MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Reportage sul Ricevimento di Madame X - Milano 21 giugno 2009 (Parte 1)

Ricevimento presso il Salone di Madame X

Milano 21 giugno 2009

Filo per cucire? Tanto quanto basta per compromettere la Minosità bene! Scandali su scandali come "Rose su rose"! Accorrete! Accorrete! Il momento clou è quando un "paperazzo", al mio seguito, ha sorpreso Donna Piera "Cheek to cheek" con Carlo di Sardegna. Si darà che mento e che sono consapevole di mentire. Si dirà che sono abituata a tradire e ad inventarmi tutto persino il caffé coltivato in Alaska. Il salmone del resto si pesca nel Nilo e se fate una nuotatina nel Po, attenti ai coccodrilli! Il mondo gira come quel mitico guanto di pizzo alla mano destra di Madame X. Dita da strega con unghie laccate in nero. Habillée en noir. Dalla calzatura al perizoma. Senza passare per il reggiseno che Madame non osa portare. La libertà di mostrare tette generose e che nulla hanno a che invidiare a quelle di Sophia Loren. Niente silicone. Nature! Naturale.
La breve presentazione avrebbe illustrato il programma dell'après-midi in quel salone di Via Grazioli 22 a Milano. Copione puntualmente disatteso. Se fosse stato eseguito alla lettera, non avremmo potuto lamentarci di godere il mazziniano diritto alla noia.
Per fortuna che gli Ospiti di Madame non fanno voto di osservanza. Non hanno regole, se non quelle del bon ton. Sanno che le coup de théatre è la ciliegina sulla torta. Anche il mio scrivere deve non rispettare un canovaccio logico. Deve inscriversi in quella "alogicità" minosa di cui un tempo ci parlò il Nava. Sono alogica anch'io.
La band cremonese era arrivata, non più con una macchina presa in affitto ed un carrello al seguito, ma con un grande fuori strada di color nero e nuovo. Il solare Alfredo Bolzoni, utilizzando anche i miei paggi, ha fatto trasportare gli strumenti all'interno del salone. Qualche provino. Un colpo di treccia. Un po' di fondotinta. L'ultima aggiustatina alle lunghe ciglia finte così di moda agli inizi degli anni '70, sperando che un Falqui di turno immortalasse in primi piani da copertina. Il bouffet era allestito su una lunga tavolata ricoperta da una tovaglia color "Oro" al cui centro troneggiava un vaso traboccante di fiori. Vasi e fiori ovunque nel salone. Primeggiavano le margherite e si scoprirà il perché. A detta di due noti fiorai milanesi, sono i fiori preferiti dalla Mina. Alle spalle della band cremonese, formata dal mitico Maestro Renzo Donzelli (alla chitarra) e dalla voce straordinaria di Alfredo Bolzoni, una mano di velluto nero, come una sagoma, emulava quel rinomato congiungimento dell'indice e del pollice. Rimando ai Caroselli Barilla. Niente pesto e niente farlalle. Qualche farfalla della notte era rimasta non so dove. "La calma" non regnava nel salone di Via Grazioli. Lady Terry, accompagnata dal marito e dal educatissimo figliolo, era arrivata in largo anticipo in taxi. E prima ancora Sir Fabio Biasiutti da Mestre insieme alla sua amica Paola. Il veneziano, così noto nella Minosità Bene per le sue opere minose, era affascinato dalle sacre icone che impreziosivano le pareti del salone di Madame X. Scrutava tutto. Prendeva appunti. Leggeva le didascalie. Si soffermava sulla dedica a Madame X firmata da Mina. Avrà anche notato i cinque pearcing neri all'orecchio destro di Madame X. Il cordoncino nero di velluto che annodava la sua bionda chioma che avrebbe ispirato, forse, Lucio Battisti o Mogol.
Il nero prevaleva nella T-shirt del Conte Don Leo, esimio cognato di Madame X, negli occhialoni di Carlo di Sardegna, nello stesso Don Fabio e in altri Ospiti. Folto il numero di Signore della Milano bene che si scatenavano a cantare insieme con Alfredo specie in "Il cielo in una stanza" o in "Tintarella di luna" che vedeva parte del salone trasformarsi in pista da ballo. Persino la Baronessa Donna Daniela di Vicenza, collana di pietre preziose, con orecchini coordinati, si scapricciava ad eseguire "Se stasera sono qui". La Nobildonna vicentina era arrivata in compagnia di una sua cara amica ed amante di valore della Mina. Rappresentanze da ogni dove: dalla Puglia l'Ammiraglia Donna Rita, anche se convenuta a Milano per il concerto delle "Amiche per l'Abbruzzo" (dando la sua preferenza alla Nannini), non ha mancato di presenziare chez Madame X. Era scesa in carrozza con Sir Danielino di Brianza ormai di casa da Madame e suo prode Cavaliere. Donna Rita ci ha portato la sua solarità tarantina. Distinta e radiosa anche con la nuova pettinatura: capelli riccioli e sul biondo.

