MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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Galeotto web, buon compleanno - di Mina - La Stampa 15.03.2009

Galeotto web, buon compleanno - di Mina - La Stampa 15.03.2009

Ha sempre saputo che Fiamma non avrebbe mai finito di colpirlo con baleni di emozioni nuove. Per questo l’amava senza riserve. Fino a scoppiare. Quella volta, poi, non aveva potuto fare a meno di fare blasfemi collegamenti con Lourdes. Il ragionier Giustini, rientrando a casa, faceva lentamente scivolare i passi sotto la finestra dei desideri. Le ante erano aperte, la luce del cielo era quasi spenta, la faccia di lei appariva azzurrina di sfavillii provenienti da una scatola con il coperchio alzato.

La scena assomigliava a un miracolo per la combinazione dei riflessi e della sua incomprensione. L’avanzare dell’andatura aveva perso il ritmo per un breve arresto rivelatore. La scatola piatta assomigliava a quelle ripetute all’infinito sui tavoli dei colleghi d’ufficio. Il computer non apparteneva allo strumentario del suo lavoro. Non si era mai saputo se il ragionier Giustini avesse scelto per sé l’archiviazione manuale o se, piuttosto, non fosse questa mansione ad aver scelto lui.

Fiamma dunque aveva un computer. Fu quella la ragione che lo mosse, venerdì scorso 13 marzo 2009, il giorno del compleanno del www, a partecipare a una festa organizzata dai suoi colleghi di lavoro. Dovevano celebrare un evento epocale.

Giustini non ne conosceva il significato, ma sapeva che aveva a che fare con la trasfigurazione azzurra di Fiamma. Qualche striscione faceva riferimento a un certo Tim Berners Lee. Il ragioniere si muoveva a scatti per cogliere nelle conversazioni eccitate una parvenza di riconoscibilità ed eventualmente azzardare un’intromissione. Ipertesti, server, domini, web semantico non gli permisero alcuna forma di partecipazione, ma, come capita agli uomini buoni concentrati su amori veri oltre che sulla propria umiltà, si fece la promessa di sconfiggere quel pezzo di ignoranza.

Aveva deciso di imparare tutto sull’uso del computer. E in fretta. Voleva mettersi in condizioni di comunicare con lei. In forma anonima, per cominciare. Lui che non aveva mai trovato il coraggio di parlarle, se non un rapido buongiorno e buonasera, aveva il cuore gonfio di frasi d’amore che, se non avessero trovato la strada per uscire, l’avrebbero soffocato. A quella festa il ragionier Giustini si estraniava. Si allenava mentalmente a scrivere lettere d’amore e a cercare di memorizzarle per quando fosse arrivata la famosa macchina che aveva ordinato dando fondo a tutti i suoi risparmi. Ne valeva la pena, uno strumento magico che l’avrebbe avvicinato a Fiamma in qualsiasi momento del giorno e della notte. Sarebbe stato meno solo, il ragionier Giustini. Le sue labbra si stesero in un breve sorriso mentre, in un angolo, girando le spalle ai colleghi, alzò il suo bicchiere: «Grazie, web. Buon compleanno!».