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X-FACTOR Italia - Marco Mengoni, il Mika italiano scelto da Morgan

Uno dei quattro scelti da Morgan per la sua squadra da portare alla prima puntata della nuova edizione del Talent-Show prevista su RaiDue giovedì 10 settembre: è il 'metrosexual' Marco Mengoni, che adora Aretha Franklin e Anastacia, ha una bella voce e una 'bizzarra' personalità che ricorda molto -anche se Marco è più bello- Mika, il cantante anglo-libanese 'esploso' in tutto il mondo due anni fa col singolo 'Grace Kelly' e l'album "Life In A Cartoon Movie".

Chissà cosa ne penserà la nuova 'terribile' giurata Benedetta Mazzini, al 'Processo a X-Factor' in onda sabato alle ore 14, sempre su RaiDue.
Gab.

Marco Mengoni - X-Factor Italia, 7 settembre 2009

Re: Marco Mengoni

In attesa di quanto dirà Benedetta Mazzini dall'alto della sua esperienza quale talent scout (?!?), o semplice fruitrice di musica (e questo ci può stare), se vuoi avere il mio modestissimo parere, questo ragazzo mi sembra molto pieno di sé, talmente compiaciuto del personaggio che si è costruito da risultare una macchietta, cui guardare con compatimento.
Sono sempre più dell'avviso che "X Factor", almeno com'è strutturato in Italia, sia un "mattatoio" per i nuovi talenti, più che una rampa di lancio.

Ma parliamo di pop, non di musica classica!

"...questo ragazzo mi sembra molto pieno di sé, talmente compiaciuto del personaggio che si è costruito da risultare una macchietta, cui guardare con compatimento..."

Visto che è un talent-show che 'dovrebbe' trovare un nuovo idolo-pop -dove l'aspetto ha il suo bel peso!-, nel piattume che c'è in questo X-Factor almeno questo 'brilla' per...originalità.
Stiamo parlando di pop, non di musica classica.
E poi a me piace la sua voce.
Staremo a vedere, magari esce subito già giovedì prossimo.
Gab.

Roberto Vernetti è il vocal-coach di Claudia Mori

Il vocal-coach di Claudia Mori è Roberto Vernetti, ti dice niente questo nome, Paolo?
Good night.
Gab.

