Il mini ricevimento avremmo dovuto tenerlo la settimana scorsa, ma causa colpo della strega, Madame X ha rinviato il suo arrivo nella ex Città Sacra per oggi. Ne abbiamo avuto conferma sabato. A dire il vero, non siamo stati all'altezza del nostro compito. Dall'okaia è passata quasi tutta la Noblesse Minosa. L'elenco è lungo. Principi di un certo livello. Principi che sono ancora sulla cresta dell'onda.
L'arrivo di Madame X è stata una sorta di consacrazione per la nostra umile okaia: una piccola nicchia minosa che rappresenta appena un granello di sabbia nella grande galassia della minosità.
Come già anticipato dal nostro Redattore Capo, Madame è arrivata su una carrozza trainata da cavalli bianchi. Al suo fianco Monsieur Gil. Noi siamo andati ad accoglierli alle porte di BS con "La banda". Nel frattempo, i campanili della zona, diretti da don "Serafino campanaro" squillavano a festa.
Procedendo secondo il protocollo, per Via "Cremona" siamo svoltati per Via Repubblica Argentina e quindi nella via dove è sita la nostra umile okaia.
L'imbarazzo c'era: la più grande Nobildonna della Minosità Bene che metteva piede chez nous. Ne eravamo lusingati e al contempo onorati. Monsieur Laurent teneva a bada l'infernale cagnetto. Madame X, habillée en noir, con l'inseparabile guanto di pizzo, teneva la bionda chioma avvolta all'indietro. Monsieur Gil habillé en gris, pizzetto seducente, non ha esitato a mettersi a suo agio.
Abbiamo dovuto attendere Luca d'Albania, habillé en blanc come un giglio di San Giuseppe.
Dopo una serie di convenevoli, abbiamo consumato un improvvisato antipasto. Non eravamo contenti, perché avremmo voluto fare di più e meglio.
Passati al primo piatto: penne, condite con sugo misto ad olive verdi e nere secondo una ricetta sicula di Orietta. Madame X si è limitata ad una dozzina di penne in bianco solo per accettare.
Ha, invece, mangiato un po' d'insalata, ricusando la carne per la sua vocazione animalista.
Il vino l'ha bevuto solo la sottoscritta, mentre le altre bibite tutti gli altri.
Dimenticato parte dell'antipasto in frigo e solo ora ci siamo resi conto d'aver dimenticato la "Frutta e verdura". Una brutta figura dietro l'altra. Sarà stato perché ci siamo distratti con i video dell'ultimo ricevimento di Madame X del 22 marzo scorso e con la giornata dedicata a Mina dal Comune di Pizzighettone (CR) il 27 giugno dell'anno scroso.
Abbiamo rivisto volentieri il resto della Minosità bene. Omettiamo gli elenchi per non far torto a nessuno.
E' sempre un piacere rividere il Maestro Renzo Donzelli (al quale dobbiamo i nostri video!!!).
Un pranzo - dicevamo - non all'altezza nostra e soprattutto degli Ospiti che avevamo invitato.
Ci siamo salvati con i tradizionali cannoli. Ai quali si sono aggiunti i pasticcini portati da Madame e Consorte.
Il solito "Moliendo cafè".
No! Non è stato sacrificato l'agnello. "Noi" gli agnelli li proteggiamo e li offriamo solo se di marzapane.
Madame X e Monsieur Gil hanno preferito restare in okaia e non mischiarsi ai gitanti sul Garda o sui monti bresciani. Temendo ancora code ai caselli, intorno alle 17 hanno lasciato l'okaia.
Non crediamo d'aver fatto nulla di speciale. Lo diciamo e lo ribadiamo, non siamo stati all'altezza del compito. Abbiamo avuto conferma di questa visita solo sabato pomeriggio. Neanche il tempo di stilare un menu come si conviene. Per giunta, Sir Luisin si è ritenuto offeso perché non raggiunto da invito formale con pergamena almeno una settimana prima.
Ma sin d'ora, diciamo che più in là Sir Luisin riceverà la pergamena come Sir Danielino e speriamo Sir Massimo Serzio, Sir Alex ed altri Cavalieri della minosità bene. Si sa, l'okaia ha una capienza di poche persone. Ci si può stringere attorno ad una modesta tavola in max sette persone.
Non aggiungiamo altro. Se non il nostro più caloroso ringraziamento ai due Nobili Coniugi Milanesi: Monsieur Gil e Madame X.

Madame de L'Oie, Monsieur Laurent, Luca d'Albania (Ospite in okaia per pochi "Giorni") e il stramaledetto cagnetto che anche ora fa "BAU"