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MTV Europe Awards 2/colpo d'ala U2 ispirati e attori a Brandeburgodi MARINELLA VENEGONI

MTV Europe Awards 2/colpo d'ala U2 ispirati e attori a Brandeburgo
BERLINO
Un colpo d'ala del popolarissimo network musicale globale Mtv, ha regalato ieri sera un raro momento ad alta densità simbolica ed emotiva. La maestosa, severa Porta di Brandeburgo, che della divisione di Berlino fu il simbolo più tribolato, si è riempita di luci colorate, e per la prima (e forse ultima) volta nel rock al tramonto, un anniversario della storia dell'umanità - il ventennale della caduta del Muro - è stato celebrato con migliaia di watt sparati nel cielo. Naturalmente, c'erano di mezzo gli U2, unici ormai a tenere acceso il cerino della canzone ispirata, d'impegno sociale. La mezz'ora di concerto è stata poi in parte inglobata nello show in diretta mondiale che si è tenuto più tardi proprio all'Est, alla 02 World Arena, davanti all'unico lungo pezzo di Muro rimasto in piedi: lì, invece, si sono più laicamente celebrati gli MTV Europe Music Awards, festona dei premi consegnati ai beniamini dei ragazzi webvotanti dal Portogallo fino alla Russia.

Dalla finestra antica di un altro monumento della storia berlinese, l'hotel Adlon occupato da familiari e amici degli U2, era impressionante lo spettacolo su Pariser Plaz, con i fari del piccolo palco puntati al cielo e diecimila spettatori nel recinto dei privilegiati, baciati dal biglietto chiesto via web; polemicuzze sono nate intorno agli sbarramenti di routine creati, si è parlato di un ulteriore "muro": in realtà altre migliaia di persone si sono silenziosamente assiepate nel viale Unter Der Linden che si affaccia sulla piazza, a vedere il puntino della testa di Bono, e la chitarra di The Edge.

La scritta luminosa «One Love», con le parole intervallate da un enorme cuore rosso, ha occupato l'intero frontone della Porta di Brandeburgo: oltre che carismatici, gli U2 sono maestri nel mescolare arte e business, e il breve concerto è stato in parte utilizzato per girare il video di «Moment of Surrender», che ha chiuso il tiratissimo set brandeburghese di 6 canzoni: oltre alla scabra «One», che un po' di pelle d'oca ha provocato,«Magnificent», «Sunday Bloody Sunday», con una citazione di «Get Up Stand Up» di Marley e il rap di Jay Z (marito di Beyoncé, ha rappato addirittura una rivoluzione in arrivo: ma come farebbe, la moglie, senza orchidee e La Perla?), «Beautiful Day», «Vertigo» e appunto una ispirata «Moment of Surrender».

Concertino rigoroso, e poi sul palco, qualche chilometro e ora più in là, alla 02 Arena, Bono&The Edge hanno ritirato il premio come miglior gruppo dal vivo; il riconoscimento «Free Your Mind» sarà dato solo domenica a Gorbaciov, che colpito da un'influenza (pure lui) non è potuto arrivare in tempo. Premio alla carriera, istituito l'anno scorso a Liverpool per Paul McCartney, quest'anno è andato al povero Michael Jackson. All'Arena, comunque, uno spettacolo tutto diverso da Brandeburgo ha ipnotizzato i 17 mila ospiti e milioni di telespettatori, con sullo sfondo un dilemma di non poco conto, già posto dall'ottimo tycoon di MTV Campo Dall'Orto: quanti, in quel pubblico, avranno inteso il valore simbolico di questa enorme messa in scena berlinese?

Segno dei tempi, sono tramontate le scenografie assirobabilonesi da milioni di dollari del passato, e ci si è affidati a fantasiose proiezioni sul bianco dei palchi e della passerella, in una produzione per la prima volta affidata a un team di MTV Italia.

Ci sono state trovate divertenti: la padrona di casa Katy Perry ha chiacchierato da dentro una scarpa, o da una enorme coppa di martini con oliva; Beyoncé (trionfatrice con 3 premi) si è mossa fra piedistalli, letti e balletti; Shakira per non smentirsi si è ambientata in una sorta di bagno turco, fra band e ballerine; un cielo stellato ha incorniciato Leona Lewis; a raccogliere il premio, è arrivata pure Lady Gaga. I Tokio Hotel che da berlinesi giocavano in casa, cantando «Behind My Wall» hanno avuto il palco sommerso da un finto fuoco, con immagini commemorative della guerra, del Muro, delle Trabant entrate nella leggenda come repertorio di modernariato. Uno show rutilante, un po' divertente e un po' stupidino: ma segnato, ancora per ore, dallo spettacolo del rock sotto la porta di Brandeburgo.