Re: Roberto Vernetti ed altre considerazioni

Roberto Vernetti è nell'ambiente musicale almeno da vent'anni. Mi rivolgi la domanda perché legato in qualche modo alla discografia di Mina? Vernetti fu quello che affiancò Massimiliano Pani portando idee nuove per la programmazione ai suoni di "Bula Bula" e, pur militando sempre negli Aeroplani Italiani, che esordirono a Sanremo '92, intesseva altre collaborazioni importanti. Non solo Mina, ma pure Jovanotti, Elisa, la Mannoia, Patty Pravo.
Comunque il termine "vocal coach" altro non è che un preparatore vocale generale. Non propriamente un insegnante di canto impegnato in percorsi didattici a lungo termine.
E qui ritorno sul discorso di ieri. Perché, individuato un talento, non si lavora su di lui per alcuni mesi, prima di portarlo alla ribalta di "X Factor"? Secondo punto. Perché non formare la giuria da personaggi che effettivamente hanno competenza? Claudia Mori, che sostituisce la Ventura, è una cantante "sui generis", pure se può vantarsi di essere stata in classifica anche lei (ormai oltre trent'anni - trentacinque anni fa) con brani che tenevano conto delle sue limitatissime capacità vocali come "Buonasera dottore" o "Non succederà più" (tralasciando "La coppia più bella del mondo", dove non so per quale ragione - forse per incrementare la curiosità del pubblico - Celentano decise di non far apparire il nome della sua partner vocale). Ha anche vinto un Sanremo a rimorchio del marito. Tutto questo fino a trent'anni fa. Ora si occupa unicamente della produzione del marito. Tratta per lui e il Clan Celentano non è più un vivaio di giovani artisti come lo è stato fino alla fine degli anni sessanta, peraltro curato da Celentano e non da lei.
Su Mengoni, che non è propriamente infame, ma su cui da quei dieci secondi in cui si esibisce non posso esprimermi con compiutezza di giudizio (solo come ascoltatore, sia ben chiaro, perché non sono né talent scount, né ho grandissima esperienza nel settore) dico che al di là dell'abbigliamento, su cui invece sembra puntare quasi tutte le sue carte, un cantante dovrebbe funzionare a prescindere dal look.
E' la voce che va considerata, quello che la voce riesce a trasmetterti, non le mossettine o l'abbigliamento.
Purtroppo a "X Factor" sembrano tener conto più dell'aspetto che della voce. Pertanto c'è clamore intorno a questi candidati astri nascenti fintanto che durano le selezioni. Finite le trasmissioni, anche i vincitori, più o meno lentamente ritornano tutti nell'anonimato.
Che ne è degli Aram Quartet? Giusy Ferreri sembra aver brillato poco più di un anno. Quanto a Matteo Becucci pare sia ancora fermo al palo.
Lo so che paragonare i tempi attuali agli anni sessanta è semplicemente ridicolo.
Il mondo è totalmente cambiato da allora.
Ma prendi una, che vocalmente non era proprio un asso. Parlo di Caterina Caselli che si mette in luce nell'estate del '65 con un brano interpretato con voce ruvida e sgraziata come "Sono qui con voi".
La chiamano a Sanremo '66 e diventa un fenomeno nazionale con "Nessuno mi può giudicare".
Passati tre mesi partecipa al Disco per l'Estate con "L'uomo d'oro" e al Festivalbar con "Perdono", imponendosi alla stragrande con entrambi i brani.
La chiamano a "Gran Varietà", il programma radiofonico domenicale, di cui interpreta la sigla di chiusura "Sole spento" per una serie di trasmissioni.
A Sanremo '67 le affiancano Sonny and Cher per un brano modestissimo "Le biciclette bianche" che non riscuote alcun consenso, però è di nuovo in vetta alle classifiche nell'estate dello stesso anno con "Sono bugiarda".
Cambia look. Si ripresenta al Cantagiro 68 con "Il volto della vita" e lo vince.
Per Canzonissima 68 Paolo Conte scrive per lei la canzone più bella del suo repertorio "Insieme a te non ci sto più".
Un altro paio di Sanremo, altre due Canzonissime ed inizia la curva discendente. Lascia il canto e anni dopo intraprende con successo l'attività di talent scout e produttrice discografica.
Tutto questo per dimostrare come dietro un personaggio, che puntava anche sul look . c'era tutta una squadra di collaboratori e di autori.
C'erano più trasmissioni in cui il personaggio poteva essere riproposto.
Oggi chi va a "X Factor" nasce, viene consacrato e muore lì.
In una televisione odierna in cui l'offerta è stragrandissima, il pubblico si disperde, non presta attenzione, anche se il personaggio è valido.
I programmi avevano spazio sul Primo Canale, cui di certo il Secondo Canale non faceva alcuna concorrenza e tutta l'Italia guardava solo quel programma.
Ecco perché, chi ha esordito negli anni sessanta, è tuttora famoso e straconosciuto.

Nella fretta

Nella fretta ho citato "Le biciclette bianche" come brano portato a Sanremo '67 da Caterina Caselli.
In realtà era il lato B del 45 giri.
Il motivo sanremese cantato in seconda versione da Sonny and Cher era "Il cammino di ogni speranza".

Altra inesattezza circa la sigla di "Gran Varietà" che era "Il giorno", lato B di "Sole spento".

Roberto Vernetti, Benedetta Mazzini e...

...molte canzoni di Mina sentite ai provini...
Solo semplici coincidenze?

Per il resto dell'analisi sono d'accordo con te: oggi tutto è più veloce e i nuovi Artisti che emergono non hanno a disposizione tutte quelle seguitissime trasmissioni -c'erano solo due canali!- dei cantanti dei '60 e '70. Tutto è più vorticoso, così anche i...rendiconto delle case discografiche, che se non becchi subito il successo di vendita da classifica ti chiudono la porta in faccia e non ti concedono mai una seconda occasione.
Ma il discorso sarebbe lunghissimo e lo conosciamo bene. Ciao Paolo.
Gab.

