MUSICA




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MUSICA
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Per Springsteen Milano in rivolta (ma il rock non è solo per milanesi) - di M. Venegoni

Ma a San Siro avranno gli U2 e Madonna....

Il Corrierone stamattina riportava una mezza pagina di revolution per la decisione del promoter italiano di Bruce Springsteen, Claudio Trotta, di far passare le tre date del tour lontano dallo stadio di Milano: 19 luglio Olimpico di Roma, 21 Olimpico di Torino, 23 stadio Friuli di Udine. Pare che la decisione sia dovuta al fatto che ha dovuto pagare una salata multa per lo sforamento di 22 minuti del concerto dell''anno scorso, oltre l''ora fissata che sono le 23.30.
Domanda: ma un concerto, è come una partita di calcio, ha i tempi fissi???
E i diritti di chi paga il biglietto per ascoltare il rock, sono diversi da quelli di chi paga il biglietto per vedere una partita? E perché gli abitanti di San Siro non si lamentano delle partite?
Il comitato di abitanti di San Siro - very popular - è composto da 46 persone che tengono in scacco la comunità degli appassionati di musica. Nelle altre città non esiste questo limite orario di natura carceraria, ma sarà anche perché, se ci pensate, la musica grossa passa quasi solo da Milano, San Siro. Da decenni.
Però alla fine questi milanesi sanno più o meno già che avranno a San Siro gli U2, il 3 luglio, e Madonna il 7 pochi giorni dopo. Sono date ancora ufficiose, ma Milano resta la capitale del poprock in Italia.
E allora, dai su milanesi. A Torino si avrà solo Springsteen, questa estate, a parte il Traffic; a Roma idem, a parte i festival che riempiranno la città.
E siate un po' generosi, no?
Alzate il vostro sederino, prendete la vostra macchinina o il vostro trenino come facciamo sempre noi, e venite fin qui senza sentirvi colpiti da lesa maestà. Un po' di generosità non fa male, soprattutto se di mezzo c'è uno come il Boss, che a Milano ha cantato solo l'anno scorso (e io sospetto fortemente che quella di Trotta sia stata un'accorta scelta strategica...).

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