Alfredo Bolzoni e Renzo Donzelli

in "Tinterlla di luna"


object width="425" height="344">

Video di Renzo Donzelli

Re: Reportage sul Ricevimento di Madame X - Milano 21 giugno 2009 (Parte 2)

"Nessuno". "Nessuno ti giuro nessuno, nemmeno il destino ..." ha eseguito con grande passione Fiore accompagnato sempre dal Maestro Renzo. E dovevate vederli come si dimenavano, come pensavano che accanto a loro ci fosse Mina. A Renzo non la si può neanche citare perché gli brillano subito gli occhi. Non fa mai mancare il suo saluto in cremonese. Le sue raccomandazioni affidate alla mia indiscreta videocamera. Suggestivo quel quadretto in cui Madame X fa le fusa al Maestro cremonese. Poi si abbandona in una sorta di fiction in cui bacia Mina. Piccolo gesto artistico che suona come un invito a nozze per Don Renzo che non perde occasione per stringerla tra le sue "grandi mani grandi braccia" e dividerla, come "Una ragazza in due" , con Alfredo Bolzoni proprio all'ingresso del salone. I mie "paperazzi" dovevano rincorrere tutti. Restare meravigliati di fronte i video rari del principe Don Paolo Piccioli che ha portato da mezza Europa. Si passava dalla Mina in francese a quella in tedesco e, quindi, in spagnolo ed altre lingue. L'elemento da non sottovalutare è la sorpresa che Don Paolo ci farà in autunno proprio nel salone di Madame X. Forse converrebbe alla Minosità bene prenotarsi sin d'ora. Io ho fatto una mezza soffiata, ma altro non so ed anche se sapessi, non ve lo direi!
"Lo scandalo, dove sta?" - Si starà chiedendo qualcuno!
Devo proprio dirvelo? Tre quarti di umanità muore di fame! Ecco il vero scandalo!
Se Alfredo Bolzoni eseguiva "Un anno d'amore" e nel frattempo Sir Massimo S. ha realizzato un serVIZIETTO fotografico con protagonista Madame X nel camerino, questo è oggetto di ammirazione.
Passiamo a Famiglia Cristiana. Il Maestro Don Renzo faceva le fusa a Madame X, quando è stato sorpreso da un mio "paperazzo". Quando abbiamo paventato che le foto le avremmo inviate a Novella 2000 o a Chi, Madame ci ha liquidate dicendo che sarebbe stato più opportuno inviarle a Famiglia Cristiana.
Serio, cordiale, premuroso nei confronti di Donna Piera, Sir Francesco De C. di Milano. Un gentlman sensuale per la barbetta. Misterioso Sir Alessandro, il Cavaliere che offre il thé a Madame X alle due di notte. Ci sfuggiva. Non si è fatto neanche sfiorare da una mia piuma. L'avranno messo in guardia! Molto riservato, non tanto quanto il figlio di Lady Terry. La nota chanteuse cremonese, ma di origini toscane, si è esibita in "You're my destiny" e "Il cielo in una stanza". E' inutile dire che il fedelissimo consorte la riprendeva con il cellulare. Lady Terry è in eterno conflitto con il Maestro Donzelli. Rientrano in quella categoria dal verso: "ti amo poi ti odio poi ti amo poi ti odio".

