MUSICA




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Se il governo si riunisce sott'acqua - di Mina - La Stampa 11.10.2009

Se il governo si riunisce sott'acqua - di Mina - La Stampa 11.10.2009

Aprendo un atlante con il mondo su due pagine, vi sarà capitato di provare ad allontanarle con un gesto del rovescio della mano come se si trattasse di briciole casualmente capitate a imbrattare il perfetto azzurro dell’Oceano Indiano. Incapperete allora nella sorpresa di ammirare la resistenza geografica delle Maldive. Nelle cartine economiche non sono colorate, come se la loro consistenza fosse trasparente. Eppure le Maldive esistono. E chi deve nominare l’esotico le cita per antonomasia. Ogni atollo assomiglia all’isola deserta dei sogni e delle barzellette della Settimana Enigmistica.

Il problema è che le Maldive sono piccole e ancora più grave è che sono basse. Altitudine massima 2,30 metri, altitudine media 1,50 metri. Se fai una pista per le biglie sulla sabbia puoi sconvolgere il panorama. Le Maldive sono fragili e indifese. Il Niño nel 1998 fece salire la temperatura dell’acqua della laguna sbiancando prima e uccidendo poi il 90% dei coralli che ora giacciono come ossa scheletrite sparpagliate a disturbare il mare. Se si formasse un’onda di due metri Raa, una delle meraviglie dell’arcipelago, potrebbe essere sommersa. Lo tsunami del 2004 arrivò smorzato sulle Maldive, con onde di un metro, ma fu sufficiente per uccidere 82 uomini e lasciarne 12 mila senza casa.

E non è finita. Il mare si alzerà, la terraferma sarà erosa. Un pezzo di Terra non ci sarà più. Né per noi che ne parliamo in un’agenzia di viaggi con l’acquolina in bocca, né per quelli che lo guardano in un documentario. Ma, soprattutto, le Maldive non esisteranno più per chi, là, ha fondato una Repubblica, ha ospitato gente di tutto il resto del mondo e cerca di appartenere con onore al consesso geopolitico globale. E neppure il consiglio dei ministri che il presidente Nasheed ha indetto a sei metri di profondità per richiamare l’attenzione del mondo sulla minaccia che il riscaldamento globale rappresenta per le Maldive che rischiano di essere sommerse, potrà servire a gran che. Cosa vuoi che gliene importi di quei pezzettini di terra a chi ha il cuore, la coscienza e il portafoglio gonfi di inquinamento?

Il presidente e i 14 ministri del governo di Malé scenderanno pateticamente in mare e firmeranno un documento impermeabile che chiede ai governi di tutto il mondo di ridurre le emissioni di CO2. E nessuno farà niente... «Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini».

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