MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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E la nave va anche quest'anno - Au revoir à la fin des vacances (1)

E la nave va anche quest'anno stessa direzione. Stessa spiaggia stesso mare. Stesso copione. Stessa noia mortale. Eppure la nave salperà da Genova, in direzione Palermo, la prossima settimana. Ormai i biglietti sono stati pagati da ieri. Non si può più tornare in dietro.
La nave solcherà il Mar Ligure e il Tirreno ed entrerà nella baia di Palermo. I gabbiani vengono all'incontro per darci il benvenuto. Seguo le loro geometrie disegnate tra cielo ed acqua. Yuri è impaziente e mi afferra i piedi per tema di essere lasciato a bordo. Stanchi, stremati dal lungo viaggio, un solo desiderio: toccare terra, attraversare l'inferno del traffico di Palermo, e finalmente inerpicarsi nella scandalosa superstrada che da Palermo arriva fino a Sciacca. Dall'alto dei ponti osservare lo splendore della Conco D'oro. In lontananza si vede il Duomo di Monreale. Si lascia dietro le spalle Palermo, la Palermo fenicia, bizzantina, arabo-normanna e, quindi, degli Haustafen, degli angioini e degli spagnoli. La Palermo imperiale con i suoi lunghi viali, le sue cupole, i suoi teatri, i suoi palazzi...





Cattedrale - Palermo




San Giovanni degli Eremiti - Palermo

E man mano che si lascia Palermo il cuore si stringe e si chiude a Portella della Paglia: oltre si va in direzione Mediterraneo. Si passa per paesuncoli i cui nomi sono legati a sanguinari boss della mafia. In lontananza, si vedrà anche Corleone. Il paesaggio comincia ad essere intessuto da vigneti e da stoppie di grano. Qualche gregge di pecore. Poco traffico. E quando io arrivo a Poggioreale (TP), comincio a pensare che solo 20 minuti mi distanziano dal mio paesuncolo. Passano subito. Mangio quei pochi km ed eccomi. E' lì: "disteso come un vecchio addormentato"... "la noia e l'abbandono sono la sua vecchia malattia".



I simboli del mio paesino

Ma io vi ritorno ogni anno. E' un pellegrinaggio, che pur maledicendolo, osservo come un pellegrino che va alla Mecca. Se un solo anno non vi andassi, mi sentirei un apostata. Arrivo dopo 24, 25 e qualche volta 27 ore che ho lasciato Brescia. Incomincio ad imprecare. L'aspide è una colomba rispetto al veleno che scappa dalla mia bocca. Non tardo a tuffarmi nel letto. Dormo fino al giorno seguente. Il vuoto. Lontano dai rumori. Lontano da elementi di disturbo quotidiano, lì mi sento sospeso nel vuoto. Ma solo per la prima notte. Intorno c'è buio. Non c'è nessuno. Solo i cani che abbaiano e ai quali, per la prima notte, non fa eco Yuri.
Il risveglio non sarà dolce. Non appena mi alzo guardo ciò che ho sotto i piedi e attorno a me: steppaglie. Spine. Erbacce. Fogliame. Un semideserto in cui le mie povere piante stanno per esalare l'ultimo vaggito di verde. Corro per la pompa che puntualmente non trovo. Afferro secchi d'acqua. Tento la resurrezione che miracolasamente avviene dopo poco giorni di secchiate d'acqua. Ma non faccio in tempo, che c'è la corsa in paese prima che chiuda il fornaio: quel pane fresco che in padania si sognano. I dolci, le verdure, la frutta fresca. Riempio la macchina. Voglio mangiare tutto. Cannibalizzare persino l'aria pulita.
Passerà qualche giorno prima che io prenda coraggio e vada al mare passando da Menfi. Carico Antonello il cui invito pressante, che mi rivolge, è di non andare nelle spiaggie del suo paese, ma verso Selinunte.



Selinunte (TP)



Non è olio su tela, ma una meravigliosa realtà chiamata Selinunte

E si ripetono i riti di ogni anno. Passare davanti ai templi, scattare qualche foto e per l'ennesima volta filmare quella 500 stile carrettino siciliano che farebbe gola alla nostra comune nemica OKA.




Io in spiaggia con Yuri e lui a pascolarsi nel boschetto. Le mie lunghe passeggiate sulla spiaggia. Bagnarsi i piedi senza entrare con l'intero corpo nelle acque gelide. Ma è lì nella foce del fiume Belice che io m'immergo. L'acqua del fiume è leggermente più calda. Persino Yuri prende coraggio e mi segue in acqua. Poverino quando avvista il mare pensa che l'acqua sia dolce e si precipita per allontanarsi schifato.

Re: E la nave va anche quest'anno - Au revoir à la fin des vacances (2)

Si andrà quest'anno a Balestrate? E a Cattolica Minoa?



Spiaggia di Balestrate (PA)



Scala dei Turchi a Cattolica Minoa (AG)

Ma che ne so! La presenza del miscredente è garantita alla processione della Madonna del Soccorso di Sciacca solo per alimentare il culto di una non religione se non la propria che non necessita di intermediari. I pescatori a piedi scalzi che portano a spalla il simulacro. Il grande concorso di popolo che nonostante sia il 15 agosto non manca.



