MUSICA




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E' morto il jazzista Gianni Basso

E' morto il jazzista Gianni Basso






È morto, all’ospedale di Asti, il musicista Gianni Basso. Aveva 78 anni. Per mezzo secolo è stato protagonista di concerti all’Italia e all’estero. Riconosciuto come uno dei più grandi esponenti del jazz italiano, ha fatto parte di band di primo piano come la Kenny Clarke/Francis Boland Big Band, la Maynard Ferguson Biga Band e la Thad Jones Biga Band. Lascia La moglie Luciana e i figli Gerri, Roberto e Alex.

Nato ad Asti, ma quasi subito trasferitosi in Belgio con la famiglia, Basso iniziò a studiare prima il clarinetto, poi il sax entrando giovanissimo nella band di Raoul Falsan. Rientrato in Italia nel ’50, forma con il trombettista Oscar Valdambrini la Basso-Valdambrini Quintet. Collabora con artisti quali con Dino Piana, Mario Pezzotta, Glauco Masetti, Attilio Donadio, Gianni Ca zzola e Renato Sellani. Una biografia completa su di lui, ’Una vita con il sax’, è stata scritta dall’amico Armando Brignolo.

Presente nella big band diretta da Gianni Ferrio che accompagnò Mina nei concerti alla Bussola del 1972.


Mina - Someday (Live 1972)

La Basso-Valdambrini per anni è stata la capofila nazionale del jazz. Nella sua lunga carriera di successo ha anche svolto un’intensa attività discografica, da Miss Bo dell’85 al cd Live Featuring Slide Hampton. Non si contano le sue performance radiofoniche e televisive, i concerti. Significativa la sua esperienza come direttore della Basso Big band Jazz School e nell’orchestra che porta il suo nome.

All’Art Cafè del Meridien del Lingotto, a Torino, Gianni Basso aveva recentemente diretto la Torino Jazz orchestra nell’ambito della stagione Portrais in Jazz and International Events, coadiuvato da Fulvio Albano. Nel suo libro Brignolo sottolinea di Basso l’attaccamento alle origini, alle amicizie astigiane. Proprio Asti, a luglio, gli ha dedicato un concerto dove lui non è riuscito ad essere presente perchè già colpito dalla malattia. Sul palco, invece, l’amico Dino Piana.


(Da La Stampa)

SOMEDAY - Testo cantato da Mina e mia traduzione letterale

SOMEDAY - Testo e mia traduzione letterale


I know that someday you'll want me to want you
When I'm in love with somebody new
You expect me to be true and go right on loving you
Although I'll be feeling really blue
I know that I won't try to forget about you.

And they know someday you're going to want me to really want you
When I'm in love with somebody else
And although you don't want me now
I'll get along somehow
And how I won't want you.

I know that someday you're going to want me to come on home and really want you
When I'm in love with somebody else
You expect me to be true and go right on loving you
Although I'll be feeling really blue
I know that I won't try to forget about you.

And I know someday you're going to want me to really want you
When I'm in love with somebody else
And although you don't want me now
I'll get along somehow
And how I won't want you

One more time here although you do not want me now,
I have a feeling you don't want me now but.
how make it easy
just make then you
and I won't, maybe I just won't, maybe i won't want you

I like it I like it I like it I like it
although you do not want me now,
I have a feeling you don't want me now but.
how make it easy
just make then you
and I won't, maybe I just won't, maybe I won't want you


One more time
although you, you do not want me now,
I'll make it easy
just make then you
and I won't, maybe I just won't, maybe I won't want you

I like it I like it I like it I like it
although you, you do not want me now,
I have a feeling you don't want me now but.
how make it easy
just make then you
and I won't, maybe I just won't, maybe i won't want you


UN GIORNO

So che un giorno vorrai che ti desideri
Quando sono innamorata di qualcuno di nuovo
Ti aspetti che io sia sincera e che continui ad amarti
Sebbene mi sentirò davvero triste
So che non cercherò di dimenticarti.

