MUSICA




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Mina - Scettico blues (da Plurale - 1976)

Mina - Scettico blues (da Plurale - 1976)


In Plurale (1976), con la tecnica della sovraincisione, Mina registra formazioni vocali che vanno dal duo fino al coro a sedici voci.
Questo disco le valse per la terza volta il Premio della Critica Discografica Italiana.

Re: Proseguiamo, con Il testamento del capitano (da Plurale - 1976)

Mina - Il testamento del capitano



Video di maschioangioino

Il testamento del capitano

El capitan della compagnia,
e l'è ferito, sta per morir,
ghe manda a dire ai suoi alpini
perché lo vengano a ritrovar.
I suoi alpini ghe manda a dire
che no i gà scarpe per camminar,
"O con le scarpe o senza scarpe
i miei alpini li voglio qua".
"Cosa comanda Sior Capitano,
ché noi adesso semo arrivà"
"Ed io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià.
Il primo pezzo alla bandiera,
secondo pezzo al battaglion,
il terzo pezzo alla mia mamma
ché si ricordi del suo figliol,
il quarto pezzo alla mia bella
ché si ricordi del suo primo amor,
l'ultimo pezzo alle montagne
che lo fioriscan di rose e fior,
l'ultimo pezzo alle montagne
che lo fioriscan di rose e fior".


Giusy

[

Paolo mi permetto di correggere.

Scusami Paolo ma correggo le note che hai scritto con le note che sono scritte sul 33 giri "Plurale" e che sono queste:"Questo disco è stato interamente realizzato con la tecnica della sovraincisione successiva di un'unica voce; quella di Mina ovviamente, che con le sue tre ottave di estensione ha dato la possibilità di realizzare formazioni vocali che vanno dal trio al coro a sedici voci.
Gli arrangiamenti vocali e strumentali sono di Gianni Ferrio.
Assistente alla produzione Alba Ferrio.
Tecnico del suono Nuccio Rinaldis
Registrazioni effettuate nell'estate del '76 negli studi "LA BASILICA-PDU" in Milano"

In un disco importantissimo come questo, trovo sia giusto mettere le note esatte(ho letto duo, per quello che ti ho corretto), che ci sono sul vinile, per quanto riguarda il premio alla critica dei giornalisti musicali, tramite il mensile "Musica e dischi" ora "MD" che indice ogni anno questo premio è stato dato al disco "Plurale" di Mina nel 1977.

Mina nel 1976 cantò in anteprima cinque brani del disco

Cinque canzoni di questo disco furono presentate da Mina in anteprima assoluta nelle ultime cinque puntate della trasmissione radiofonica "Gran varietà" nel 1976. Praticamente... nel secondo tempo dello show, Johnny Dorelli conduttore di "Gran varietà", presenta Mina e con lei, fa delle parodie con testi cambiati da Antonio Amurri delle canzoni di Mina che la cantante esegue dal vivo al pianoforte suonato da Johnny Dorelli ad ogni puntata, tranne in una dove canta un pezzo del suo recente repertorio in questo caso il brano è "Tu no", ed essendo di sei minuti la durata della canzone, ecco il perchè solo in questa puntata non è stata fatta la parodia di un suo successo. Dopo essersi esibita con Dorelli, Mina canta la sua canzone recente.
Solo nell'ultima delle 18 puntate Mina fa una parodia di un brano di Johnny Dorelli (che però ha inciso anche lei) ed è "L'immensità". La canzone che Mina canta dopo, è appunto una delle perle che sono presenti nel disco "Plurale", ovvero "Pennsylvania 6.5000. Tra le altre canzoni che Mina ha presentato in anteprima tratte da questo disco, ricordo: "C'è un unomo in mezzo al mare"

Quando uscì il disco doppio, a casa prima ascoltai proprio "Plurale" ed oltre alla canzone "C'è un uomo in mezzo al mare" che mi aveva già colpito entusiasticamente a "Gran varietà", rimasi catturato anche dalla intepretazione stupenda di Mina per "El porompompero" che due anni dopo la vidi cantare dal live alla quinta serata dei concerti di Mina a Bussoladomani.

Re: Proseguiamo, con Il testamento del capitano (da Plurale - 1976)

Cara Giusy, un conduttore della Rai nel 1976 credo alla trasmissione radio "Voi ed io " mise proprio "Il testamento del capitano" e disse più o meno questo dopo aver sentito il magnifico canto di Mina: Mina è riuscita a cantare questo canto difficilissimo che solitamente è eseguito da cori alpini ancora meglio di loro.

Re: Circa "Plurale" - di Max Pani

Il disco fu inciso su un registratore a nastro analogico 16 piste. Nessuna tecnologia di quelle che ci sono oggi era conosciuta allora e questo strepitoso disco anticipa di quasi 10 anni i lavori di artisti come i manhattan transfer o altri. Lei incideva le voci una alla volta. La scarsità delle piste (solo 16, oggi sono almeno 48)obbligò a fare delle registrazioni delle basi ritmiche (piano, basso batt, archi ecc.) su due piste stereo per lasciare spazio a mina che doveva necessariamente sovraincidere. Lei canta quindi dalle note basse fino alle voci più alte tutto da sola. Un chiaro esempio della sua estensione vocale ma anche un capolavoro di musicalità e espressione. Sovrapponendo si tende a dare un effetto coro che sacrifica l'espressività, cosa che in Plurale non succede. A parer mio uno dei dischi più avveniristici degli anni '70, un capolavoro della produzione Mina-Ferrio. Pensate che Paul Mc Cartney inviò un telegramma complimentandosi per la straordinaria qualità del disco che gli avevano regalato, dicendo che questa versione di "Michelle" era la più bella che avesse mai sentito. Ciao, Max

13 maggio 2002