MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Renatino l'autarchico di "Presente", 75 minuti di orgoglio italiano - di M. Venegoni

Determinato e ironico, pronto alla battaglia, voce in spolvero e melodie ampie, schitarrate e grande orchestra, Renato Zero emerge ricaricato dal divorzio burrascoso con la multinazionale per lungo tempo al suo fianco. E' una riscossa contro le ragioni brutali del business, «Fratelli d'Italia» contro «We Are the World». E' l'orgoglio dell'artista contro l'incenerimento tecnocratico del suo diritto ad esistere: Zero diventa anche artigiano e - primo fra i grandi italiani - pensa a tutto in proprio, dalla scrittura fino alla distribuzione capillare della sua opera. Sono 75 clamorosi minuti di musica divisi in 17 canzoni in un attesissimo album, «Presente», in vendita dal 20 marzo. Si acquista pure sul web, ma Renatino pensa soprattutto al suo popolo, trasversale per classi sociali ed età, senza tempo o capacità per sostituirsi alla fabbrica dei dischi: gente che pensa piuttosto di mettersi in fila domani a mezzanotte alla Feltrinelli di Roma dove lui firmerà le copie con la diretta di RTL. Zero mira a chi ancora vuole accarezzare la copertina, stampata con il suo volto enigmatico (e sullo sfondo le teste di un uomo e di una donna, tanto per alimentare le fantasie), e aspetta che le canzoni siano digerite prima di un tour che non rientra nel marketing dell'immediato. Partirà con calma il 16 ottobre da Acireale, con poi soste in ogni grande città fino a dicembre.

«Presente» è un album a più piani, ruggente e fiero, compiaciuto e pungente, spesso autocelebrativo e un po' Sixties. Con l'Orchestra Sinfonietta di Roma diretta da Renato Serio a volte coautore, con fior di musicisti fra i quali Phil Palmer alla chitarra, con ricami di jazzisti come Stefano Di Battista e Fabrizio Bosso; c'è un morbido duetto con la voce cavernosa di Mario Biondi in «Non smetterei più»; c'è una eco gaberiana in «L'ormonauta»; c'è rumoristica simpatica, cerniere che si chiudono e carillon che dormicchiano nella deliziosa ninnananna che chiude l'album: che si apre, invece, con la rivendicazione della cultura di strada contro quel «Professore» che non lo capì a scuola. In attesa di andare a raccontarsi da Fabio Fazio sabato prossimo, Renato Zero si è sfogato in quiete con noi.

RICOMINCIARE DA ZERO. «Mi ha ferito come sono arrivato a questo punto. Il saluto con la Sony è stato traumatico e riguadagnare la libertà mi ha rattristato; questi ragazzi che lavorano nelle multinazionali non dovrebbero dimenticare di essere italiani: il risultato dei nostri sforzi viene portato in Usa o Giappone. Il nostro Paese produce agricoltura e turismo, ma la musica l'abbiamo inventata noi: resti dunque a casa nostra, ma gestiamola. Loro ci tirano addosso Springsteen, che è pesante e fa male; non si trova neanche posto negli espositori di dischi, perché Madonna occupa tutto. Di questo parlo in "Giù le mani dalla musica". Non ho mai pensato di abbandonare, sono un pischello anche se fra 2 anni ne avrò 60: certo non farò dischi a 102 anni perché mi ballerà la dentiera, però finché ci sono io c'è il mio passato, e datemi speranza per il futuro. Ci fossero ancora Gaber, e De André, che con la loro personalità hanno reso possibili tante cose... l'artista deve produrre, e stimolare gli altri».

«IO SONO IN PISTA DAL SETTANTA/FRA DYLAN LENNON E STING». «Io e i miei amici si siamo scontrati per strada e non nelle manifestazioni politiche, con i benpensanti. Molti di noi hanno imbracciato la siringa per non sentirli né dentro né fuori. Io ho avuto piume e lustrini, sono stato fortunato ad aver scelto la provocazione massiccia. Oggi si parla di omo ed etero, ma quando si parla di persone? Gli abusi di questi tempi vengono dalla disperazione, è uno sfoggio di malessere. Anche con i bimbi bisogna essere meno aggressivi: la mamma veste il suo piccolo di 2 anni come ne avesse 8, e lo tratta come se ne avesse 18; ma prima di discutere in casa di certe cose, perché non li portano dai nonni?».

