci sarà comunque - ha ribadito la Clerici - «perchè stiamo pensando di dedicare una cosa a lui: ci stiamo lavorando, stiamo valutando se fare ascoltare o no la sua canzone».

Immediata la contro-precisazione del direttore di Raiuno Mauro Mazza: «L'omaggio di domani sarà un augurio, un saluto» ha detto. E ha aggiunto: «Fin dall’inizio della dolorosa vicenda le posizioni della Rai erano chiare e coerenti. Antonella e i suoi colleghi, oltre al rammarico, ci hanno messo del loro: la speranza, la fiammella accesa, l’auspicio che fino alll’ultimo potesse accadere qualcosa di diverso». Ma «Morgan non sarà a Sanremo nè di persona nè in video. È un auspicio quello della Clerici».

Se quindi Morgan «ci sarà, ma non fisicamente», il giallo sul come e quando resta aperto. E Gianmarco Mazzi, il direttore artistico, ha aggiunto: «In questo momento noi parte artistica abbiamo cercato di non sprecare del lavoro e stiamo ragionando introno a questo su Morgan». «Condivido le posizioni della Rai - ha ribadito Mazzi - perchè non poteva fare altrimenti e l’ho detto più volte. Ora non speculiamo sul dolore, ma valutiamo se il valore di un artista possa essere salvaguardato per cercare di dargli una mano senza andare contro ad altri principi».



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