La polemica Nuovo cd e attacco a discografici e reality
Zero boccia X Factor:
«Aspiranti artisti usati come gladiatori»
Morgan: almeno diamo occasioni ai giovani

Renato Zero (Ansa)
ROMA — «Non posso stare rinchiuso nel cellophane e aspettare che qualcuno mi compri, bisogna muovere le acque. La musica è stata spremuta e abusata. Ma non si arrende all'ignoranza e a chi vuole farne una bandiera di comodo», Renato Zero è più combattivo che mai. Nel nuovo album, «Presente», in uscita venerdì, attacca le multinazionali del disco, ma anche i talent show televisivi come «X Factor» e «Amici». «Hanno messo la musica in circolo, le hanno dato ossigeno. Dimostrano che le canzonette in tv possono fare ascolti. Bravi, grazie. Però spettacolarizzano il disagio e la pena di ragazzi che si sentono braccati, sono aggressivi fra loro come gladiatori al Circo Massimo. E poi affidare al pubblico il giudizio sul talento è pericoloso. Quante volte è stato un artista a "educare" il pubblico?».

Non ci sta Morgan, giudice del reality con Simona Ventura e Mara Maionchi: «La musica da noi è protagonista, ed è la prima volta che ha un peso così grande in tv, perché prima di tutto ci sono io, che non sono un "televisivo", e c'è una discografica come Mara. Gli spettatori possono sbagliare, come successe a Sanremo con Vasco Rossi e Zucchero ultimi in classifica. Ma può anche succedere il contrario. I più bravi rischiano di bruciarsi? Almeno un'occasione l'hanno avuta, oggi è un lusso». Zero, che non ha intenzione di «dare ragione alla panchina», il suo album lo ha intitolato «Presente». «Perché rimango in pista. Non sono stanco di navigare in un mare che, a volte, non mi è stato amico».

Il disco — in cui duetta con Mario Biondi e firma una canzone con Mariella Nava — l'ha prodotto da solo, senza aiuto delle major («Arrivo dritto al pubblico. Ma spero che rifioriscano etichette italiane composte da professionisti») e a mezzanotte di domani sarà alla Feltrinelli di Roma per «aprire» le vendite del cd di cui sono già state prenotate 170 mila copie. Nel cast del videoclip del brano «Ancora qui», diretto da Alessandro D'Alatri, compaiono i volti del cinema italiano, fra cui Manuela Arcuri, Asia Argento, Paola Cortellesi, Giorgio Panariello. Nelle canzoni ripercorre la sua vita e il suo passato («Non lo rinnego. Ma avrei voluto essere considerato per il mio talento, tanto o poco che fosse, non per il colore delle mutande»), canta di un mondo con «poche ali e troppe catene», ironizza sui maniaci del sesso e attacca il mercato del disco. «È una crisi dell'ispirazione. Manca un coro di voci che racconti il mondo. Dove sono i nuovi Dylan, Leonard Cohen? E gli eredi di Venditti, De Gregori, Dalla? Esistono, forse non hanno la nostra grinta, ma temono di uscire perché i discografici vanno in giro con cornetti e amuleti: gestire un giovane fa paura. A noi ci mandavano a casa dopo tre dischi. Ora o la va o la spacca. La musica è una vocazione che va educata».

Era l'idea di «Fonopoli», il laboratorio delle arti. «Un sogno che inseguo da 15 anni. Ho incontrato il presidente del Senato Schifani. Mi ha detto che con le giuste collaborazioni e complicità si può dare corpo a Fonopoli. Non sono ancora sconfitto. Con la pazienza si uccidono anche la morte e i fantasmi». Il 16 ottobre, da Acireale, partirà lo «ZeroNoveTour», arriverà anche a Roma (13 novembre), Torino (26) e Milano (11 dicembre).

Sandra Cesarale

Concordo col suo pensiero su X-Factor.

Sam

GIUDIZIO DI SAM SCONTATO
VINCENT
PS E non aggiungo altro ........

l'era scontato... .