MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MUSICA
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Caro Cugino, cosa farei "Per un amico in più"!

Siamo sempre in tema di amicizia. Ne parliamo così tanto proprio perché ci manca. E "Per un amico in più" siamo disposti ad ipotecare l'anima al diavolo. Mi sarà rubata anche questo luogo comune? E' vero il tuo salone è luogo comune. Una comunità che spazia dai critici musicali ai minologi, dai musicisti ai cantanti, dai dj agli attori, dai giocolieri ai funamboli, "Un cirque d'hiver".
Ebbene, io sto facendo salti qua e là pur di avere un amico in più. Sarò un po' sCOCCIANTE con questo amico in più, ma credimi io sostengo l'amicizia. Eppure non ho neanche un "Amico" (vado da Zero che è meglio). Ero venuta da te sperando di raccattarne almeno "Uno", ma neanche "Un'ombra", nemmeno un lembo di carne maschia, un pelo del pube.
La Sicilia mi ha dato l'ostracismo solo per aver calcato la mano col rossetto e lo smalto sulle unghie. A seguito di Madame, sono stata pagata con mille lire al giorno prima e con 15 euro al mese dopo. Mi sono data da fare aprendo finestre di dialogo con i dirimpettai, ma sono sempre miseramente fallita. Ho scritto versi che ho affidato al vento perché me li musicasse e il vento me li ha spazzati via portandoli in uno speduto angolo in cui nessuno mai potrà leggerli. E piango per non aver ascoltato le sorelle Incardona. All'epoca Concetta, Assunta e Nunziatina emigrarono in America dove trovarono tre giovani alti belli ed abbronzati e contrassero matrimonio assicurando la prole. Se avessi seguito altre strade, forse oggi non starei ad elemosinare un amico in più. Non sarei venuta a piangere fin da te. Tu che sembri così piacione e che poi mi consigli di emigrare in Francia sapendo che io non sono un'allieva di OKA e che conosco solo il siculo.
Non mi resta che supplicare, genuflettermi, scappellarmi, seguire, inseguire, vivisizionare, spulciare, annunciare novità dal balcone, dalla finestra e dal finestrino del tram dove sono rimasta attaccata sperando che qualcuno mi notasse. Ho urlato, inveito, offeso, attaccato manifesti di ingiurie, insulti, improperi... divertita più che mai nei miei assurdi soliloqui. Ma tu cugino, tu dove sei? Beato tra i tuoi circa 500 amici e per consolarmi mi dici di non fidarmi. M'inciti alla diffidenza.
Orietta sa che l'amicizia si cerca nella realtà del cortile, del vicolo, della piazzetta, dello spalto, della rua o delle calle. Vorrei che il mio balcone si affacciasse sul Corso Zanardelli o sul Viale della Libertà. Ma di quale libertà parlo? Io sono vittima del pregiudizio piccolo borghese. Sono vittima dello stupro della verità. Doppiamente, triplamente stuprata. Mi stupra la tv, mi struprano i giornali, mi stupra il governo. Stuprare verbo della prima coniugazione. Verbo regolare, perché regolare è lo stupro che si fa sulla mia pelle di umile contadina del sud.
Non sono titolare di niente. Sono serva. Qualcuno a torto pensa che io sia proprietaria di chissà cosa, ma sono solo una serva. Setrvo caffè moliendi, mazzi di rose, cappuccini, bevande fredde e calde, gelati e pasticcini non ho mai il tempo per sfogliare Vanity Fair eppure sono informata su tutto essendo affacciata alla finestra da mane a sera.
Ma cosa dico? Sono in delirio! Solo chi è pazzo può seguirmi, può chiedermi in sposa, può finalmente trovarmi un amico in più!

E tu cugino cosa fai per alimentare la nostra parentela?

Forse è meglio che io torni a lustrare scarpee stirare la biancheria intima di Madame de l'Oie che oggi se l'è spassata non solo con Luca 1, ma anche col cugino Roland (ex Luca 2).

Orietta delle Madonie

Re: Lascia perdere la forsennata ricerca dell'"amico in più"

Ecco, l'hai detto! Potevi seguire le sorelle Incardona.
A Natale ho ricevuto un biglietto d'auguri da Nunziatina, quella che ha fatto il matrimonio migliore.
Si sposò (credo nel 67) con Alfio u ricuttaru a Petralia Sottana.

Se ne andarono in America all'inizio del 68.

Orietta, tu ricordi male. Concetta ed Assunta, molto più grandi di Nunziatina, emigrarono alla fine degli anni 40, seguendo due militari americani sbarcati in Sicilia nel luglio del 1943.

Alfio e Nunziatina trovarono subito casa a Brooklyn nella settantacinquesima strada.
E mentre Nunziatina badava alla casa, Alfio iniziò non scartando nessuno dei lavori che gli venivano offerti. Dapprima il carrettiere, poi il lattoniere, il fruttivendolo, fino a mettere su una grande salumeria.
E la famiglia si ingrandì subito. Nel 69 nacque Agatina, poi nel 1970 Saruzza e nel 1971, ecco il primo maschio, Calogero.
Adesso Calogero ha preso le redini di quella che era la salumeria e l'ha trasformata in un grosso e frequentatissimo fast food. I genitori si sono trasferiti al sole di Miami, dove hanno una villa con piscina.
Invece di baloccarti in pettegolezzi, improperi, scarabocchi, gli eterni sogni ad occhi aperti di qualcosa che non sarà mai alla tua portata, atteggiarti a serva padrona, potevi proprio seguire l'esempio di Nunziatina Incardona.

Ora non so proprio che consigliarti, perché hai voluto fare sempre di testa tua, salvo poi lamentarti se le cose ti andavano storte. E tu stessa ammetti che le cose non sono mai andate come ti prefiggevi.

Oggi che è domenica, va a fare una passeggiata ai giardinetti e medita.
Lascia perdere la forsennata ricerca dell'"amico in più"

Cerca di fare luce nei tuoi pensieri e speriamo che tu trovi la soluzione ai problemi che ora prepotentemente ti assillano.