Dicono che un giorno vorrai che io ti desideri davvero
Quando sono innamorata di qualcun altro
E sebbene ora tu non mi voglia
in qualche modo andrò avanti
e vedrai come non ti vorrò.

So che un giorno vorrai che io torni a casa e ti desideri davvero
Quando sono innamorata di un altro
ti aspetti che io sia sincera e che continui ad amarti
e sebbene mi sentirò davvero triste
so che non cercherò di dimenticarti.

So che un giorno vorrai che io ti desideri davvero
Quando sono innamorata di qualcun altro
E sebbene ora tu non mi voglia
in qualche modo andrò avanti
e vedrai come non ti vorrò.

(Ancora una volta qui) Benchè tu non mi voglia ora
sento che non mi vuoi ora, ma
che posso farci se non fare in modo che tu mi ami
e forse, semplicemente, non ti vorrò

(Mi piace, mi piace, mi piace, mi piace) Benchè tu non mi voglia ora
sento che non mi vuoi ora, ma
che posso farci se non fare in modo che tu mi ami
e forse, semplicemente, non ti vorrò


(Ancora una volta qui) Benchè tu non mi voglia ora
sento che non mi vuoi ora, ma
che posso farci se non fare in modo che tu mi ami
e forse, semplicemente, non ti vorrò

(Mi piace, mi piace, mi piace, mi piace) Benchè tu non mi voglia ora
sento che non mi vuoi ora, ma
che posso farci se non fare in modo che tu mi ami
e forse, semplicemente, non ti vorrò

Re: E' morto il jazzista Gianni Basso

Sembra così irreale, e impossibile da definire, questa interdipendenza fra "il vivere" ed "il tempo", tempo che tutto consuma.

Ma se è scontata l'interdipendenza fra la vita e la sua consumazione, diversa, e forse soggettiva, è la percezione di questa consumazione.

Da tempo mi interrogo su questa questione, consapevole che la risposta non arriverà.

Vorrei sottrarmi. Vorrei sottrarmi a certi interrogativi che quotidianamente mi assalgono indipendentemente dalla mia volontà e sui quali la mia volontà niente può.

Per cui rimane l'interrogativo su come possano essere trascorsi così tanti anni rispetto a certi eventi e situazioni che a me sembrano però appartenere ad un passato prossimo.

E se il tempo è trascorso così in fretta, il tempo che resta è allora davvero pochissimo, ammesso che il buon Dio voglia concederlo.

Chi ha ragione? Chi vive senza pensare (ammesso che ci sia qualcuno che vi riesce) o chi pianifica, calcola, cerca di valorizzare in modo produttivo "il tempo" quasi a voler ignorare o fingere inconsapevolezza sulla precarietà dell'essere?

Ma la verità è che nessuno, in fondo, ha torto o ragione, mentre importante sarebbe riuscire a vivere serenamente, cosa a mio avviso impossibile se si pensa, appunto, al tempo che tutto distrugge.

Ricordo un giorno a casa di Oscar Valdambrini: il telefono nel suo studio squillò. Era Gianni Basso che arrivava a Roma per suonare come ospite nella Big Band di Alberto Corvini.

Non ricordo il titolo del pezzo ma Valdambrini invitò l'amico a suonare un brano piuttosto che un altro: "No, Gianni, non farti convincere a suonare...suona..."

Ma tanto tempo è trascorso da allora. Adesso i due amici si ritroveranno dopo 13 anni dalla morte di Valdambrini.

Tutto è passato in un attimo e chissà, adesso, se l'eternità è statica o dinamica?

Alberto

Re: E' morto il jazzista Gianni Basso

Premesso che l'esprimersi è soggettività, personalmente ho sempre apprezzato l'onestà di chi non si preoccupa "di essere", che poi è semplicemente l'astenersi dalla ricerca dei consensi ma cercare di capire chi siamo e condividere con gli altri questa ricerca.

E si possono dire molte più cose con uno sguardo, con poche parole o con poche note...

Alberto


Re: E' morto il jazzista Gianni Basso