Re: Reportage sul Ricevimento di Madame X - (Parte III - Parte PeccaMINOSA)

Come un crocefisso, dalla carne "Nuda", davanti allo specchio, sotto l'occhio indiscreto di Sir Massimo, si lasciava adorare in estasi dal Conte Vlady. "E di notte e di notte" arrivano le note di quell'anno d'amore che Alfredo Bolzoni, così ignaro, eseguiva. Michelangelo avrebbe potuto trarne ispirazione. Un simulacro di sensualità. L'arte saliva due o tre gradini. Il sandalo nero aderente. Il Conte era protetto da due grandi occhi. Non i miei che non sono affetti da gelosia. Ma due grandi occhi sulle spalle. Sir Massimo avrebbe voluto cambiare il ruolo. Ma è solo una mia maliziosità.
"Mi sembrano situazioni abbastanza normali e vissute con tranquillità , con naturalezza... senza strafare".
Ciò che avrebbe colpito le mie care Lettriciui è l'arte che i nostri due indiscussi protagonisti avrebbero trasmesso loro. Il dono della lingua perduta delle grù. Il dono della "Passione" che Alfredo metteva in "Un anno d'amore". Il dono degli occhi lucidi di Don Renzo mentre accompagnava Alfredo:

"E di notte
e di notte
per non sentirti solo
ricorderai
i tuoi giorni felici,
ricorderai
tutti quanti i miei baci...
E capirai
in un solo momento
cosa vuol dire
un anno d'amore,
cosa vuol dire
un anno d'amore.
Lo so non servirà
e tu mi lascerai
ma dimmi tu lo sai
che cosa perdiamo?
Se adesso te ne vai
non le ritroverai
le cose conosciute
vissute
con me".

Lo specchio a testimonianza che io avrei cambiato i versi con la più sensuale delle interpretazioni di tutti i tempi:

"Y de noche, y de noche
Por no sentirte solo


Recordarás, nuestros días felices
Recordarás, el sabor de mis besos
Y entenderás, en un solo momento
Que significa
Un año de amor...".

Fosse stato un anno! Solo pochi inebrianti, eterni momenti immortalati da Sir Massimo. Testimoni di un non celebrato connubio tra due Amanti di valore.
La pelle di velluto. "Quella Tintarella di luna" presa di notte lungo il mare, perché Madame ama il mare di notte.
Quel "naufragar" nei suoi occhi languidi. Quelle sue labbra carnose il cui "Veleno" erotico conferisce titoli di mille poesie rilegati in un tomo d'amore e custodite nel tabernacolo del proprio cuore.
Ma è lì, su quei gradini, davanti quel enorme specchio Liberty che potremmo riascoltare questi sublimi versi:

"Te has parado a pensar
Lo que sucederá
Todo lo que perdemos
Y lo que sufrirás
Si ahora tú te vas
No recuperarás
Los momentos felices que te hice vivir...".

* * *

Mina & Diego "El Cigala" - Un año de amor



Video di Mariandarkwa

* * *

E si fa giorno in un momento e in un momento è ancora notte. La mano destra è protetta da un guanto di pizzo nero. Affiorano le dita. Le unghie feline nere. Il Graffio dell'anima. "La luna di giugno". Il color viola ancora sotto gli occhi ad evidenziare che in un solo momento si può vivere un anno d'amore. Ma è arte! Nessuno vi ricami sopra ciò che gli attori ignari non pensano neanche!
La posa con altri Cavalieri della Minosità che sfilano davanti al neo Giancarlo Pavanello.

La mia "alogicità" è un mettere fuoristrada le mie Lettriciui più perverse. Non scrivo per tutti, ma solo per pochi eletti. Bisogna appartenere al sangue blu della Minosità Bene se volete capirmi!

Salvo. Mi prendo un "Moliendo café" e torno alla mia Singer!

Re: Reportage sul Ricevimento di Madame X - Milano 21 giugno 2009 (Parte IV)

