GIANMARIA TESTA - "Solo dal vivo"
ODD Times Records / Egea Music OTR006
Seguo da molto tempo la produzione musicale di Gianmaria Testa, uno di quei cantautori di vecchio stampo che mi rimandano al periodo d'oro del cantautorato italiano, ovvero gli anni '70 e i primi anni '80.
Albums come "Montgolfières", pubblicato nel 1995, il bellissimo "Extra-Muros", pubblicato l'anno seguente, il 1996, "Lampo" del 1999, "Il valzer di un giorno" del 2000 e "Altre Latitudini" del 2003, giusto per citare alcuni titoli, hanno sicuramente lasciato un segno positivo nella canzone italiana d'autore.
Questo prima prova dal vivo, ovvero "Solo dal vivo" registrata dal vivo all'Auditorium Parco della Musica di Roma del 3 maggio 2008, racchiude un po' la produzione musicale di Testa, un viaggio fatto di canzoni quali "Dentro la tasca di un qualunque mattino" (dal titolo poetico), "Piccoli fiumi", "Sei la conchiglia", "Gli amanti di Roma", "3/4": acquerelli poetici talvolta suggestivi, talvolta ricchi di pathos.
Un unico brano inedito, "Come al cielo gli aeroplani", una canzone d'amore intensa quando le sue parole. Il sound scarno e cantato con voce rilassata è dettato dalla chitarra elettrica (Gianmaria Testa), sax e harmonium indiano (Piero Ponzo) e contrabbasso (Nicola Negrini).
Sicuramente è stato un azzardo rivestire le canzoni in chiave acustica (voce e chitarra), ma chi conosce bene questo artista sa bene che il segreto della loro bellezza sta nella stostanza. Da ascoltare, gustandolo semmai con un calice di vino bianco.
Aggiungo "Dentro la tasca di un qualunque mattino" (Live)
E' un video che avevo realizzato circa due mesi fa
Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti porterei
nel fazzoletto di cotone e profumo
nel fazzoletto ti nasconderei
dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti nasconderei
e con la mano, che non vede nessuno,
e con la mano ti accarezzerei
salirà il sole del mezzogiorno
passerà alto sopra di noi
fino alla tasca del pomeriggio
ti porto ancora
se ancora mi vuoi
salirà il sole del mezzogiorno
e passerà alto, molto sopra di noi,
fino alla tasca del pomeriggio
dall'altra tasca ti porto
se vuoi
dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti porterei
nel fazzoletto di cotone e profumo
nel fazzoletto ti nasconderei
dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti nasconderei
e con la mano, che non vede nessuno,
e con la mano ti accarezzerei
e con la mano, che non vede nessuno,
con questa mano ti saluterei
mi piace, sono veramente tornato indietro nel tempo ascoltandolo, finalmente uno che non usa ba-da-bum-cha-cha e chissenefrega se sarà di nicchia, a lui piace sicuramente e qualcun altro lo troverà che lo appagherà del suo essere artista.Ora vado a cercare altre "cose" sue, grazie per averlo postato, mi ci voleva proprio per risollevarmi da un piccolo "oops" negativo.
ma poco conosciuto al grande pubblico se non vado errato, comunque per come canta, mi ricorda la voce di Ivano Fossati, ma solo come voce, non di certo come composizione, per ora il mio parere è ni, cioè non so, mi ha trasmesso poco.
Ciao Sam
Luigi