MUSICA




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MUSICA
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Guido Barbieri stronca il capolavoro di Mina su La Repubblica

Mina e il melodramma
la seduzione continua

Il nuovo album da Puccini a Bernstein

di Guido Barbieri

La Repubblica 20/02/2009

"Chi si è deliziato, e chi è inorridito, all'ascolto di "Nessun dorma" sanremese può continuare a gioire oppure a struggersi nella sofferenza: la liaison dangereuse tra Mina e il melodramma non è stata un caso isolato, ma una studiatissima strategia di mercato. Esce a pochi giorni dal festival l'album "Sulla tua bocca lo dirò": 12 incursioni del team Mazzini-Pani-Ferrio nel repertorio genericamente "classico" . Scelte piuttosto ecclettiche che mettono sotto lo stesso ombrello Puccini e Bernstein, Cilea e Piazzolla, Albinoni e Tosti. Aggiungendo così un altro anello alla lunga catena dei cantanti pop (Sting, Bolton, Zucchero...) sedotti dalla tentazione di misurarsi con il repertorio lirico. Questa nuova avventura però sembra possedere, rispetto alle sfide più divertite e svagate di altri interpreti, una pretesa più ambiziosa: quella di dimostrare che una voce tecnicamente "instintiva" e stilisticamente non "allevata" come quella di Mina sia in grado di affrontare senza danni la scrittura vocale dell'opera italiana dell'Ottocento. Tanto più elevato il coefficiente di difficoltà, dunque, tanto più rischioso il salto nel vuoto. Il disco, diciamolo subito per liberarci della zavorra più pesante, contiene due piccoli, indifendibili "orrori": da un lato il triplo falso mortale dell'inesistente "Adagio" di Albinoni (scritto in realtà da Remo Giazzotto, dotato - da Giorgio Calabrese - di un testo in puro sanremese e infine ri-riorchestrato in stile Teatro Sistina da Gianni Ferrio), dall'altro l'incredibile metamorfosi in chanson tragique del Preludio al terzo atto della "Manon Lescaut" di Puccini: un capolavoro di sapienza orchestrale e polifonica ridotto alla banalità della sola parte cantabile superiore, scritta in uno stile strumentale irriducibile ad una (pericletante) esecuzione vocale. Più complesso l'esito delle traduzioni più lineari (appesantite però dalle orchestrazioni armonicamente arbitrarie di Ferrio) delle classiche "arie d'opera" pucciniane: Mina non possiede ovviamente i caratteri tecnici e stilistici della vocalità teatrale: ed è per questo che i suoi "Nessun dorma", "Mi chiamano Mimì", "E lucean le stelle" sanno di parodia, di reinvenzione platealmente (anche se legittimamente) infedele. Come se Tosca e Turandot le avesse scritte, insomma, Giovanni Allevi.

Però mi piace che stronca anche GiovannI Allevi.

Almeno qualcosa di positivo l'ha detto.
Per il resto della recensione non mi trova d'accordo, ma d'altronde anche "Where Are You?" di Frank Sinatra fu stroncato dalla critica.
Purtroppo sono albums difficili, e quello di Mina per questa epoca, diventa oggetto di critiche perché l'orecchio è abituato alla musica leggera e al cambiamento che ha avuto.
L'album di Mina suona datato, ed è un motivo per cui non tutti sono concordi.

Sam

Mi pare non sia l'unico

Non solo alcuni critici ma anche il pubblico in generale e sopratutto molti fan di Mina evidentemente 'stroncano' l'album: stando al risultato della prima settimana di vendite, Musica&Dischi colloca l'esordio solo al 6° posto, il più basso di sempre. Il mio amico Massimiliano mi dice che ne ha venduta qualche copia, ai 'soliti' fan. Entusiasmo zero.
Forse molti hanno fatto come me che, per la prima volta in vita mia, non l'ho proprio comprato.
Gab.

In un negozio di dischi ho notato che...

le copie in vinile dell'ultimo album di Mina sono rimaste in giacenza.
Da tener presente che è a tiratura limitata e numerata e di solito va a ruba, ma c'erano almeno 6 di copie buttate tra gli scaffali.

