MUSICA




​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​​
​​​​​​​​​​​​​



​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
​​​​​​​

​​​



MUSICA
Start a New Topic 
Author
Comment
Lady Maionchi e i suoi...vizietti Musica, tv, Salerno e slot machines - di M. Venegoni

Lady Maionchi e i suoi...vizietti Musica, tv, Salerno e slot machines - di M. Venegoni




Bisognava vederla ai tempi d'oro della discografia, la Mara, durante il Festival di Sanremo. Lei, dirigente moscabianca in quanto donna, tutta tailleur-spilla e orecchini su rossetto rosso, con la battuta e la risata pronta come oggi, a volte scompariva, e cercarla era inutile. Dov'era? Al Casinò, dove vinceva pure bene. «Già - se la ride -. Dicevo che andavo in ufficio». Il vizietto le è rimasto, ma alle slot machines non riesce più ad avvicinarsi. Alla nobile età di 68 anni («Dilli pure, non mi vergogno») è diventata una star televisiva. Giurata a «X-Factor»: chi, meglio di lei?

Una vita dietro la scrivania del pop nelle etichette più prestigiose, un altro pezzo di vita (che dura tuttora) come produttore indipendente con il marito Alberto Salerno, noto autore di testi e uomo paziente come può essere paziente solo il marito di Mara Maionchi: coppia collaudatissima, che adesso ha di fronte lo sterminato campo di caccia dei ragazzi affacciati sul format di Raidue. «Sono andata a Sanremo per gli Oscar della tv, ma è stata tutta una cosa di corsa, niente casinò», sospira. E' così sulla breccia, che è già stata dotata di caricatura. Domenica su Raiuno, Chiambretti ha voluto esser premiato da lei, e subito è spuntato l'enorme Piazzi, che dentro Chiambretti Night recita una rude Mara: «Guardandolo, mi sono sentita una silfide. Si lo so, mi imita le parolacce. E' più forte di me, e sì che mi limito».

Impegnatissima, la Maionchi. Giurata di notte, produttrice di giorno: «Faccio sempre il mestiere con mio marito, adesso esco con Tony, ti ricordi che cantava in X-Factor l'anno scorso? Ora mi piacciono tanto i Bas tardi, il loro atteggiamento verso la vita. Certo, non ho ancora sentito gli inediti: che sono basilari, perché qui utilizziamo i tesori del passato, ma poi senza inediti non si va avanti». Spiega, Mara, che la major Sony ha sotto contratto tutti gli artisti di X-Factor: «su di loro ha un'opzione, poi li lascia liberi. Noi abbiamo preso Tony: 7 pezzi inediti, scrive tutto lui, è un prodotto fresco e un po' ingenuo, ha 19 anni. Come dice Salerno, mica posso scrivere io le canzoni per i giovani...».

Chiama il marito per cognome, Salerno. Sono inseparabili: «Nella mia vita non c'è stata nessuna miglioria. Solo, il lunedì stanno a casa a guardarmi; ma quando torno mi fanno le pulci: com'ero vestita, cosa dovevo dire. Per cui, anche se non mi vedessero mi farebbero un piacere». La coppia ha due figlie grandi. Giulia, 31 anni, laureata in scienze politiche: «Ora dà una mano nella piccola azienda. Noi eravamo alla "evviva il parroco", lei è professionale. Camilla è laureata in Scienze della comunicazione ma fa gli orecchini che metto io in tv: Staffelli mi dette il tapiro perché in effetti era una pubblicità occulta, e io dissi "speriamo che li venda così me la tolgo dalle croste". Adesso comincia a distribuirli in qualche negozio. Siamo come i Simpson, noi Salerni».

Meno male che non è più dentro la discografia, in questi tempi...

«Noi ci siamo molto divertiti, con Battisti alla Numero Uno, ora si fa molta fatica. Credo che cambierà tutto, ma non finirà: i grandi hanno perso il treno quando è arrivato il web. Negli altri paesi la musica è più difesa, in Francia la terza volta che scarichi ti tolgono dal server e ormai il guaio è passato al cinema. Non dimentichiamo che Ennio Melis alla RCA ne sentiva cento per tirar fuori i De Gregori i Baglioni i Cocciante: come fai, adesso, a beccare uno su uno? Puoi beccare uno su 12, ma se non guadagni con la musica, sposti i soldi e li metti sull'agricoltura. Invece nel piccolo è diverso, gente che mangia con la musica ce n'è tanta, si accontentano di lavorare in modo utile e dignitoso». Vizi, oltre al gioco? «Fumare non fumo più, il resto lo lasciamo alla Zanicchi. Se l'è presa perché ho detto che non mi piaceva il suo testo, con quell'età. A 60 certe cose si fanno, ma non si dice perché non ci credono più. E poi Benigni le ha tirato una corsa fantastica. Anch'io l'altra sera mi son presa le mie da Fiorello: quando ha cantato "Io vagabondo", che è di Salerno, mi ha detto che il mio primo marito era Mameli».

Dei colleghi giurati parla bene: «Nel '92-'93 lavorammo con i Bluvertigo e Morgan era già formidabile. Ogni tanto si lascia andare e lo strozzerei, ma è piacevole, spesso concordo con lui. Simona è professionista assoluta, ha beccato la faccia e la voce particolare di Giusy Ferreri. Certo che quando usa termini tecnici..». Ma Maionchi (con Salerno) ha anche lei le sue brave scoperte in carniere, e in fatturato: «La Nannini è stata uno dei primi incontri, alla Numero Uno nel '72: veniva da Siena, vestita come Dartagnan, stivali al ginocchio. Cantava al piano queste sue cose orrende, ma con grande sfogo. L'ho ritrovata alla Ricordi con il primo disco "America". Alla Numero Uno volevamo Renato Zero quand'era tutto vestito di piume, ma restò in RCA. Con Battiato giocavo a poker, al tempo dell'Egitto prima delle sabbie. Poi è arrivato Mango, e l'ultimo è stato Tiziano Ferro. Lo abbiamo sottratto all'Accademia, l'abbiamo prodotto noi con i nostri soldi. Un buon ritorno».


www.lastampa.it

Re: The B.astard Sons Of Dioniso - Ragazzo di strada - X Factor 2

The B.astard Sons Of Dioniso - Ragazzo di strada - X Factor 2