MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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TUTTI PAZZI X MATTEO

il personaggio
Tutti pazzi per Matteo
Da signor X (Factor) a mito
Il cantante, esploso in tv, è tornato in città per un concerto: «Goldoni pieno e maxischermi... il sogno è reality!»


Tutti pazzi per Matteo. Almeno i livornesi. Che prima assaltano il botteghino dei tagliandi gratuiti per il concerto, il primo in assoluto del concittadino, semifinalista di X Factor, e poi (venerdì sera) riempiono il teatro Goldoni e la piazza, tant’è che gli organizzatori devono allestire un maxischermo all’aperto per le centinaia degli esclusi. È un trionfo il ritorno di Matteo Becucci, 38 anni, moglie (l’ex campionessa nazionale di vela Chiara Mori Ubaldini) e due figlie, Giulietta e Caterina di 5 e 3 anni. Un successone che neppure lui, già metamorfizzato dalle sapienti lezioni del mitico Morgan, si immagina. «Non pensavo che il mondo reale fosse diventato così», confessa allibito quando si accorge che dopo il reality tutto è cambiato. Lui conosce un po’ di Eraclito (dicono che sia un divoratore di libri), ma che il panta rei avesse toccato in modo personale pure lui non ci avrebbe mai creduto.

ALLA BARACCHINA ROSSA LO ASCOLTAVANO IN 50 - Soprattutto dopo che a un concerto alla Baracchina Rossa, localino bar sul mare di Livorno, a vederlo (prima dell’exploit televisivo) erano in cinquanta persone. «Tornare qui è stata un’esperienza straordinaria - confessa - non solo perché per concessione della produzione sono riuscito a stare un giorno a casa con mia moglie e le bambine, ma perché qui mi trattano già da mito». Nella città della beffa di Modì c’è da stare anche attenti. Lo sberleffo è sempre in agguato. Eppure stavolta tutto questo affetto è genuino. Al concerto del Goldoni ci sono teen-ager ma anche i quarantenni e tante famiglie. D’altra parte il successo di Matteo sta anche in quel modo nazional popolare di essere stato lanciato con un reality dopo anni di oblio. L’essere un babbo canterino lo ha aiutato? «Ma, io spero di no — risponde — perché vorrei che la gente mi valutasse per la mia voce, per la mia arte. Tutte cose, modestamente, per le quali mi faccio un bel mazzo da decenni, continuando a lavorare». Come impiegato, per l’esattezza. Tutt’altra musica. Però lui ci ha sempre creduto. «E certo che si, altrimenti si smette, si resta a casa. In senso metaforico, naturalmente, perché io con Cristina e le piccole ci sto bene un casino».

IN SEMIFINALE - Matteo a 38 anni suonati potrebbe vincerlo questo X Factor. È in semifinale con altri tre concorrenti e la prossima puntata è quella decisiva. «Vinci tu e vinciamo noi», gli gridano durante il concerto livornese. E lui fa lo scaramantico come gli amici del popolari rioni di Corea e Shangai. Corre dal tastierista, che si dice porti fortuna, e lo abbraccia più volte. Il musicista si chiama Simone Venturi. «Un refuso di Simona Ventura», scherza qualcuno. E Morgan? «Una persona speciale — dice Matteo —. Non sta fermo un attimo, non dorme mai, proprio come me. Mi ha dato altra carica, mi ha insegnato cose straordinarie». Al Goldoni la voce di Matteo è magica. Che cosa gli manca? Forse un po’ di feeling con il pubblico. E a casa sua ma non è troppo comunicativo. Ma vorremmo vedere qualcun altro al suo posto. Prima del 2 gennaio era il signor nessuno. Adesso è Matteo, il livornese, il «babbo canterino». Interpreta Whats going on, Sir Duke, Starman, Stay. Si confronta con Everything must change, You got a friend. Poi svetta con Ancora ancora ancora, All night long. I livornesi lo amano. La finale è vicina. Forza Matteo.

Marco Gasperetti