Sam

Re: Mina, come sempre, canta delle melodie. L'opera è solo evocata, solo un'etichetta...

E' inutile fare analisi comparative fra canto d'opera o parlare di pretese ambiziose, visto Mina sta semplicemente utilizzando delle arie d'opera ma che canta come una qualsiasi melodia.

Pertanto, l'affermazione di Guido Barbieri che "Mina non è in grado di affrontare senza danni la scrittura vocale dell'opera dell'Ottocento" non è pertinente visto che le arie d'opera sono utilizzate ma non interpretate seguendo lo stile dell'opera lirica.

Lo stesso dicasi per le orchestrazioni di Ferrio che Barbieri definisce arbitrarie. Certo che lo sono, ma perchè Mina non è una cantante lirica e Ferrio non sta dirigendo l'opera di Puccini. Infatti chi avesse voluto perseguire un risultato conforme al genere avrebbe dovuto far ricorso agli strumenti specifici che operano nel settore: cantanti lirici ecc..

Ascoltate le due esecuzioni che seguono e vedrete che la minestra è sempre la stessa. Cioè Puccini come Modugno?

No. Mina e Ferrio come Mina e Ferrio.
Alberto


Presumo che Barbieri faccia parte dei "puristi" e come tale non può esprimersi che così

Era scontato che i melomani avrebbero manifestato disappunto.
Mina non ha l'impostazione della cantante lirica, però il libretto non aggiunge (nel remotissimo caso in cui ciò potesse bastare ad arginare polemiche e disapprovazioni) che il tutto è liberamente tratto da Puccini.
Come vedi, nessuno menziona o discute il medley da "Porgy and Bess" di Gershwin e "I Have A Love" da "West Side Story", che possono considerarsi entrambi musical. Al limite "Porgy and Bess" potrebbe essere classificata come "opera popolare", una creazione ben lontana dai canoni del melodramma europeo.

Si discute Puccini.

Ciao Alberto!
Paolo:-))

Ma sappiamo anche che i Giornalisti Musicali e i Critici Musicali...

hanno i prosciutti al posto delle orecchie...

Re: Gabriele, vendite e critici non sempre vanno di pari passo

L'album di Mina può essere stroncato dai critici ed esaltato dalle vendite o viceversa. Storicamente parlando, abbiamo assistito ad opere stroncate dalla critica ed osannate dal pubblico. Viceversa esaltate dalla critica e stroncate dal pubblico. Vale per i dischi, i film, il teatro, l'arte in genere.
Nella mia ignoranza ho ascoltato l'album di Mina proprio come l'ha fatto Alberto che non è l'ultimo arrivato in musica essendo un Maestro.
Venderà? Boh! Quanto alle classifiche, come ben noto, sono truccate.
Vedremo lunedì e nelle prossime settimane. "Bau" ha resistito 17 settimane e "Todavia" 18. Se questo resiste 10, sarà un successone. Io spero che resista anche di più. Basterebbe lanciare l'album con il singolo "Cielito lindo".

Franco

Re: Re: Lanciare l'album con "Cielito Lindo" sarebbe follia

Franco, in tutta sincerità, come si può scegliere "Cielito lindo" che non c'entra assolutamente niente con il progetto iniziale?
Già il progetto dedicato al melodramma italiano è stato ampiamente modificato.
Uno non può essere attirato da "Cielito lindo" e ritrovarsi con tutt'altra cosa.
Non ti pare?

Paolo

Re:Il sesto posto e' un risultato eccezionale, la PRAVO ci resterebbe secca

Accidenti, considerando la settimana di SANREMO e soprattutto il linciaggio mediatico subito, il risultato e' eccellente.Una PRAVO, O VANONI se lo sarebbe sognato un disco cosi' e un risultato del genere.Cio' che colpisce e' l'ottusita' dei puristi che non capiscono che non e' scimmiottamento ma interpretazione personale.GABRIELE tu questo cd non lo compri, cosi' come non hai comprato tutti gli altri.
CHUPA CHUPA

Re: Re: Re: Ma "Cielito lindo" è un omaggio

Io vedo Cielito lindo come un omaggio e, per me, è gradito. Non bisogna avere il diploma al conservatorio per capire che non c'entra con il resto del progetto.

Franco