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E' USCITO "SOUBRETTE" IL 1° CD DI INEDITI DI COSMO PARLATO

ESCE OGGI "SOUBRETTE" IL 1° CD DI INEDITI DI COSMO PARLATO

"24 apr. - INTERVISTA di Giovanni Zambito. «Fino a pochi anni fa scrivevo canzoni per altre cantanti, da Viola Valentino a Mina, perché avevo timore e pudore di mettere a nudo le mie emozioni. Pur volendo continuare a fare l'autore per altri, oggi ho finalmente raggiunto la consapevolezza necessaria per affrontare determinati argomenti e voglio cantarli in prima persona. Vivo questo disco come il mio vero debutto».
Così commenta Cosmo Parlato "Soubrette", il suo primo album di inediti prodotto da Stefano Fontana, in uscita oggi per Carosello Records. Noto al grande pubblico come istrione del palcoscenico, il "coverista" con abiti e make up teatrale lascia ora posto al cantautore senza fronzoli.
Dopo due dischi di cover, Cosmo Parlato si mette a nudo con un disco molto autobiografico, un viaggio nell'animo umano dell'artista: la sua visione della vita maturata attraverso molteplici e variegate esperienze personali.
È anche la consacrazione di un talento artistico sopraffino: l'evoluzione da istrionico interprete mascherato di cover a cantautore che esprime il proprio grande carisma senza più fronzoli. La musica di Cosmo Parlato è una tavolozza di colori sonori che spaziano fra la dance acida del primo singolo "Lezioni d'amore" e quella più tradizionale di "Sabrina", "Napoli" (dedicata alla sua città) e della title-track "Soubrette"; i ritmi arabeggianti di "Agguato a Marrakech" (con la partecipazione di Enrico Ruggeri) e quelli progressive di "Savoir Faire; la ballad lenta di "Perché tutto muore" e la bossanova di "Via Toledo"; fino all'arrangiamento orchestrale di "Albatros", brano dedicato a Giuni Russo.
Cosmo Parlato intervistato da Clandestino Web precisa che prima non si vergognava a mostrare i suoi sentimenti, "semplicemente non mi sentivo pronto, ammette; oggi lo sono anche se sono sempre stato convinto di quello che scrivevo, non perché mi reputi il più bravo ma perché ci credo veramente".
Ti presenti al pubblico con meno fronzoli e meno trucco: eppure il tuo personaggio aveva bucato lo schermo dandoti anche la notorietà; perché non riproporti allo stesso modo?
"Io ringrazio la vecchia produzione per come era riuscita a farmi creare un personaggio così unico nel suo genere. Come capita nelle migliori famiglie, ad un certo punto si cambia strada e si va via: tutto qua".
Nei due cd precedenti le cover erano di brani degli anni Ottanta (guarda il video di "Maledetta primavera" di Loretta Goggi e di "Donatella" di Rettore): c'è qualcosa anche in "Soubrette" che ne richiama lo spirito?
"Sì, più brani ne ritraggono in pieno lo spirito come "Soubrette", "Savoir faire" e "Lezioni d'amore". Ho nostalgia degli anni Ottanta perché erano pura energia, fantasia, bizzarria, colori, un mondo diverso a livello musicale pieno di contaminazioni e non ci si fermava davanti a niente e non certo come il periodo di semioscurità che stiamo vivendo oggi".
Parli della musica in generale o di quella italiana?
"In generale e specialmente di quella italiana:non vedo tanto colore o toni accesi; c'è un piattume ben delineato che non mi fa impazzire".
Chi c'è in "Sabrina che sogna di sfondare in tv, fare soldi e andare a vivere lontano da casa sua"?
"In quest'anno e mezzo di pausa ho avuto modo di frequentare il mondo delle trans scoprendo un mondo al contempo fantastico e molto drammatico. Queste ragazze si ritrovano a combattere non solo con gli interventi chirurgici, gli ormoni e gli aspetti psicologici, ma anche con la grave difficoltà di trovare un posto di lavoro, il che spesso le porta a fare le ballerine o a battere il marciapiede. Sono persone umanamente straordinarie e speciali cui ho dedicato il pezzo".
Nel brano "Nel mio cielo" il "tu" cui ti rivolgi è qualcuno in particolare?
"E' una canzone ispirata ai miei due amici Edo e Fabio, alla loro storia, a una situazione che hanno vissuto tre-quattro anni fa che ho voluto raccontare in musica".
In che modo "Via Toledo" e "Napoli" si differenziano nella dedica alla tua città?
"Sono diverse tra loro. "Via Toledo" è dedicata a una donna che un mattino svegliandosi prende le cose necessarie e lascia il marito: col suo tacco 10 va via come una pazza, contenta però di aver ritrovato se stessa. Forse in questo si ravvisa una similitudine con "Napoli": anche la città deve imparare a ritrovarsi e spero che avvenga presto. Il mio è un invito alla speranza e al ritorno del blu".
Com'è nata l'idea di omaggiare Giuni Russo con "Albatros"?
"Pensando all'albatros ho voluto riferirmi a qualcuno che vola alto e Giuni Russo con la sua voce e la sua grandezza umanistica l'ha fatto. E' un'artista speciale e io ne sono un fan: gliel'ho dedicato perché se lo merita come se lo merita anche la sua collaboratrice storica Antonietta Sisini".
Se avessi potuto scegliere, quale soubrette avresti voluto essere?
"Forse Wanda Osiris, perché è stata la prima e vera soubrette: e a me piace sempre essere la prima"". Giovanni Zambito.

Re: Se ne parlerà anche da FEGIZ FILES - RAI RADIO DUE - DOMENICA 26 APRILE

FEGIZ FILES - RAI RADIO DUE - DOMENICA 26 APRILE (ore 22.30) - FERRO, BRANDUARDI e COSMO PARLATO
FEGIZ FILES


RAI RADIO DUE


DOMENICA 26 APRILE - FERRO, BRANDUARDI e COSMO PARLATO

Tiziano Ferro rivela i retroscena del suo nuovo tour. Angelo Branduardi parla del nuovo disco "Senza Spina", mentre Gennaro Cosmo Parlato del suo ritorno sulle scene con l’album "Soubrette".

* OGNI LUNEDI' IL PODCAST DELLA PUNTATA RAI RADIO DUE - FEGIZ FILES.

Fegiz
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Tracklist:


1. Soubrette
2. Savoir faire
3. Napoli
4. Lezioni d'amore
5. Agguato a Marrakesh (feat. Enrico Ruggeri)
6. Nel mio cielo
7. Sabrina
8. Via Toledo
9. Albatros
10. Perché tutto muore
11. Agguato a Marrakesh
12. Via Toledo (Alternative version)