SESSO E ROCK'N'ROLL. «In "L'ormonauta" parlo dell'invasione della tecnologia nella nostra vita privata. Magari sei tranquillo a letto, sul più bello, ti arriva quello da Skype: "Che, stai a scopà?"; arrivano quelli delle paraboliche, ti suona tutto quel che hai in casa. Il sesso per i giovani è una gran cosa, uno sfogo. Se lo fanno bene la vita va meglio, si scaricano».

I REALITY MUSICALI. «I giovani debbono poter avere una identità sociale e culturale, prima che artistica. Troppo spesso in tv vengono gettati allo sbaraglio, senza essersi fatti le ossa. Il ruolo di X-Factor e Amici è positivo, per il recupero dei coach, degli assistenti, dei direttori: ma nell'arena bisogna arrivarci attraverso verifiche personali, per gradi, lontani dalle telecamere».



www.lastampa.it

Re: Renatino ..come dargli torto?

intanto il suo cd uscito in anteprima con un giorno di anticipo è già esaurito!
p.s.(è il commerciante che scrive) ci vorrebbero "uno Zero e un Vasco al mese per recuperare le spese!"

Renato Zero - Ancora qui

Renato Zero - Ancora qui

Re: Renato Zero - Quando parlerò di te

Renato Zero - Quando parlerò di te

"Orgoglio italiano"? Sì, certo. E' un orgoglio pagare 24,00 Euro un CD?

Ma per favore.
La pagliacciata di non avere una casa di distribuzione era sbagliato. Ne ha rimesso il prezzo che invece di essere 20,00 Euro, è stato maggiorato di 4 o 5 Euro.
Il negoziante sta arrabbiato. Ha chiesto al distributore di non portare più titolo di Renato Zero. In più ha aggiunto e mi ha invitato di scriverlo in giro nei vari forum.
Il nuovo album di Pino Daniele sapete quando costerà? 9,90 Euro. Alla faccia della vera onestà.
Vergogna.

Sam, anche se l'acquistavi in rete per te le cose non erano diverse

Sul sito IBS vendono il CD a Euro 19,90.
Però devi aggiungere Euro 3,90 per la spedizione.

Tieni conto che il prezzo che spunta la IBS non è lo stesso che può avere il dettagliante dal suo grossista...

Gr2 si era già espresso in merito.

Re: Alla Feltrinelli 15,00 Euro

Da oggi fino a domenica in tutti i punti vendita Feltrinelli sconto su tutto del 25 per cento.Ho gia' ascoltato il cd di Zero nella notte trovato subito grazie alle possibilita' di internet.Direi che e' un prodotto dignitoso in stile con il suo personaggio pur non ritrovando i fasti della creativita' del "passato".Insomma si confida nel "presente" per una novita' per poi ricredersi e confidare nel possibile "futuro" e rifugiarsi nel comodo e rassicurante "passato musicale" poi.Una delle piu' stile Zero e' "Quando parlero' di te" da segnalare la goliardica ed ironica "L'ormonauta" "Il sole che non vedi" e la dolcissima ninna nanna che chiude l'album la fiabesca "Dormono tutti".Ciao Michele

Re: Re: Però devi essere Socio, avere la Carta Blu

Essendo Socio godi del prezzo speciale di promozione.
Diversamente il prezzo di listino è 20,90
Già meglio di quanto ha pagato Sam

Per Paolo.

Paolo anche il mio negoziante stava arrabbiato riguardo l'album di Renato Zero. Ha detto al grossista che non ne voleva più di copie di Renato Zero. Mi invitava anche a scrivere - sa che io scrivo - e spiegare.
Prima era stato detto che era doppio CD, poi si scopre che è doppio LP.
Nella confezione CD ci sta anche una busta interna dove si pensava che poteva contenere un secondo CD invece ci sta un coupon rotondo a forma di CD dove riporta le date del tour. A cosa serve.

Se vai sul sito della Halidon non c'è differenza fra LP e CD

Il prodotto ha lo stesso prezzo: Euro 18,90 (spese di spedizione a parte), ma non noto che ci siano 2 LP.

Si Paolo, avevo visto su Halidon il prezzo proprio ieri.

Il prezzo non cambia ed è alto. Per questo poi l'ho pagato nel negozio 24,00 Euro.
Pure io avevo notato che non cita due LP, mentre il negoziante mi diceva che era doppo.
Però avevo letto su qualche forum, non ricordo se il Fegiz Files che era doppio CD.
La confezione è a libro con torso e copertina cartonata dura. Ci sono all'inizio e alla fine due buste interne per contenere il CD. Forse era stato progettato inizialmente per due CD. Nella seconda "busta" ci stanno due dischetti bianchi in cartoncino che riportano le date del tour che inizia. Sembra un riempitivo.