MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Mina - "Facile " - Gli Afterhours firmano i pezzi migliori (primi ascolti)

Il CD si apre con "Questa vida loca". Brano notevole, uno dei migliori dell'album, a parte una traduzione un po' approssimativa di Malgioglio. Trovo felice la commistione d versi in italiano e versi in spagnolo. A maggior ragione quegli affrettati "pensamento" e "soffrimento" avrebbero potuto essere evitati o sostituiti con piccole correzioni. Se non possibile, meglio conservare il verso originale del testo.
Buona anche la trovata di chiudere il CD con una ghost track in cui Mina accenna la canzone con distorsione della voce seguita da una piacevole coda strumentale.

"Con o senza te" è tenera, ma gracilina. Le strofe ricordano parecchio certe canzoni di gruppi minori quali gli Homo Sapiens in voga nella seconda metà degli anni settanta.
Buona comunque l'interpretazione di Mina.

"Volpi nei pollai" a mio parere non è un pezzo eccelso. Mi piace l'inserimento della fisarmonica e la prova vocale di Mina.

"Ma tu mi ami ancora" è fra le cose meno riuscite. Grande dispendio di voce di Mina, ma la voce rotta in "Avanti, avanti, avanti" sarebbe stata degna di miglior causa. Testo che rasenta il kitsch, arrangiamento pesante e chitarre distorte nel finale peggiorano il tutto.

In "Non si butta via niente" ci sono dei giri armonici che rimandano a conclusioni dei versi di "Mogol e Battisti". Il brano prende quota solo con il frammento "You need me, you feel me, you love me, as I love you . Era forse questo il brano di cui Mingardi lo scorso anno diceva che avrebbe fatto la felicità di tutti i cantanti di piano-bar? Per me è il migliore dei quattro, nonostante non sia esaltante.

Con "Adesso è facile" il CD prende tutt'altra piega. E' uno dei brani migliori. Molto suggestivo e riuscito il duetto con Manuel Agnelli. Perché non scegliere questo come apripista?

"Carne viva" è pregevole, soprattutto a livello di vocalità, ma è un po' scadente nel testo, certamente uno dei meno felici scritti da Malgioglio per Mina. Quasi una lambada.

In "Ma c'è tempo", quel "Voglio" catarrale iniziale poteva essere evidenziato. Se in una seconda take fosse stato eliminato ne avrebbe guadagnato tutto il brano, che in ogni caso è carino, ma niente di più.
Quel "Trat-te-ne-re" il fiato cantato da Mina è magistrale.
Peccato sia stato sciupato in un contesto che l'arrangiamento modesto e senza guizzi non migliorano.

"Non ti voglio più" è un'altra perla dell'album. Richiama parzialmente "Impressioni di settembre" della PFM e "A Day in The Life" dei Beatles. Ottimo pezzo di Boosta. La voce di Mina vi si esprime al meglio delle sue possibilità. Dal pianissimo all'acuto.

"Il frutto che vuoi" è un pezzo men che mediocre. Irritante. Inserito in questo contesto decisamente stona. E' il punto più basso del CD. Anche la risatina alla Yoghi di Mina alla fine non è che faccia capire che lo si doveva prendere solo come un divertissement o uno scaldagola.

"Più del tartufo sulle uova" è un blues, ascoltabile, passabile, quasi gradevole, se non fosse ricalcatura e rimasticatura di brani dello stesso Mingardi sentiti altre volte. Buono comunque l'inserimento della tromba.

"Eccitanti conflitti confusi" in certi passaggi ricorda "Più su" di Renato Zero. Breve parte vocale e ottima coda strumentale. Non conoscendo l'originale di Mingardi, credo che la parte strumentale sia opera di Nicolo Fragile che arrangia da par suo.

Per ultimo due note sulla copertina. Evviva! Mi piace. Non fa sorridere, ma restituisce l'immagine di una Mina terrena, simpatica, lontana anni luce dall'esere ascesa all'Olimpo con le scarpe, caffettano nero e occhiali. Ben vengano copertine così che le tolgano di dosso quelle odiose etichette di "Divina", "Nostra Signora", Venerabile Icona", "Unica Dea" che col tempo le hanno cucito addosso.

Re: Mina - "Facile " - Gli Afterhours firmano i pezzi migliori (primi ascolti)

BRAVO PAOLO
OTTIMA RECENZIONE
ARRIVERA' ANCHE LA MIA
VINCENT

Re: Al quarto ascolto riconfermo le mie tre preferite: Afterhours, Boosta e "Questa vida loca"

Credo che il miglior pezzo in assoluto sia quello di Boosta dei Subsonica. Non è di facile ascolto, ma è sicuramente il pezzo più nobile dell'album.

Distanziato di pochissimo "Adesso è facile" con Manuel Agnelli degli Afterhours, che risulta più orecchiabile e cantabile.

"Questa vida loca" è il pezzo che ha già conquistato tutti, pur con una traduzione non molto calibrata di Malgioglio.

Re: Al quarto ascolto riconfermo le mie tre preferite: Afterhours, Boosta e "Questa vida loca"

CIAO PAOLO
qualcuno da QUALCHE PARTE ti ha attaccato
vincent

Re: Al quarto ascolto riconfermo le mie tre preferite: Afterhours, Boosta e "Questa vida loca"

Caro Vincent, io non sono legato ad alcun carro, non devo piacere a nessuno, né compiacere nessuno. Se c'è da lodare lodo, se c'è da muovere qualche critica la muovo.
Troppo facile scrivere recensioni che per tre quarti riportano stralci di interviste a Manuel Agnelli, a Malgioglio e raccontano come Boosta abbia potuto realizzare il suo sogno, recensioni che mettono in evidenza le belle cose, senza entrare nel merito, e tacciono del tutto (in maniera ipocrita) su ciò che non piace o non è riuscito. Essere falsi paga di più, ad essere osannanti si è ancora più ben accetti, però si fa schifo a sé stessi. Mi chiedo comunque come mai chi ha lodato, stralodato ed apprezzato tutto, adesso se ne viene fuori dicendo che questo è il disco di Mina che aspettava da anni o che dopo anni di acquisti fatti per dedizione trova che questo disco sia ben riuscito. Ma non era tutto magnifico anche prima?

Re: Al quarto ascolto riconfermo le mie tre preferite: Afterhours, Boosta e "Questa vida loca"

PAOLO BEN DETTO
spero che tu non ti sia offeso il mio era solo un gossip
vincent