La trionfale discesa di Donna Piera, Principessa di Dugnano, dalla sua Carrozza insieme al Controllore Don Enzo. La Principessa ha stretto amicizia con Carlo di Sardegna. Sono andati oltre le "20 parole". Smarrito il mio paggio Claudio. Lo è anche l'ignaro lettore non facente parte della Minosità bene. Yuri, maledetto cagnetto minoso che faceva "Bau" ad ogni applauso. Ma la presenza del bel Sir Federico, il giovane universitario alla corte di Madame X, ha rubato le scene della prima parte del ricevimento al Conte Vlady.
Noccioline, salatini, olive verdi, salamini, formaggini, torte salate, cioccolatini, caramelle al punto che qualcuno ha detto che non ne voleva più. Comici i babbi natali e le palle pasquali. Fuori stagione. Alogicità come da premessa.
E sarà "La voce del silenzio" a far cingere Madame X dal Maestro Renzo Donzelli che non perde mai il vezzo di palpeggiare. Non capisco il cremonese che dovrei imparare come ogni cristiano dovrebbe farlo con l'aramaico.
I sandali di velluto nero di Madame necessitano la descrizione di un critico. Alzo le ali. Sono ignorante. Il bracciale d'oro di Don Renzo. Le lunette di Alfredo.
Apre ufficialmente l'après-midi, "Una zebra à pois" eseguita da Alfredo Bolzoni accompagnato alla chitarrra sempre dal Maestro Donzelli. E sul divanetto a due posti, il Conte Vlady lanciava sguardi languidi alla nostra spumeggiante Madame X: Contessa per censo e non per elezione.
Segue "Il cielo in una stanza" e alle pareti non ci sono alberi infiniti, ma manifesti, foto, storiografia minosa. La Mina "Attila"! La Mina di Milleluci! La Mina di "Per amore... per magia..." perché in quel camerino ci sarà amore e ci sarà magia.
Jazzato il ri-arrangiamento di "E se domani" per metà eseguita in inglese e per metà in italiano. Sembra che l'abbia eseguita Renzo Arbore. Sarebbe stato bello sentirla in cremonese per evocare quel mitico duetto con l'indimenticabile Gino Bramieri.
Nonostante il "paperazzo" avesse puntato la videocamera su Madame X, lei non si è sottratta a dare una leccata al Conte Vlady." E se domani, e sottolineo se, all'improvviso perdessi te...".
"Sono come tu mi vuoi" esegue Alfredo. Voce intonata e sensuale che fa da colonna sonora a Madame X che si porta in un "Angolo" del salone e danza. Una sorta di "Danza pagana" di martiniana memoria. Ormai l'amore si è impossesata di lei. E se la "Città è vuota" poco importa. Donna Daniela di Vicenza canta lo stesso i versi della nota canzone di G. Cassia - Doc Pomus - Mort Shuman.
Nonostante tre videocamere puntate sulla Minosità bene, Madame X non ha esitato a conferire con Don Massimo e recarsi nel camerino con il Conte Vlady tenuto per mano come un cagnetto al guinzaglio. Perché l'uomo è "oggetto".
"Vorrei che fosse amore", ma la t-shirt non mostra ancora gli occhi tatuati sulle spalle. La chevelure noire che si confondeva nella solarità della chioma blonde. Le sue mani che esploravano il costato del Conte. Sembrava la Maddalena. "Ed io saprò che l'avrò vissuta anche solo un giorno Insieme a te...". Ed è una pioggia di click! Click! Click! Ci sarà il book? Ci spera! "Io ti amo e ti amerò".
"Sono nata ieri nei pensieri tuoi, eppure adesso siamo insieme".

"La gioia di stare insieme"!

"Se stasera sono qui" toglie un po' di timidezza al mio paggio Claudio.

Un bis per "Ancora ancora ancora" in cui Madame X si porta il pollice in bocca ad evocare... la trombetta! "Io ti chiedo ancora la tua bocca ancora, le tue mani ancora sul mio collo ancora..." è nel salire e scendere quei gradini, i sandali conferivano una maggiore seduzione. Sedurre è arte!
E l'arte si scatena con la chitarra di Renzo Donzelli e la voce di Alfredo Bolzoni che sollecitano, senza troppe fatiche, le numerose signore della Minosità bene a danze d'antan.

E' in quel finale di "Grande grande grande" che Alfredo ci fa capire quanto sia Grande Mina. Quanta passione e quanto amore scatena nei suoi afecionados nonostante la sua assenza, nonostante la sua vocazione a negarsi, a sentirsi una donna comune alle altre. Ma non è così! Non può e non sarà mai così!
E' la sua voce che crea questi momenti di socializzazione all'insegna dello stare bene insieme. Non ce ne voglia allora se noi continueremo ad amarla!
A tutti gli Ospiti convenuti il nostro sentito grazie. Purtroppo erano tanto numerosi, soprattutto il folto numero di Signore milanesi, che non siamo state in grado di chiedere il loro nome. Il grazie non di rito, ma di cuore, a Madame X perché non ci neghi ulteriori momenti di convivialità minosa.
E' Madame X il punto di riferimento della Minosità Bene del Nord Italia, siamo certe che non ci negherà il privilegio di stare alla sua corte!

Madame de l'Oie e la redazione di STOP-OKA

Brescia, lì 22 giugno 2009