Neffa ora sogna contromano
(e non va mai a sbattere)








Scrivo ormai poco di dischi, sembra prevalere il dibattito sui temi che girano intorno alla musica, perché la musica è diventata solo un ingrediente in un business spaventoso e non sempre onesto. Ma ho drizzato le orecchie quando mi è arrivato via e-mail l'album "Sognando Contromano" di Neffa, che naturalmente non son riuscita a sentire; però loro (Sony) poi mi hanno mandato il disco, e sono un paio di giorni che mi fa compagnia fissa.
Perché? Perché i dischi italiani di inediti non si riescono quasi più a digerire, soprattutto il pop è da Alka Seltzer. E invece questo Neffa, Giovanni all'anagrafe, è un ottimo testone che scrive e canta perché ha idee e cose da dire.
Ho sempre amato le sue idee, toccate dal dono dell'intelligenza. Qui il pop è un'idea di base sulla quale s'innestano 10 mila influenze. Ci sono i Sessanta, i Beatles, sprazzi anglosassoni, elettroblues, guizzi rock, interessanti spunti di testo, amore non banale, atmosfere variabili, il tutto amalgamato in un cocktail che si beve piacevolmente senza ubriacarsi (o, peggio, vomitare).
Non vi dico di più. Fate prove d'ascolto, se vi va. L'uomo canta anche bene.
Meno male va, un bel disco.
(ah, Elio e le Storie Tese hanno firmato con la Sony).
di MARINELLA VENEGONI

Neffa - Solo Cosi (Sognando Contromano)