MUSICA




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NIENTE BOSS A MILANO

Milano sulla lista nera del Boss
LA FIMI: CITTA' Sempre di più ai margini nei grandi eventi live europei
Milano sulla lista nera del Boss
«Grazie, residenti di San Siro»
Nessuna data del tour dopo l'avviso di garanzia per il concerto del 25 giugno.
Brice Springsteen quest'anno non sarà a Milano (Ap)
Brice Springsteen quest'anno non sarà a Milano (Ap)
MILANO - E' ufficiale: Milano è sulla lista nera del Boss. Esclusa, tagliata fuori dal prossimo tour di Bruce Springsteen, che invece andrà a Roma (19 luglio, Olimpico), Torino (21 luglio, Olimpico) e Udine (23 luglio, stadio Friuli). Del resto c'era da aspettarselo, dopo l'avviso di garanzia arrivato a dicembre al suo promoter Claudio Trotta, titolare della Barley Arts: disturbo della quiete pubblica e mancata osservanza dei provvedimenti dell'autorità. «The Boss» rischiava addirittura il carcere. Tutto per un esposto con 46 firme, tutti residenti del quartiere di San Siro disturbati dal rumore dei concerti. L'appiglio in quei 22 minuti di bis dopo il concerto del 25 giugno 2008, giudicato indimenticabile dai fan. Springsteen rispettò accuratamente i decibel previsti, ma li sforò durante i bis, con la versione trascinante di Twist and Shout e American Land eseguita dopo l'orario fatidico delle 23.30 (e dunque con limitazioni acustiche più severe).

LO SFOGO SUL FORUM - «I residenti di San Siro saranno finalmente contenti: complimenti davvero!», commenta sarcastico Viktor sul forum «Casi Metropolitani», letteralmente preso d'assalto dai lettori indignati. «Grazie ancora, continuate così. E' il modo migliore per affossare definitivamente la città. Altro che capitale morale...», gli fa eco Menoz. «Complimenti ai soliti guastafeste. Trovatevi casa in campagna, così non avrete più di questi problemi e a noi ci lasciate vivere», scrive Rocker. E Cucuzza, residente a San Siro, si dissocia dal comportamento dei suoi vicini di casa: «Siamo migliaia ad abitare intorno allo stadio e non ci sogniamo di fare contestazioni per pochi decibel». «Bravo Boss!», scrive una fan che si firma Avvilita, «Che ci viene a fare un grande come te nella nostra tristissima Milano?».

TERZI PROFETICO - La battaglia di alcuni residenti di San Siro contro i concerti va avanti da anni, a suon di esposti: l'ultimo presentato da 46 firmatari e integrato dai dati dell'Arpa. A termini di legge, Bruce Springsteen rischierebbe o l'arresto fino a tre mesi o un'oblazione. L'assessore ai Giovani, Giovanni Terzi, si era espresso in difesa del Boss: «E' assurdo che il promoter di Springsteen rischi di andare in prigione perché l'artista ha concesso due bis. Si trasformi questo tipo di reato in reato amministrativo e non penale. Si faccia pagare una multa, anche salata, ma ci si fermi lì. Anche perché c'è il rischio che i promoter abbandonino Milano. Chi vuole rischiare la galera per un concerto?». Parole profetiche: la scaletta del tour del Boss taglia inesorabilmente fuori la data ormai «storica» e attesa da decine di migliaia di fan.

IL RICORSO - A nulla son valsi gli interventi realizzati nel 2008 da Comune e Assomusica per limitare il disturbo ai residenti: dai pannelli antirumore all'istituzione di una ztl durante i concerti. Già alla vigilia del concerto del 25 giugno, e a dieci giorni da quello di Ligabue, era partito un ricorso a Tar firmato da 47 residenti sparsi tra via Dessiè, via Tesio, via Harar e via Pinerolo. Nel ricorso si chiedeva «l'annullamento previa sospensiva» della delibera che fissava i concerti estivi e la deroga ai decibel. Le lamentele dei residenti riguardano «disagi intollerabili», «problemi di sicurezza», «scuotimenti e vibrazioni» e addirittura «un notevole pericolo per l'incolumità stessa degli abitanti». Inoltre, sempre secondo i residenti, 7 concerti all'anno a San Siro diminuiscono il valore commerciale delle loro abitazioni.

«CITTA' AI MARGINI» - La Fimi, la federazione che raggruppa l'industria musicale italiana, è intervenuta con un duro commento sulla decisione di Bruce Springsteen. «Il solco tra la città di Milano e la musica - ha osservato il presidente di Fimi Enzo Mazza - si sta ampliando sempre di più; è difficile pensare che una città che si aspetta di organizzare l'Expo si trovi sempre di più ai margini nei grandi eventi live europei, un segnale preoccupante che denota un'assoluta mancanza di visione strategica della città e che avviene mentre il mondo assiste in diretta ad un grande concerto di star per Obama a Washington».