Rino Gaetano, "Live&Rarities" (il marketing di chi non c'è più) - di Marinella Venegoni


Da oggi qualche radio comincerà a trasmettere "Donde sta el grano", una ballata ritmica inedita che Rino Gaetano scrisse 28 anni fa, nel 1981, dunque poco tempo prima di morire.
Sebbene assai inferiore alle cose di Gaetano così care a tutti, non è un brutto pezzo: gli hanno fatto un editing molto up to date, le chitarre sono giuste, giusta l'impronta generale, ci hanno messo perfino i cori: tutt'a'pposto? Mah, a me l'ascolto ha dato una tremenda malinconia, per quell'atmosfera irreale che avvolge la canzone, sospesa nello spazio e nel tempo, per la voce dell'artista che arriva proprio da un altro mondo.
Ma così vanno le cose nel Terzo Millennio. Ventotto anni dopo.
Chissà se Rino sarebbe stato contento che questo brano fosse ascoltato dal pubblico, chissà se ora di notte andrà a fare solletico ai piedi di Rudy Zerbi, presidente della Sony, in vista dell'uscita di un suo disco, "Live&Rarities", che uscirà il 20 marzo. Qui vengono annunciati altri inediti, evidentemente intercalati a spezzoni di esecuzioni dal vivo. Sarà senz'altro un lavoro fatto bene: è la Sony, mica bruscolini. Ma che tristezza, questo marketing mortifero.



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