MUSICA




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Mina, istantanea di una voce - di Marinella Venegoni

Mina, istantanea di una voce





Riappare la Signora della musica, aprirà (ma non in video) il Festival
Conosco un vecchio discografico, di quei simpatici marpioni di una volta ma ancora attivissimo, che nei suoi non infrequenti traslochi fra sopravviventi etichette, mette per prima cosa in valigia una cornice d’argento dentro la quale si riposa appoggiata a un muretto la nostra Mina, in tuta da ginnastica blu, capelli rossi ben tirati e consueti rayban fumé: molto più magra rispetto all’immaginario collettivo, pure.





Venerazione o trofeo che sia, quella foto di Mina torna alla mente adesso che l’artista è stata paparazzata in sontuosa maxipelliccia bianca e solito maglione nero, nel freddo barbino di Lugano; dove mantiene saldamente la residenza malgrado passi poi abbastanza tempo a Brescia, accanto al marito cardiologo Eugenio Quaini, che tutti definiscono un uomo buono e in gamba.

La scelta di scomparire dalle scene 31 anni fa della più illustre capitana di lungo corso della musica popolare italiana, si porta per forza dietro qualche pruderie del popolo, anche se rispetto a un tempo la signora viene lasciata abbastanza in pace: e non si può dunque fare a meno di notare che nella cornice d’argento del discografico simpatico (e marpione), che risale a qualche anno fa, Madame mostrava un fisico più asciutto, mentre oggi riappare appesantita; si sa che ha smesso di fumare, e si sa anche che cosa questo spesso significhi, per coloro che non sono pronti a sacrifici disperati per la linea. Sono senz’altro affari suoi, ma anche lei prima di eventualmente arrabbiarsi deve capire che la curiosità si riaccende in questi giorni, per via della sua annunciata performance nei primi minuti della serata di apertura del Festival: è stato un botto non da poco, l’unico petardo che abbia sortito l’effetto alla alquanto moscia conferenza stampa di dieci giorni fa a Sanremo.

Tutti avevano intuito che non sarebbe stata una presenza in carne e ossa all’Ariston, e Bonolis si era anzi affrettato a precisare «Beh certo, siamo a Sanremo, mica a Medjugorje». Però si parlava pure di una presenza in video, della Capitana: molti si sono ricordati della performance per Wind, e hanno fatto uno più uno. Invece l’idea del video è stata smentita nelle ultime ore ad un’agenzia dal figlio e produttore Max Pani: «Noi non daremo video al Festival, anche perché non ne abbiamo fatti. So che loro stanno lavorando a un video che accompagnerebbe il brano sul palco dell’Ariston e che andrà approvato da Mina. Ma non so ancora di che cosa si tratta», ha detto.

Già, vagli a dare solo una voce, alla tv. Che se ne fanno, pure se è quella di Mina, pure se è un Festival della Canzone? Siamo nella società delle immagini, dunque qualcosa bisogna inventarsi. Eppure il progetto di Mina per Sanremo pare bellissimo, oltre che molto utile per lei e per la casa discografica (Sony) che distribuisce i suoi dischi. Sarà un assaggio - anzi diciamo pure una promozione in piena regola - del prossimo album della Capitana, che uscirà il 20 febbraio come del resto tutti i dischi dei partecipanti al Festival.

«E’ il disco che Mina ha sempre voluto fare», dice Massimiliano che poi si cuce la bocca perché si sente dire che se apre bocca Bonolis lo castagna subito senza pietà, al telefono da Sanremo dov’è ormai insediato. Si tratta di un album omaggio alla storia del melodramma non solo italiano di tutti i tempi, cucinato non in chiave operistica ma con arrangiamenti moderni di quel gran mago che resta l’ultraottentenne Gianni Ferrio. Nessuna tentazione pavarottesca, dunque, ma l’ambizione di rivedere un certo repertorio con la sua grande voce, la sua sensibilità e quella del vecchio maestro.

C’è da immaginare che, per aprire il Festival, Bonolis sceglierà dall’album un brano della tradizione italiana, e vorrà accompagnarlo con la maggior spettacolarizzazione possibile. E sarà un botto: perché se i fighetti e i modaioli parlano di X-Factor e delle sue iniezioni omeopatiche di musica, nel bene e nel male l’immaginario popolare continua a girare ancora intorno al Sanremone (per ora).

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