La canzone sanremese degli Afterhours non è presente nella compilation di Sanremo per volere dello stesso gruppo ed è il motivo per cui hanno 'fortemente' litigato con la Universal, la loro casa discografica -non è noto se sia stato rotto il contratto-. Gli Afterhours hanno di fatto 'impedito' l'inserimento della loro canzone nella compilation sanremese proprio a favore del loro progetto di compilation che, come ho già spiegato, racchiude solo brani di artisti e gruppi dell'underground italiano e che esce per un'etichetta indipendente. Inserire lì dentro in 'esclusiva' la loro canzone 'Il Paese è reale' dovrebbe fare da sicuro traino a questo disco, contrariamente a quanto sarebbe successo se la canzone fosse finita anche nella compilation sanremese. Insomma, hanno rinunciato a facili guadagni -quelli della compilation ufficiale di Sanremo- per la Musica in cui credono.
Forse anche per questo Mina li ammira e si è addirittura mossa a telefonargli: perché sono autentici.
Gab.

Dalla Rete:

Afterhours a Sanremo

Da una parte un testo che va dritto al segno, un brano toccante, coinvolgente, inusuale: 'Il paese è reale', presentato dalla più importante rock band italiana, gli Afterhours. Dall’altra la più istituzionale manifestazione musicale nazionale, che tuttavia, attraverso Paolo Bonolis e l’organizzazione, dimostra grande rispetto per un altro modo di pensare la musica. Al centro: un progetto discografico che coinvolge 19 artisti, diversi tra loro per esperienza e ispirazione musicale ma rappresentativi di quella che di fatto è la vera nuova musica italiana. Una raccolta non esaustiva, tuttavia estremamente efficace nel fornire un ritratto di questo panorama musicale:

Afterhours-Roberto Angelini-Beatrice Antolini-A Toys Orchestra-Cesare Basile-Paolo Benvegnù-Calibro 35-Dente-Disco Drive-Marco Iacampo-Mariposa-Marta sui Tubi-Marco Parente-Reverendo-Settlefish-Teatro degli Orrori-Amerigo Verardi e Marco Ancona-Zen Circus-Zu

Dopo oltre vent’anni di percorso gli Afterhours accettano di esibirsi sul palco di Sanremo.

Per dire qualcosa «al di là di ogni stupida barriera estetica e stilistica», spiega il leader Manuel Agnelli, «sicuri di poter essere noi stessi anche all’interno di un mondo molto distante dal nostro. Indipendenti dalle major e indipendenti dalle indipendenti, senza barriere, ghetti e imposizioni da parte di nessuno. Per far conoscere a un pubblico più vasto l’esistenza di una scena fertile e ricchissima di talento».

Per la prima volta nella storia della produzione discografica legata al festival, i protagonisti non proporranno un disco a proprio nome, che sia un nuovo lavoro o una riedizione confezionata in fretta e furia per l’occasione, ma un album di brani tutti inediti, condiviso in ugual misura da una rosa di 19 artisti diversi. Il brano degli Afterhours 'Il paese è reale', che dà il titolo a questa raccolta unica nel suo genere, non apparirà in nessun’altra compilation del festival. Per i prossimi mesi si annuncia inoltre una serie di eventi che coinvolgeranno, singolarmente e insieme, i musicisti presenti nel disco e diversi ospiti.

«Non una compilation, ma un’affascinante rassegna di proposte musicali di varia ispirazione, stimolante, ricca di spunti», prosegue Manuel, «che speriamo venga trainata dalla nostra presenza al festival, che nel nostro piccolo vuole contribuire ad infrangere quella cortina d’indifferenza che penalizza la nuova musica».

L’album 'Il paese è reale' sarà venduto in esclusiva dalla Fnac, nei 7 punti vendita della catena - Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino Centro, Torino Le Gru, Verona - e sul sito e-commerce www.fnac.it, al prezzo speciale di 9,90 euro. L’acquisto on line non comporterà spese di spedizione.

Gab.

Certo che se hanno rotto o hanno contrasti forti con la Universal, indietro non si torna. Avranno fatto i loro calcoli, studiato le loro strategie. Però non so quanto abbia giovato loro Sanremo. Il Festival serve a farsi conoscere di più, cercare di arrivare ad un pubblico che non rientra nel loro target, ma sai benissimo che dopo cinque giorni di "sbornia" festivaliera, soprattutto per un Sanremo come quello di quest'anno in cui la cornice è stata più importante del quadro, tutto ritorna com'era prima.
Per fare l'esempio più banale che mi viene in mente adesso, nonostante la vittoria, nonostante la firma di Gianna Nannini, io non ho visto decollare Giò Di Tonno e Lola Ponce.
Sanremo è solo un grandissimo giro di interessi, i più disparati, che esulano totalmente dalla musica, e le canzoni, tutte le canzoni, non sono che un riempitivo. Al di là dei proclami trionfalistici di Bonolis, la canzone tutta esce ancora più malconcia da questo Festival.
Grazie per la risposta!
Ciao!!