Re: Roberto Vernetti ed altre considerazioni

Non è che difenda Giusi Ferreri di cui non me ne importa niente, dato che non rientra nei miei gusti musicali, pero Paolo diamole il tempo di fare un altro disco prima di dire che è finita. In un anno se non sbaglio da X Factor, è venuta fuori con Non ti scrodar di me, di seguito ha pubblicato un album che ha richiamato più o meno l'attenzione del pubblico e ancora è stata presente nel disco dei duetti di Ornella Vanoni, mi pare normale che per adesso non è presente. In quanto altri cantanti da te citati è vero che non hanno tanto avuto riscontro a livello discografico. Per quanto riguarda X Factor hanno trovato questa format che sembra abbia gradimento in televisione e qui mi trovo in accordo con te, nel dire che dei cantanti gliene importi poco ma conta a loro i dati auditel sin quando funziona, quando ci saranno cali d'ascolto o meno partecipanti, questo programma non lo faranno più, così come è stato per Music Farm altro di Rai2 che a me piaceva.
Notizia fresca, sempbra che anche per il vincitore di X factor, così per Marco Carta di Amici, vogliono che partecipi al Festival di Sanremo, ma ho letto solo il titolo in grande, altro non so.

Il vincitore parteciperà come big a Sanremo

Hai letto giusto Luigi, la notizia è stata confermata alla conferenza stampa di oggi: il vincitore di X-Factor andrà a Sanremo come big.
Per il resto del tuo post mi trovo d'accordo con te (una volta tanto!), specie quando scrivi che non appena calerà l'interesse -e gli ascolti- la 'casa madre' inglese -che è attentissima al successo del suo format nei Paesi in cui viene riprodotto- ritirerà i diritti e RaiDue chiuderà il programma.
Comunque, per ora l'interesse è crescente.

Un unica postilla: 'Music farm' è stato chiuso per problemi con le case discografiche e non per gli ascolti, almeno così mi ha detto Luzzatto Fegiz, che era in giuria in quella trasmissione. Ciao.
Gab.

Luigi, ho riportato l'esempio della Caselli, ma vale per molti altri

Quanto ho detto a proposito di lei, vale per quasi tutti i cantanti italiani che si sono affacciati alla ribalta nel corso degli anni sessanta e settanta.
Vale per la Zanicchi, per Bobby Solo, per la Cinquetti, per la Berti, per Massimo Ranieri, per Nada, per Baglioni, Venditti, De Gregori.
Qualunque nome ti venga in mente.
Tu dici diamo tempo a Giusy Ferreri, perché ha fatto un primo disco che è andato bene ed ha partecipato al disco della Vanoni.
Negli anni sessanta e settanta nell'arco di un anno e mezzo la maggior parte degli artisti che ti ho citato, (non li includo tutti, perché Baglioni e De Gregori erano restii ad andare in televisione) una volta colto il primo grande successo, erano già usciti con sei quarantacinque giri, tutti molto popolari perché proposti in trasmissioni televisive che non soffrivano di concorrenza da parte di altri canali, e con un LP. Tieni presente che all'epoca il 33 giri non era molto richiesto dal pubblico.

Non c'era concorrenza e guerra da parte di altre reti. La proposta era unica. Tutta la gente che la sera accendeva il televisore seguiva quell'unica trasmissione e se eri valido arrivavi immediatamente.
In più le case discografiche di allora affidavano i cantanti puri (non cantautori) nelle mani di parolieri ed autori esperti, che li seguivano in ogni fase della loro carriera.
E in poco tempo arrivavano a livelli incredibili di popolarità.
Cose che potevano accadere solo in quel periodo, quando cioè l'industria discografica era così ricca da potersi permettere le cose all'apparenza più insensate e a rischio fallimento.

Ok, la Sony ha nominato Tiziano Ferro mentore di Giusy Ferreri. Il suo primo CD ha venduto, ma se consideri le diverse fasce d'età, quante persone di mezza età pensi conoscano bene Giusy Ferreri?

Eppure Nada o Massimo Ranieri (per citarne due) fin dal loro esordio erano arrivati immediatamente a tutti.
Dai ragazzini ai settantenni.
Il vincitore di X Factor parteciperà a Sanremo?
Ma a che cosa si è ridotto Sanremo negli ultimi anni?
Chi ci va? O questi esordienti, o artisti caduti nel dimenticatoio, o gli habitué che si rifanno vivi una volta l'anno solo in quell'occasione.
Vuoi paragonare gli ultimi Sanremo con i fasti dei sessanta e anche della prima metà degli ottanta?
Ti soddisfa un Marco Carta vincitore dell'ultimo Sanremo? Quanto sapresti cantare di "Colpo di fulmine" la canzone scritta dalla Nannini per il duo Lola Ponce-Giò Di Tonno? Ti ricordi almeno i primi versi di "Ti regalerò una rosa" di Cristicchi. O quando ti fai la barba canti "Vorrei avere il becco"?
Non le ricordi? Eppure sono le canzoni vincitrici delle ultime quattro edizioni del Festival di Sanremo.
Ciao!!

