La canzone che non c’è Internet ha rotto le regole e nessuno primeggia
La canzone che non c’è Internet ha rotto le regole e nessuno primeggia
È l’estate dei «tormentini»:
ognuno si sceglie il proprio
Podio diviso tra David Guetta, Nannini e Pixie Lott
MILANO — Tormentone addio. L’estate 2009 non riesce a trovare la sua canzone simbolo, quel brano che mette d’accordo tutti e funziona al mare come in città, in discoteca e in radio... E che, ora di settembre, aveva stancato tutti.
Pixie Lott, 18 anni, spopola nelle radio con il brano "Mama Do"
C’erano le canzoni da spiaggia di Vianello negli anni Sessanta, i Righeira negli Ottanta, l’ondata latina guidata da Ricky Martin e Las Ketchup a cavallo del millennio. Più di recente il «sole cuore amore » di Valeria Rossi, Paola Chiara e il Piotta, ma negli ultimi anni è stato il silenzio. La fine di una tradizione che anche il «popopo» dei White Stripes, propiziato dalla vittoria della Nazionale ai mondiali 2006, e il fenomeno Giusy Ferreri l’anno scorso, non sono riusciti a resuscitare. L’era di Internet ha rotto gli schemi e ognuno oggi si crea il proprio «tormentino», scavalcando i canali tradizionali che infilavano un brano nelle orecchie di tutti. «Il tormentone è stato ucciso da radio e tv», grida Francesco Facchinetti. «La radio ha cercato un livello eccessivo di fichettaggine, ma l’estate deve essere divertente e giocosa. La tv non fa più manifestazioni: mi manca il Festivalbar con Amadeus, Gerry Scotti, Fiorello...». In vacanza a Ibiza in attesa di ripartire con «X Factor» (10 settembre su Raidue), Francesco ha una certezza: «Qui vince 'When Love Takes Over' di David Guetta con la voce di Kelly Rowland». E quello del deejay francese e della ex Destiny’s Child è anche il pezzo più trasmesso dalle radio in Europa secondo Music Control. Lo strumento che analizza 24 ore su 24 circa 700 emittenti nel mondo, in Italia mette al primo posto il «Maledetto ciao» di Gianna Nannini, insidiata da «Mama Do» della 18enne Pixie Lott, biondina inglese che sta fra Duffy, Amy Winehouse e l’r&b, e da «We Are the People» del duo pop-dance Empire of the Sun.
«Sono sempre stato contro l’effetto nostalgia, ma il concerto di James Taylor mi ci ha fatto cadere. Mi salvo coi brani vintage del mio iPod», dice Linus di Radio deejay. Se ognuno si fabbrica la propria playlist, cosa si muove nel rock? La parola va a Ringo di Virgin Radio: «È un mondo immune al tormentone. La volta che ce ne sarà uno vorrà dire che il rock è morto. Dai gusti dei nostri ascoltatori comunque direi che quest’anno vanno fortissimi Ac/Dc e Franz Ferdinand».
È su Internet che ognuno scopre il «tormentino» personale. Ma cosa si cerca in rete? Negli ultimi due mesi, i più digitati dagli italiani su Google, complici i concerti, sono stati Madonna, Vasco e U2. «Sempre di più il web riflette gli interessi degli italiani, anche nel settore musicale — commenta Giorgia Longoni, direttore marketing di Google Italia —. A questo però si affiancano altri fenomeni, ad esempio su YouTube, che permettono a veri e propri sconosciuti di diventare celebrità del web grazie alla diffusione virale del loro video ». Per la grande videoteca online, il clip del momento è «1901» dei Phoenix, gruppo indie-rock francese.
E quelli che ai blocchi di partenza della bella stagione erano indicati come favoriti? Gli Zero Assoluto erano partiti sparati, ma «Per dimenticare », la canzone anti-matrimonio, ha perso il passo. Se la pubblicità di un gelato ha lanciato la cover «Hey Romeo» per il ballo dell’estate, la crunch dance, «LaLa Song» di Bob Sinclar con la Sugar Hill Gang non ripete il successo di «Love Generation», nonostante anche questa volta ci sia lo spot di un’operatore telefonico a martellare. A salvare la canzone ci pensa Carlo Antonelli, direttore di Rolling Stone : «Interpreta lo spirito del tempo: è silly , stupidina, perfetta per un momento di recessione. Va bene per i 35enni sull’orlo del licenziamento » .