MUSICA




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Eros Ramazzotti: «Quando Mina mi bocciò»

Eros c’è. Ali e radici, il suo nuovo album (nei negozi da venerdì), offre undici pezzi che scorrono con facilità, suonati con estrema accortezza («si, sono un pignolo incallito» confessa), fatti per non deludere, pieni di musica, un pop elegante, con gli abituali richiami alla black music sulle ali delle sua voce duttile e nasale. Il fatto è che l’ex ragazzo di Cinecittà (che oggi ha 45 anni) appartiene alla categoria di quelli che pensano che le cose o si fanno bene o è meglio non farle. Insomma, se esce un disco nuovo è perché è convinto che ne valga la pena. «Sono fatto così, non posso fare un disco con due pezzi e il resto è fuffa. Le furbizie non mi piacciono, non ruberei mai niente a nessuno» spiega con la sua solita disarmante franchezza.

Eros, che effetto fa planare sulle classifiche di vendita ormai monopolizzate da chi viene dalla tv?
«Io la tv non la faccio mai e il disco non è neanche uscito e già è arrivato a 210 mila copie».

È vero che Aurora vorrebbe fare la cantante?
«Qualche tempo fa stavamo guardando insieme in tv quello show con i bambini che cantano».

”Ti lascio una canzone”.
«E mia figlia mi ha chiesto: me lo faresti fare un provino con la Clerici?».

Lei che ha risposto?
«Di no, che se vuole può cantare fra di noi. Non mi piacciono quegli spettacoli coi bimbi chiamati per far intenerire la gente e fare audience. Perché sfruttare i ragazzini? E i genitori sono anche peggio».

Nel disco c’è una canzone che, non a caso, parla dello sfruttamento dei bambini, Non possiamo chiudere gli occhi.
«Quel testo è nato perché il provino aveva un’ambientazione dark. Inizialmente l’aveva fatto Tiziano Ferro. E ha fatto un testo bellissimo, però non era in linea con il resto dell’album, parlava d’amore mentre ogni brano del disco ha una sua tematica»

L’ha bocciato?
«Gli ho spiegato quale era il problema. Tiziano ha capito. Del resto anche a me è capitato di essere bocciato».

Da chi?
«Mina m’ha rimandato indietro più di una canzone. Il pezzo che ha cantato la Vanoni, Solo un volo, era stato scritto per lei».



E non se l’è presa.
«No, anche se Mina, adesso, è arrabbiata con me, perché ho detto che i suoi ultimi dischi non sono all’altezza della sua voce e del suo spessore artistico. Ma che male c’è. Anche Battisti, che io adoro, ha fatto dischi non belli: fra Emozioni e Eh già c’è una bella differenza».

Nell’album si respira un clima di disillusione e di amarezza generalizzata: ”Non è questo ... quello che immaginanvamo tutti noi” canta ”Nessuno escluso”.
«Un tempo avevamo ideali e sogni da realizzare, ora no».

Nel bel libretto che accompagna il cd ci sono le foto del gradissimo fotografo Bruce Webber, in una lei si è fatto ritrarre con la t-shirt di Barack Obama.
«La politica non c'entra, appoggiare Obama significa sperare che il mondo possa ancora cambiare: lui può davvero portare la pace nel mondo. Persino più del Papa».

Eros, a parte la Nazionale di cantanti, lei non ha voluto partecipare a nessuna iniziativa per l’Abruzzo: quasi tutti i suoi colleghi si sono mobilitati, invece.
«E’ una scelta di principio. Non voglio rischiare di mescolare la solidarietà con la promozione del disco. Per la Nazionale cantanti ho fatto lo spot con Del Piero invitando a mandare sms per l’Abruzzo. Quanto a me farò qualcosa fra qualche mese, quando sarò in tour nei palasport, magari quando molti si saranno già dimenticati. E i soldi che darò dovranno andare direttamente alla costruzione di una palazzina, magari per ospitare dieci famiglie. E non dovrà saperlo nessuno. Come faranno Vasco e Celentano».

Niente stadi durante il tour?
«Forse l’anno prossimo. Il re degli stadi è Vasco e non si tocca. Ma non lo invidio. La sua popolarità mi soffocherebbe. Io devo essere libero di andare in moto per Milano, andare in giro, andare al mio ristorante e sedermi al bar».

Una rivista di quelle di gossip l’ha paparazzata al suo locale, affibbiandole un flirt con l’attrice Claudia Galanti: è vero?
«Figuriamoci. Con Claudia siamo amici da tre anni. Ci siamo solo salutati per strada, come faccio con centinaia di amiche. Ormai ci ho fatto il callo. Anche mia figlia Aurora lo sa come vanno queste cose coi giornali».

Eros il 6 e 7 giugno sarà tra i premiati agli Wind music awards all’Arena di Verona.

Marco Molendini

www.ilmessaggero.it