Paolo, infatti ti ho dato ragione per il programma

Scusami Paolo... a volte sono io che non leggo bene, ma mi sembra di averti dato pienamente ragione per quanto rigurada il porgramma, che torno a ripetere altro non è che una trasmissione questa di Rai 2, così come quella di Mediaset "Amici", non un talent show ma solo uno spettacolo che funziona, ed è proprio questo, secondo me che è già il terzo anno che X Factor va in onda non per scovare nuovi cantanti ma solo per i dati di ascolto, poi ovviamente posso essere sempre smentito sono solo mie ipotesi, ma voglio chiaramente essere smentito dai fatti, se quest'anno verrà fuori non un cantante ma di più che vengono veramente seguiti da Morgan o dalla Maionchi e sopratutto dalle case discografiche. Ho parlato della Giusy Ferreri che ripeto, non mi piace, ma che trovo appunto prematuro dire già che sia stata una meteora di X Factor. Poi mi parli che negli anni 70 (di quando ero aadolescente io ) andavano ancora per la maggiore i 45 giri a me non pare, perchè almeno per me e miei amici andavamo diritti a prendere il 33 giri, oltre ovviamente anche il 45 giri. Veramente del Festival di Sanremo, salverei anche quelli dei primi anni 90 organizzati da Adriano Aragozzini, il quele ha riportato l'orchestra dal vivo e ha portato anche i cantanti stranieri (come negli anni 60 e primi anni 70), che cantavano la stessa canzone in gara con loro eseguita dal cantante italiano. Per farti un esempio: Toto Cutugno con la canzone "Gli amori " la stessa cantata da Ray Charles in inglese con il titolo di Goog love gone bad" sempre a Sanremo. L'unica cosa che non voglio ai Festival sono le ingiustizie come quella del 1961, dove perchè volevano sbattere giù Mina hanno preso una cantante qualsiasi Milva, per dichiarare una vera guerra a Mina e lo sappiamo tutti che c'è stata una vera guerra contro Mina. Non mi piace quando nel 1985 una commissione non accetta una canzone come "Spaccami il cuore" di Mia Martini proprio presumo per non farla andare al Festival. Così come non mi piace tutte le vole che non hanno accettato Rita Pavone, che anche se questa non mi piace la trovo anch'essa uan vera ingiustizia.
Per finire... meno male che i cantautori davano le canzoni a chi le sapeva cantare. Fosse così anche adesso! Claudio Baglioni andava eccome in televisione negli anni 70. Non ti ricordi Senza Rete? Lì c'era.
Fuori tema ma mica tanto , veramente adesso la tv è molto cambiata, pensa te che proprio ora su Canale 5 per ricordare Mike Bongiorno a Matrix, stanno facendo vedere le sue litigate con Sgarbi, e hanno in studio ospiti come Gerry Scotti o Antonella Elia. Pensare d'invitare Ludovico Peregrini o Paolo Limiti, che forse hanno lavorato con Mike e l'hanno conosciuto, no ne'!

E a proposito di presentatori

E' mai possibile che Danile Piombi venga chiamato in tv solo per il premio della regia telvisiva? Che poi gli danno poco spazio lo stesso anche in questo contesto? L'ho conosciuto (come ho scritto ieri), in Rai, quando studiavo in una scuola vicino e in questa occasione, ci aveva invitati a noi studenti, nella sua trasmissione radiofonica e non mi sembra malvagio a condurre. Ma chiaramente spazio a Carlo Conti o a Gerry Scotti.

Re: Il vincitore parteciperà come big a Sanremo

La notizia sul perchè hanno chiuso Music Farm non la sapevo, se te l'ha detto Mario Luzzato Fegiz che vi parteciapava, ci credo. Ti ringrazio per avermelo detto, ma questo ocnferma che a noi telespettatori non ci cagano proprio, a me piaceva questo spettacolo.
Ciao, un abbraccio per le'ssere andati d'accordo. Era ora!

Re: viva il telecomando!

che non me lo fà vedere la brutta tv di xfator
Piera
che ama l'arte vera!