MUSICA




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​​​​​​​Parliamo dei nostri gusti musicali
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MINA, UN DISCO FRA PUCCINI E GERSHWIN - di Federico Vacalebre (il Mattino di Napoli)

MINA, UN DISCO FRA PUCCINI E GERSHWIN - di Federico Vacalebre (il Mattino di Napoli)

Il Festival al tempo della recessione pensa ai cachet e agli ascolti, non alle canzoni, anche perché tra quelle che andremo ad ascoltare da domani sera non c'è nulla di memorabile, anzi, molto da dimenticare. Nella sua strategia di un Sanremo che centrifughi sul palco dell'Ariston il meglio di quel che resta della tv generalista, Paolo Bonolis assegna alla canzone il compito di finto elemento centrale: quel che conta è che accenda polemiche, che solleciti istinti bassi e schieramenti, che crei tifo e divisioni, che, insomma, spinga il telespettatore a partecipare a qualcosa che assomiglia sempre più a un rito in declino. Piuttosto che cercare la musica del «paese reale», per alzare la qualità, Afterhours a parte, il conduttore e il suo staff puntano sul passato, tenendo insieme l'annunciata epifania post-belcantista di Mina e l'ancora segreto omaggio a De André in sintonia con la dedica voluta per questa 59esima edizione, scandita dai versi di «Bocca di rosa». «Finalmente il disco che Mina avrebbe voluto sempre fare», annuncia la campagna pubblicitaria pronta ad invadere negozi, radio e tv all'indomani del video con cui Nostra signora della canzone aprirà le danze festivaliere amplificando al massimo la promozione del suo nuovo album. Il titolo, che doveva restare top secret, è «Sulla tua bocca lo dirò», verso rubato a quel «Nessun dorma» preso in prestito dalla «Turandot». La romanza del principe ignoto Calaf fa bella figura in un disco più composito di quello che si era immaginato finora, parlandone come di un omaggio interamente dedicato alla grande melodia lirica. Al fianco di titoli come «E lucean le stelle» da «Tosca» e a «Mi chiamano Mimì» e «Sono andati» da «La Bohème», troveremo infatti «Bess, you is my woman» e «I love you, Porgy», dal capolavoro gershwiniano «Porgy and Bess», che ampliano la portata del discorso. Il repertorio operistico non è una novità per la signora Mazzini, che nel '72, con gli arrangiamenti dello stesso Gianni Ferrio che l'accompagna oggi, intonò proprio «Chiamatemi Mimì» e due anni dopo, non più a «Studio 10» ma a «Gran Varietà», «Sono andati, fingevo di dormire», ancora dalla «Bohème». In rete, tra blog e social forum,sono in molti a discutere sulla liceità della rilettura delle perle del melodramma italiano in versione pop-lirica. Nessun dubbio, invece, sul suo approccio al canzoniere gershwiniano, come dimostrano una «Summertime» incisa su 45 giri nel lontano 1961, e diverse prove successive. Il più rigido segreto, intanto, protegge dalla curiosità il contenuto del filmato, preparato da Mauro Balletti, per accompagnare l'audio del «Nessun dorma» di Mina, unica immagine finora nota, e a pochissimi, è quella di copertina: un primissimo piano della cantante, con gli occhi cerchiati di nero e le labbra su sui è inciso il titolo, «Sulla tua bocca lo dirò», appunto. Per l'omaggio all'amico fragile De Andrè, invece, bisognerà aspettare mercoledì sera, quando sul palco dell'Ariston saliranno la Pfm, che proprio in questi giorni gira l'Italia riproponendo i materiali del celebre tour del '78/79 con il cantautore, rinforzata dalla presenza e le voci (?) di Stefano Accorsi e di quel Claudio Santamaria visto nei panni di Rino Gaetano nella fiction televisiva. Invitata da Bonolis, Dori Ghezzi ha preferito non essere presente, forse memore dell'ultima bocciatura che il Festival riservò al marito (coautore nel '94 di «Cose che dmentico», sul dramma Aids, per il figlio Cristiano), ma forse anche per non ritrovarsi coinvolta nella polemica sui gay «guariti» della canzone di Povia, decisamente poco in sintonia con i versi de «Il pescatore» e di «Bocca di rosa» pronti ad essere riproposti dalla Pfm.

Re: LA COPERTINA DI "SULLA TUA BOCCA LO DIRO'"

Re: Ormai tutti sanno tutto, tranne noi

A parte la mia ammirazione per Federico Vacalebre, noto critico musicale, c'è già chi sa tracklist e via discorrendo. "Tace il labbro" del solo sito ufficiale di Mina e noi fingiamo di allinearci e taciamo pure! Tanto "Ecco il domani" è già qui.

Franco

Re: Re: Franco, la politica è quella

Da sempre hanno tenuto alla sorpresa. Da sempre.
Nava dava fastidio perchè con i suoi quiz permetteva che gradualmente la tracklist venisse scoperta almeno cinque giorni prima dell'uscita del disco.
Però le altre fonti sono libere.
C'è la carta stampata e c'è Internet.

Non lo andremo a scrivere sul Blog del Mina Fan Club, ma così come i lettori del Mattino di Napoli, senza bisogno di fare ricerche in rete, hanno potuto avere sia copertina che mezza tracklist svelata, credo che liberamente lo si possa fare anche qui.

Re: Re: Re: Il Nava

Ogni qualvolta esce un nuovo album di Mina, il mio pensiero ricorre a lui, ma lui chissà dove sia finito! Chissà?
Possono tacere quelli dell'entourage, ma un impiegato della Sony o della ditta che stampa le copertine mica sarà stato selezionato per tenere la bocca cucita. Forse a quell'impiegato non gliene fregherà nulla, ma se fra questi un giorno si troverà una pazza scatanata fan? Sotto mentite spoglie potrà spifferare tutto e poi vattelo a cercare chi è stato!!!!
Bisognerà corrompere proprio uno di quelli. Magari c'invio OKA così lo fa scappare e lei gli ruba una copia!!!
Meglio prendersela ironicamente!

Franco