Si erano già dimostrati molto in gamba nelle esibizioni individuali. Affiancati da Veri Grandi della canzone sono decollati.
Poi come si fa ad ascoltare finti geni, nani e mezzetacche dopo aver ascoltato "Quando finisce un amore" di Cocciante e "Napule è" di Pino Daniele?

Perbellini, autentico figlio di Cocciante, gli somiglia fisicamente, canta uguale e bene.
Niente male Silvia Aprile con un grandissimo Pino Daniele.
Karima, bella e brava, con un corista di lusso come Mario Biondi ed una canzone in cui penso abbia messo le mani anche Burt Bacharach. Diversamente non riesco a spiegarmi il suo interesse per un'esordiente italiana. Sembra un brano scritto per la Dionne Warwick dei tempi d'oro. Meriterebbe la vittoria.
Ma non è da meno nemmeno il rhythm and blues di Irene Fornaciari.
A Chiara Canzian è capitato il padrino che ieri sera sembrava il meno "in partita". Lei ha una bella voce, ma ha voluto strafare.
Iskra ed il suo mentore Dalla: altra età, altro talento (sconfinato)
Simona Molinari l'ho trovata più debole rispetto alla prima performance. La Vanoni le ha dato una mano notevole, regalandoci inoltre un'intensissima "Vedrai vedrai" ed omaggiando Mino Reitano con "Una ragione di più".
"Sincerità" è deliziosa. Una melodia jazzata di sapore rètro con cui Lelio Luttazzi è andato a nozze. Arisa sembra un cartone animato. Ottima.

Barbara Gilbo è stata la meno convincente, non aiutata molto da Massimo Ranieri.
Anche Malika, a mio avviso, non ha ricevuto un grande apporto da Gino Paoli ed ha convinto meno della prima serata.

In ogni caso, la sezione Giovani, quest'anno, dopo lunghi periodi di vacche magre, è stata veramente brillante.