Solenne processione della Madonna del Soccorso - Sciacca (AG)

Sicuramente non mancherà il pellegrinaggio a Palermo. Rivisitare i luoghi dell'Università. La traversata di Ballarò.




La bancarelle di Via Bandiera. La mia Palermo. Quella giornata palermitana è la sola vacanza che mi concedo. E lì che m'inebrio ed esalto ed è lì che rivivo i fasti d'antan. Quando si era giovani ed incoscienti, un'incoscienza che ci rendeva attivi, veri, originali.
Oggi si vive di ricordi, di rievocazioni. Antonello mi ripete sempre le stesse cose e così anch'io. Ricostruiamo momenti e personaggi. Luoghi. Facciamo l'appello di chi, nel corso degli anni, è venuto a mancare. E la mente torna a Nino Gennaro, a Giacomo Ferro, alle ragazze falciate dall'AIDS. Noi siamo i sopravvissuti. I fortunati. Fino all'estate 2008, un manifesto con la Rosa nel pugno resisteva incollata nella vecchia sede del PR in Vicolo Castelnuovo 19. Una tappa che non manchiamo. I nostri sguardi sono come l'incenso che consacra il passato.
Sotto i Portici di Via Ruggero VII e l'incontro con Leonardo Sciascia. Le raccolte delle prime firme per i referendum del 1977 celebrati nel 1978 e poi nel 1981. Emma Bonino a Piazza Politema nel 1979. L'incontro determinante e decisivo, per la mia vita, con Adele Faccio. Le poesie di Ignazio Buttitta. I gloriosi tempi del FUORI!. Le occupazioni del 1977. Le manifestazioni contro l'installazione di Missili Pershing e Cruise a Comiso. Ma anche Peppino Impastato. Pio La Torre. Uomini di giustizia. Più tardi cadrà anche Libero Grassi, marito della nostra compagna Pina. E i ricordi delle mostre fotografiche di Letizia Battaglia. Le riunioni. Le prime feste. La prima grandiosa Festa a Villa Giulia il 28 giugno 1981. C'eri anche tu Felix Cossolo.
Antonello ancora non sa che la prossima domenica, si ricomincerà a snocciolare il rosario dei ricordi per negare che ormai siamo cinquantenni (almeno io). Ormai vecchie cariatidi simili a quelle che stavano nella vecchia sede del PCI di Corso Calatafimi.
E va bene devo salutarvi. Devo anche chiudere La Bacheca per ovvie ragioni. Qualche cartolina partirà perché tutto sommato la forma scritta è sempre più elegante della tastiera.
Vi penserò. Non potrebbe essere diversamente. Mancherò per un po'. Molto. Un ringraziamento particolare agli amici e alle amiche che hanno tenuto vivo questo spazio.
Niente elenchi. Niente pagelle. Per me, siete tutte persone preziose. Mi scuso per qualche disguido, ma non sempre sono perfettino come vorrei.

François (ho riscoperto il mio nome en français)

Mi votu e mi rivotu (non so chi sia il bravissimo Interprete)



PS: Da brivido, la versione della grandiosa Rosa Balistrieri. Purtroppo non c'è su You tube! Dommage!

Re: E la nave va anche quest'anno - Au revoir à la fin des vacances (2)

Fermo restando che a meno tu non possieda un portatile, è veramente difficile trovare Internet Point nella tua zona, qualora ti capitasse l'occasione, cerca di collegarti di tanto in tanto.
Ci sarà qualche anima buona che ti farà accedere al proprio computer anche nel tuo borgo natio. :-))
Tanti auguri di buone vacanze e di buona estate.

Re: Merci Paolo e ti spiego

Era mia intenzione portarmi l'altro computer, ma non ho spazio sulla macchina. Per me, ci vuole un TIR. Non ho portatili e non credo comprarli nel giro di 48 ore.
Anni ed anni fa esisteva un Internet Point a Sciacca, ma l'hanno fatto chiudere perché usato impropriamente dalla malavita. Nei paesuncoli del circondario non sanno neanche cosa sia un Internet point.

I miei parenti o amici che hanno il computer, d'estate, sono in villeggiatura dove non hanno linea telefonica. Nessuno di loro se li porta dietro. Qualcuno non vuole vedere neanche la Tv. Dicono che durante le vacanze non bisogna pensare a nulla.

Sono davvero fuori dal mondo.

Unica preghiera: in caso di una pubblicazione di un CD o DVD di Mina o su Mina, di una trasmissione o articolo di una certa importanza, di avvertirmi.
Comprerò TV Sorrisi e canzoni come sempre durante l'estate, ma non sempre certe news sono date dal noto settimanale.

Merci encore
François

Buone vacanze François

Cher François, molto bello e toccante il tuo scritto impreziosito anche dalle immagini della tua Sicilia.
Ti auguro di fare delle buone vacanze.
Un caloroso abbraccio a te, a tua Mamma a Yury, e a tutti.